Il distretto è morto, viva il distretto !?
Prato e il distretto industriale sono un binomio famoso da decenni. Il distretto pratese ha però lasciato negli ultimi anni il percorso di sviluppo a regime, e si trova a fare i conti con una difficile compresenza di crisi e transizione, in primo luogo nel tessile, ma anche in altre industre collegate, come il meccano-tessile, e negli assetti sociali e istituzionali. Questi ultimi risentono fra l’altro della presenza di comunità immigrate numerose, fra cui spicca quella cinese, molto imprenditoriale, che ha spinto, in controtendenza, la crescita di un distretto nel distretto centrato su prodotti pronto moda di abbigliamento; ma certo vi sono anche altri fattori di riduzione dell’antica coesione sociale, segnalati in primo luogo dalle debolezze nel dialogo istituzionale locale di questi anni. Possiamo figurarci traiettorie possibili che portano a nuovi equilibri? Già in una lezione inaugurale al PIN nel 2009 mi ero posto la domanda e indicavo, come riferimento per una risposta, l’esistenza di forze locali ed esterne componibili in tre differenti scenari per tali traiettorie.