Quello del 1976 , fu un buon ottobre ricco di ottime premesse e altrettanto buone promesse. Due mondi tagliarono spazio e tempo e si incontrarono in una lontana regione che in nome d’una regina inglese ritenuta vergine era stata battezzata Virginia, almeno un paio di secoli prima. E lo fecero in nome di Filippo Mazzei, avventuriero, medico, mercante, filosofo, agricoltore, nato a Poggio a Caiano, ma vissuto a lungo nell’America del Settecento, alla nascita della quale, come futura grande nazione, aveva lui stesso contribuito, come ci ha raccontato anche Angiolo Buti, uno che di Mazzei, assieme a Giacomo Caiani, seppe tutto prima di tutti coloro che oggi ne parlano e ne insegnano.
Le origini del Partito socialista a Prato (di Alessandro Affortunati)
La svolta protezionistica del 1887 favorì il decollo dell’economia pratese, aprendo alle fabbriche della città i mercati dell’Italia settentrionale, dai quali eliminò la concorrenza straniera. Si formò così un numeroso proletariato di fabbrica che si orientò ben...