Parigi, nei passi di Malaparte. In memoriam di Mario Bellandi
(di Jean-Claude Thiriet)
«… di quel Diario d’uno straniero a Parigi non aveva scritto una sola riga: quando morì furono trovati vari brogliacci, che Falqui completò con delle note insignificanti, e furono pubblicati... ». Cosi parla Orfeo Tamburi di questo diario che Malaparte aveva iniziato appena sbarcato a Parigi, l’ultimo giorno del giugno 1947. Giudizio severissimo e in gran parte ingiusto.