Caterina de’ Ricci non fu una letterata né intese esserlo; parlare di lei in quanto scrittrice significa parlare delle sue lettere. Non ha infatti lasciato altri scritti, e tutte le altre testimonianze su Caterina non si devono a lei. 1. Coordinate generali Al momento sono note 1.073 lettere. Di queste 1.069 sono state pubblicate dal Di Agresti nei cinque volumi della Collana Ricciana1; dal medesimo altre tre nel 1990 sulla Rivista di Ascetica e Mistica2; una, a Bianca Cappello del 18 gennaio 1582 – recentemente individuata all’Archivio di Stato di Firenze3 dalla ricercatrice pratese Veronica Vestri e da lei medesima presentata al convegno tenuto in occasione del cinquecentesimo anniversario della nascita di Caterina nel salone consiliare del Comune di Prato il 14 ottobre 2022 – è in corso di pubblicazione. Poco meno di quaranta lettere sono olografe. Caterina infatti abitualmente si serve di segretarie, alle quali detta il testo, scrivendo di suo pugno la sola firma.
Prato within “gotic” and “pre-Renaissance” (di Oleg Voskoboynikov)
Among all figures of Italian Middle Ages Frederick II of Hohenstaufen was the one who absorbed my imagination, when I studied history, in Moscow and then in Paris. By that time of hope and openness, in the 90-es, I used to come in Italy in search of ghibelline...