Tra gli scrittori italiani del ‘900 figurano due nomi che, guarda caso, erano coetanei e concittadini, amici persino. I pratesi Curzio Malaparte (nato Kurt Erich Suckert, 1898) e Armando Meni (1894) cominciarono a frequentarsi da giovanissimi e per tutta la vita si chiamarono affettuosamente Curtino e Meoni. La loro fu un’amicizia disinteressata e solida, un’amicizia nonostante le evidenti diversità di carattere, temperamento e fede politica. Oggi di quell’amicizia resta una corposa corrispondenza tra Milano e Firenze: le lettere Meoni-Malaparte sono conservate presso il Fondo Malaparte (Fondazione Biblioteca di Via Senato, a Milano), in maggioranza trascrizioni fatte da Edda Ronchi Suckert all’epoca del suo imponente lavoro sul fratello articolato in dodici volumi, mentre quelle Malaparte-Meoni si trovano presso l’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” (Gabinetto G.P. Vieusseux di Firenze), alcune tuttora inedite.
«Ricordovi che a Prato s’è fatto cose mirabili» La predicazione pratese di san Bernardino (di Claudio Cerretelli)
Bernardino Albizzeschi era nato l’8 settembre del 1380 a Massa Marittima quando suo padre, Albertollo, ne era Governatore. Rimasto presto orfano, venne allevato dagli zii a Siena, dove conseguì il dottorato in filosofia e diritto. Dopo essere guarito dalla peste del...