La fede in bottega, pittori “domenicani” nella Prato del Cinquecento (di Francesco Traversi)

Prato Storia e Arte n.119

Michele Tosini fra il tramonto dei Ghirlandaio e l’alba dei Brina.

Legarono molto presto Ridolfo del Ghirlandaio e la città di Prato quando, alla tenera età di due anni, il piccolo figlio d’arte «essendo quasi in fine» a causa di «mali di pondi», venne portato dalla sua balia Anna d’Antoniada Settimo «a Firenze al padre et alla madre, come morto: feciono voto a S. Maria delle Carceri di porci una falcola […]: rimase libero». Era l’aprile del1485 e l’Immagine della Vergine, affrescata sulle mura del vecchio carcere delle Stinche, proseguiva la serie dei suoi mistici prodigi, iniziati il 6 luglio dell’anno precedente.

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