Non molto si conosce dell’arte organaria del Quattrocento. Quel poco che di tanto in tanto affiora dal passato (mi riferisco sia ai documenti che agli ancor più scarsi monumenti) non può, dunque, che costituire un prezioso tassello nella ricomposizione di un complesso mosaico ancora in buona parte da decifrare. Ecco, quindi, che il ritrovamento di una lettera finora sconosciuta di Lorenzo di Jacopo da Prato – ritenuta perduta giacché chi scrive la cercò 35 anni fa invano, essendo all’epoca finita fuori collocazione – apre un piccolo ma prezioso squarcio nel disvelamento di tali conoscenze.
Eredità dell’avanguardia radicale a Prato. Sperimentazioni di architettura raccolte al Centro Pecci (di Stefano Pezzato)
A Prato, nelle collezioni del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, è raccolta oggi una parte significativa di eredità dell’avanguardia radicale, un centinaio fra opere e progetti originali acquistati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato o acquisiti...