L’infanticidio, come ogni altra forma di devianza, definisce un comportamento eterogeneo rispetto ai valori dominanti (famiglia, legittimità, onore), ma nata con l’Illuminismo e sviluppatasi con il Positivismo, l’attenzione del sistema alla devianza si è spostata gradualmente dalla fase di condanna del comportamento (nel nostro caso l’infanticidio di per sé) all’analisi delle motivazioni che l’hanno determinato.
Guido Bisori per Prato. Note bio-bibliografiche e riflessioni su nuove piste di ricerca archivistica (di Claudio Caponi)
Nato a Prato il 25 gennaio 1902 da Dante Bisori e Nerina Orlandi, diplomato al Ginnasio-Liceo Cicognini, bruciò le tappe del suo curriculum scolastico respirando appieno il clima ispirato al culto dei valori risorgimentali ed inserendosi sempre più attivamente nel...