Disegnare Prato. Sull’iconografia della città nel primo Seicento

(di Stefano Rinaldi)

Lo sviluppo cinquecentesco dell’iconografia di Prato delinea una vicenda essenzialmente fiorentina e medicea. Nella dinamica fra centro e periferia del nascente Stato territoriale, la raffigurazione delle città soggette si carica di valenze politiche e istituzionali: il gesto stesso di commissionare ad un pittore o ad un ingegnere un rilievo topografico si può interpretare come un atto possessorio da parte del potere centrale. Non a caso la nostra vicenda prende le mosse da Palazzo Vecchio, centro della vita istituzionale fiorentina.