Il primo numero di Prato Storia e Arte uscì nell’aprile del 1960. L’editore era l’Associazione Turistica Pratese presieduta da Giuseppe Bigagli il quale scrisse che alla base della rivista stava l’idea di sostenere il «lusinghiero risveglio di vita culturale» prevalentemente realizzato dalle istituzioni cittadine. La città stava vivendo un momento tanto interessante e vivace quanto contraddittorio.
I processi di trasformazione industriale, caratterizzati dal decentramento produttivo, avevano rafforzato la cultura del lavoro e quel connotato di vero e proprio formicaio fatto di uomini e donne che, impegnati nel commercio o nell’industria o nelle libere professioni, poco spazio davano al tempo libero e ancor meno alla cultura. Non sembrava ancor giunto il momento per potersi distrarre dalle fatiche diuturne che ormai cominciavano a dare rilevanti risultati e nuova ricchezza.
Champagne, Vermut e Ratafià fatti in casa (di Elisabetta Faldi)
In pieno Settecento si beveva “Sciampagna” nella nobile e doviziosa famiglia dei Buonamici che alla fine di questo secolo, considerati tutti i rami della casata, possedeva ben cinque palazzi nel centro storico di Prato. A dettare la moda del vivere sociale era la...