Una breve testimonianza per Leonetto Tintori (di Francesco Gurrieri)

Prato Storia e Arte n.106

Prima dell’alluvione del ’66, i «princìpi» dettati dal Procacci – a cui si attenevano i restauratori, ivi compreso il Tintori – erano quelli del «purismo testuale», secondo cui, soprattutto negli affreschi, si dovessero conservare e restaurare solo le parti originarie, d’autore; cancellando e portando «a neutro» le eventuali integrazioni.

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