N.Riv. N.art. Titolo (autore) Abstract
29 1 Il Pergamo di Prato (di Piero Sanpaolesi) Con questo articolo, «Prato, Storia e Arte» apre un confronto d'idee sulla conservazione dei rilievi donatelliani del pulpito esterno della cattedrale pratese.
29 2 Un bilancio per "due decenni di eventi artistici in Italia: 1950-70" (di Francesco Gurrieri) Il periodo messo a fuoco dalla rassegna, i due decenni dal 1950-70, è un periodo di ritrovato prestigio per l'arte italiana: l'unico in questo secolo, dopo la meteora Futurista e la proposta Metafisica, che possa pretendere un proprio posto di rilievo ed un rapporto vivo di dare e avere d'informazione nell'ambito delle correnti più avanzate europee e americane contemporanee. Si è cercato inoltre di ottenere che l'informazione non fosse tradita da questa o quella partigianeria. Anziché procedere dunque ad una selezione di artisti considerati a-priori come i più rappresentativi, secondo un criterio antologico quanto mai poco verificabile, si è partiti viceversa dalla verifica, ricercata in una situazione-tipo nella storia delle esposizioni, degli ultimi due decenni: quali sono state le opere che hanno suscitato scalpore al loro primo apparire, determinando l'inizio di una classe di fenomeni nuovi ma destianti ad essere presto assorbiti nell'evoluzione del pensiero e del gusto successivi.
29 3 Il culto della musica in Prato (11) (di Roberto Fioravanti) Per completare il panorama musicale pratese è necessario rievocare adesso quelle società orchestrali, bandistiche, corali, che testimoniano come il nostro popolo ebbe sempre innata tendenza alla musica.
29 4 Biblioteca Rassegna della stampa: due decenni di eventi artistici in Italia - - Il Castello dell'Imperatore
29 5 Galleria (di Franco Riccomini) Due decenni di eventi artistici in Italia: 1950-1970 - Cento opere di Giuseppe Cesetti - Mostre - Pittura nelle vetrine - La piccola «Marguttiana» - Profili di pittori: Fiorello Tosoni - Pittori pratesi
29 6 Notiziario 3° Corso di alta specializzazione di storia economica - A Danilo Dolci il premio letterario «Prato» - La prima settimana gastronomica pratese - Un francobollo dedicato a Filippo Lippi - La Basilica di Santa Maria delle Carceri alla TV bavarese
29 7 Cronache dello spettacolo (di Gianfranco Cascella (a cura di), Roberto Fioravanti (a cura di), Umberto Cecchi (a cura di)) Prosa - Jazz, musica leggera e folk - Musica sinfonica e corale
28 1 Domenico Zipoli: aggiunte alla biografia (di Renzo Fantappiè) Gli appunti che seguono sono il risultato di ricerche sistematiche effettuate negli archivi di Prato e di Firenze. Ci è sembrato infatti che proprio la mancanza di nuove indagini archivistiche sia da tempo causa di inesattezze. Soprattutto per quanto riguarda la giovinezza, la preparazione e maturazione nell'arte musicale di Domenico Zipoli. Questo studio ha così permesso di apportare alla biografia zipoliana il contributo di alcune precisazioni. Esse riguardano: l'esatta data di nascita dello Zipoli; la sua famiglia e la casa natale; le prime fasi della sua formazione musicale.
28 2 La lotta politica a Prato da Porta Pia ai moti del '98 (di Claudio Caponi) Il quadro delle forze politiche pratesi dopo l'Unità - Le vicende politico-amministrative dal 1870 al 1884 - I Fermenti in campo democratico e cattolico - «Moderati» e «Progressisti».- Le elezioni del 1895 e del 1897 -
28 3 Itinerari turistici pratesi: Fossato (di Aldo Petri) Fossato, in comune di Cantagallo, sorge ad oltre settecento metri d'altezza dominando la valle del Limentra di Treppio là dove sta per ampliarsi a formare il bacino di Suviana. Il borgo, costruito su di uno sperone che si protende dal Poggio della Croce è il centro di un comprensorio montano che confinando con le valli del Bisenzio e del Setta forma l'estrema propaggine nord-ovest dell'Appennino di Prato, incuneandosi fra la montagna bolognese e pistoiese.
28 4 Una iscrizione greca del IV secolo nel Collegio Cicognini (di Antonio Ferrua) Nella settecentesca cappella del collegio Cicognini, si vede affissa nella parete orientale a fianco dell'altare , «in cornu Epistulae», una lapide marmorea con un'iscrizione greca, che merita di essere conosciuta. La versione di questo greco è facile e sicura: «Pistis al proprio fratello una memoria dedicò». Sul lato sinistro dell'epigrafe è disegnato un ramo di palma bel lungo, perché arriva in basso sino al quarto verso.
28 5 Biblioteca (di Roberto Papi) Il carteggio di Cesare Guasti - Il pulpito di Donatello - Il gigliato pratese - Schede bibliografiche
28 6 Galleria (di Franco Riccomini) Gino Brogi: cinquant'anni di pittura - Mostre - Pittori pratesi - Il premio «Montepiano» - Corso estivo di pittura a Montepiano
28 7 Notiziario (di Clemente Terni) L'urna zipoliana di Cordoba nel chiostro di San Domenico - Restaurato l'organo di San Domenico - La nuova sede della Federazione italiana del campeggio e del caravanning a Calenzano - Ufficio informazioni dell'Azienda di Turismo a Calenzano - Ricerche sul Mercatale
28 8 Cronache dello spettacolo (di Gianfranco Cascella (a cura di), Roberto Fioravanti (a cura di)) Jazz - Musica organistica e corale
27 1 Appunti per una lettura di ambienti urbani pratesi (di Silvano Calonego) L'analisi morfologica delle piazze di un centro storico è legata necessariamente allo studio delle istanze che hanno influito a variarne nel tempo la forma, degli elementi gravitazionali ed episodi marginali, dei fattori poliedrici del tessuto urbano. Analizziamo adesso la Piazza del Duomo e la Piazza del Comune.
27 2 In margine alla mostra: "Due secoli di pittura murale" (di Francesco Gurrieri) Piace cogliere innanzitutto, la singolare politica culturale e «turistica» dell'Azienda di Prato che ha saputo produrre, dai pochi anni dalla sua istituzione, episodi di primissimo piano sia nel campo della tutala monumentale che in quello espositivo, di cui la mostra «Due secoli di pittura murale».è l'ultimo suggello. La mostra «Due secoli di pittura murale» ha anche dato una chiara immagine del percorso tecnico e scientifico nel campo del restauro degli affreschi (le tempere esulavano dall'arco storico coperto dalla mostra) realizzato nel dopoguerra a cavallo di due venti altrettanto tragici: la guerra e l'alluvione.
27 3 Diego Martelli (di Mario Giardelli) Martelli nacque in Firenze da padre pratese. Fu il giorno 28 ottobre del 1839 che dal matrimonio dell'ingegner Carlo Martelli con Ernesta Mocenni nacque il futuro critico d'arte. Ancora allievo delle Scuole Pie , il suo destino di amico ed appassionato d'arte si andava formando. Probabilmente ne sentiva già il fascino e volle frequentare lo studio di Annibale Gatti, un valente pittore romagnolo da vari anni divenuto fiorentino d'elezione che, con tranquilla bonomia gliene svelava il mistero dandogli lezioni di disegno.
27 4 La prima "Schola Clericorum" a Prato (di Guglielmo di Agresti) Il cammino di una proposta - La politica del Card. Carlo De' Medici - I «capitula» della «scuola»
27 5 Biblioteca (di Annalisa Marchi, Egidio Bellandi) Canti popolari italiani - Tradizioni pratesi e curiosità toscane - La zona vinicola del Montalbano - Filippo Mazzei - I problemi del teatro nei «Quaderni del Ridotto» - Scritti su Gaetano Bresci
27 6 Galleria (di E. Bellandi, Franco Riccomini (a cura di)) Cammino di un artista: Giancarlo Guarducci - La pittura di Nannini proposta a Quarrata - Il 3° premio «Città di Prato» - Mostre - Pittori pratesi
27 7 Notiziario (di Luciano Magnini) La seconda settimana di studi dell'istituto internazionale «Francesco Datini» - Praphilex '70 - IX Concorso nazionale del film d'amatore - Congressisti Skal a Prato - La nuova chiesa della Sacra Famiglia - Alcuni aspetti del turismo odierno - Approvato dal Senato il progetto di legge Bisori per le celebrazioni di Filippo Lippi - Bando di concorso per tesi di laurea su argomenti di interesse pratese - Due decenni di eventi artistici in Italia: 1950-1970
27 8 Cronache dello spettacolo (di Fabrizio Calvani (a cura di), Umberto Cecchi (a cura di)) Prosa - Jazz e musica leggera
26 1 Dieci anni (di Armando Meoni) Bisogna pur dire la fierezza dell'aver compiuto con dignità, ed onore, per dieci anni, un lavoro al servizio della città.
26 2 Uno che passerà alla storia (di Armando Meoni) Dalla monarchia al fascismo, dalla città natale ai compagni anarchici di tutto il mondo, una cortina sempre più densa di silenzi, di perplessità, di riservatezze comunque camuffate, anche di indifferenze e di rifiuti, è stata lasciata cadere sulla vita, il gesto, la morte, il nome di Gaetano Bresci.
26 3 Cesare Guasti, nella storiografia artistica del suo tempo (di Francesco Gurrieri) Fra i diversi ed estesi interessi culturali che fanno del Guasti una delle figure più emergenti della cultura italiana nel periodo a cavallo dell'Unità nazionale, un posto di tutto rispetto occupano i suoi «scritti d'arte». Lo stesso Guasti aveva raccolto personalmente codesti scritti ben due volte: nel 1859 con i tipi di Le Monnier, sotto il titolo «Opuscoli concernenti alle Arti del Disegno e ad alcuni Artisti»; nel 1874 con Sansoni, nel volume «Belle Arti. Opuscoli descrittivi e biografici »
26 4 Giovanni Bertini (di Claudio Caponi) Non si può negare che Giovanni Bertini sia stato un esponente di primo piano del movimento cattolico e della vita politica nazionale. Il suo merito principale fu quello di trovarsi sempre nell' occhio del tifone», di assimilare intelligentemente e di propagandare con abilità le nuove teorie cristiano-sociali.
26 5 Il culto della musica in Prato (10) (di Roberto Fioravanti) Oltre ai maestri ed ai compositori illustri, Prato ha dato i natali anche ad una eletta schiera di artisti lirici che, affermatisi sulle scene locali, hanno poi ottenuto considerazione e successo nei maggiori teatri italiani ed esteri.
26 6 Biblioteca Demografia e urbanistica in Prato - Un episodio di storia pratese
26 7 Galleria (di Franco Riccomini) Due secoli di pittura murale - Cento opere di Soffici - Mostre - Pittura nelle vetrine - Premio di pittura a Narnali - Pittori pratesi
26 8 Notiziario (di Mario Bellandi) Sem Benelli - Il secondo corso di alta specializzazione in storia economica - Il turismo e la difesa dei beni culturali - Assegnato il XX premio letterario «Prato» - Rimosse le formelle del pulpito di Donatello - A Giacomo Adami il premio Garfagnana - La scomparsa di Jorio Tadic
26 9 Cronache dello spettacolo (di Fabrizio Calvani (a cura di), Roberto Fioravanti (a cura di), Roberto Papi (a cura di)) Prosa - Jazz e musica leggera - Musica sinfonica e corale
25 1 Una moneta pratese del Medio Evo (di Mario Bernocchi) Prato ha avuto due zecche; ma una sola di queste ha effettivamente battuto moneta, cioè il gigliato pratese, che non ebbe molta diffusione, non modificò in niente il dominio della monetazione fiorentina nell'area toscana e fu coniato per breve tempo, non oltre, in ogni caso, la morte di Roberto d'Angiò nel 1343. Se un valore ha avuto, ed ha, il «gigliato pratese», questo gli deriva dal fatto di essere l'unico esempio di moneta di imitazione napoletana battuta in una zecca pratese.
25 2 Movimentate origini di un monastero pratese: San Clemente (di Guglielmo di Agresti) La genesi della nuova comunità, non fu dovuta ad una momentanea esaltazione spiritualistica o ad una di quelle figure eccezionali che si impongono e trascinano altri alla loro sequela; fu invece, il frutto d'una lunga crisi, di un tormentoso e movimentato travaglio religioso, che, contestando all'interno di un monastero il riflesso di una situazione politica, sfociò in un nuovo monastero, aggiuntosi agli altri otto conventi femminili, già racchiusi nella stretta cerchia delle mura cittadine.
25 3 La Tomba di Paolo dell'Abbaco (di Gino Arrighi) E' noto come Paolo dell'Abbaco per testamento, stabilisse l'erezione delle due cappelle adiacenti a quella dell'altare maggiore dell'insigne chiesa vallombrosana fiorentina: l'una intitolata a San Pietro, avrebbe dovuto raccogliere le spoglie dei suoi, l'altra da intitolarsi a San Paolo, nella quale avrebbe trovato riposo il suo corpo entro un sepolcro marmoreo.
25 4 Maria degli Alberti (di Fenenna Bartolommei) Nel tempo in cui Maria andava sposa a Ildebrandino, gli Alberti contavano ancora fra le maggiori schiatte feudali dell'Italia centrale. Benché Prato, culla della famiglia e già fulcro della sua potenza, si reggesse ormai da decenni a Repubblica e insidiasse anzi i loro domini, gli Alberti ne conservavano ancora il prestigioso titolo comitale; soprattutto essi possedevano sempre una lunga catena di borghi e castelli che dalla montagna bolognese giungeva fin oltre la Valdelsa
25 5 Biblioteca (di Annalisa Marchi) Relazioni sul governo della Toscana - Feudatari pratesi in Valdinievole - Il quinto volume della Collana Ricciana - Schede - Giornali e riviste
25 6 Galleria (di Franco Riccomini (a cura di),) Il premio «Mazzuoli» a Vaiano - Gufi e fiori di Miniati - Mostre
25 7 Notiziario (di Roberto Fioravanti) La prima settimana di studi del centro internazionale «Francesco Datini» - I vandali in collina - «Italia nostra».a Prato - Revisione del patrimonio artistico diocesano - Primo concorso ippico nazionale - Il X trofeo Caravanning - Due secoli di pittura murale - Celebrazioni del quinto centenario della morte di Filippo Lippi - Ricerche storico-artistiche al «Cicognini» - Ricordo di Mons. Giuseppe Gori - La IV rassegna internazionale di musica d'organo «Domenico Zipoli» - Cronache teatrali -
24 1 Due presenze (di Ottone Magistrali) In primo luogo un cordiale saluto ai lettori della rivista. Poi, a quanti nel passato e ora hanno dato e danno vita a questa pubblicazione. Fra questi una particolare menzione merirta Giuseppe Bigagli, mio predecessore nella presidenza dell'Azienda Autonoma del Turismo.
24 2 Via Crucis di Bino Binazzi (di Armando Meoni) Nella tematica binazziana traspaiono le stesse alternative che avversarono l'esistenza dell'uomo, e il ritorno alla fede taumaturgica della poesia ne diviene l'alta consolazione.
24 3 Firenze, Prato, Pistoia: tre centri storici per la città-territorio (di Francesco Gurrieri) I concetti di salvaguardia dei centri antichi si erano fin qui conformati ad assecondare certi tipi di ristrutturazione e di operazioni nel tessuto della vecchia città, anche in funzione di un ineluttabile svuotamento funzionale che sarebbe derivato dalla realizzazione dei centri direzionali: l'atteggiamento è stato diffuso in moltissime città italiane ed anche in quelle del nostro comprensorio, Firenze, Prato, Pistoia.
24 4 Architettura manieristica in Prato: S. Maria della Pietà (di Eugenio Castellani) Lo scopo di questo articolo è quello di individuare le caratteristiche architettoniche dell'edificio, inquadrandole brevemente in un panorama più vasto di architettura sacra toscana del periodo tra la fine del '500 e i primi del '700, e mettendo in luce, con l'aiuto di una documentazione grafica e fotografica, quei valori che non siano stati finora sufficientemente rilevati, come l'impostazione scenografica dell'interno.
24 5 I Banti (di Mario Giardelli) Di Banti, pittori Ottocenteschi, se ne incontrano tre: Arturo, Enrico e Leon Marcello. La pittura di Arturo Banti fu ancorata sul vero, visto e filtrato attraverso l'esperienza macchiaiola, ma tenendo sempre presente il filone dell'arte classica.
24 6 Il Culto della musica in Prato (9) (di Roberto Fioravanti) Riprendiamo ora la cronistoria e vediamo da vicino quale lunga teoria di nomi illustri ha continuato ininterrotta le nostre tradizioni musicali nell'Ottocento, portando il nome di Prato per il mondo intero.
24 7 Biblioteca (di Annalisa Marchi, Tiziana Cantini) Prato 1919 - Graffiti del Rinascimento - Immagini dell'industria
24 8 Galleria (di Franco Riccomini (a cura di)) Carmelo Cappello - 2° premio nazionale di pittura estemporanea «Città di Prato» - Mostre
24 9 Notiziario (di Roberto Fioravanti) Ipotesi per un restauro - 4° Concorso «Prato - Storia e Arte» - Filatelia in Palazzo Pretorio - VIII Concorso nazionale cinematografico - Studenti dell'Università di Reims al centro internazionale di storia economica «Francesco Datini».- Medaglia d'oro a Giuseppe Bigagli - Cronache teatrali -
23 1 Addio Presidente (di Giuseppe Bigagli) Dalla lettera espresso prot. N. 6995, 14 ottobre del Ministro del Turismo e dello Spettacolo: «… con rammarico ho dovuto procedere, per esigenze di avvicendamento, alla nomina di un nuovo presidente dell'Azienda autonoma di turismo di Prato…» Questo provvediemnto era atteso, perché sino dal giugno 1967 era scaduto il mandato conferitomi nell'anno 1963 con l'istituzione dell'Azienda.
23 2 Saluto (di Mario Bellandi) Nel momento in cui Giuseppe Bigagli lascia la presidenza dell'Azienda Automa di Turismo di Prato e la cura editoriale di questa rivista, gli rivolgiamo il più deferente saluto e formuliamo l'augurio che le sue alte qualità, la sua appassionata volontà di cittadino, abbiano un nuovo fecondo campo d'azione in altri impegni pubblici.
23 3 Cesare Guasti (di Brunero Gherardini) Cesare Guasti fu terziario francescano. Dello spirito francescano tutto in lui fu un riflesso: la semplicità, il comportamento dimesso, l'amabilità del tratto, l'umiltà del sentire, il senso di Dio.
23 4 Restauri architettonici a Prato (1965-67) - Seconda parte (di Francesco Gurrieri) S. Pietro a Figline di Prato - San Martino a Paperino - L'intervento urgente nell'Oratorio di San Bartolomeo in Via Cava -
23 5 Il culto della musica in Prato (8) (di Roberto Fioravanti) Dopo aver parlato del maggior teatro pratese «il Metastasio», e prima ancora, del «Teatro dei Semplici», non possiamo tacere dei cosiddetti teatri minori che ha avuto Prato e che sono stati, in epoche ormai lontane , ricchi di un'attività musicale pregevole ed acclamata, tale da far concorrenza, qualche volta, allo stesso «Metastasio». Questi teatri in ordine cronologico, sono il teatro Rossi, più comunemente chiamato dai pratesi Arena rossi, il teatro Guido Monaco annesso all'omonima società corale, l'Eden teatro, in seguito Politeama Novelli (attualmente Cinema Eden) ed il Politeama Banchini oggi Politeama pratese.
23 6 Incontri con Sem Benelli (di Achille Bosisio) Sem Benelli aveva diretto per qualche tempo a Milano, e forse dirigeva ancora, insieme all'editore proprietario, la lussuosa rivista «POESIA» con la quale Marinetti aveva impetuosamente mosse le acque delle lettere italiane e alla quale avrebbe fatto seguito il famoso manifesto del futurismo da lui lanciato il 10 febbraio 1909 dalle colonne del Figarò.
23 7 Biblioteca (di Annalisa Marchi, Roberto Papi, Tiziana Cantini, Umberto Cecchi) Il movimento cattolico a Prato (1870-1904) - Racconti di Vittorio Rindi - Pancrazi critico - Memorie francescane - Rassegna della stampa
23 8 Galleria (di Franco Riccomini (a cura di)) L'arte nel manifesto turistico - Artisti ed opere pratesi alla mostra di Ingres - Pittura nelle vetrine - Giulia Rovai Baldi - Mostre
23 9 Notiziario (di Franco Riccomini) Attività del centro «Datini» - Il XIX premio letterario «Prato».- L'incontro lyonistico della gioventù a San Marino - Restaurato il Palazzo Bizzocchi - Ripristino della casa Niccoli - Di Poggio Secco e d'altro - «Semana zipoliana» a Cordoba - Concerti d'organo in Cattedrale - Spedizione pratese nel Kenya
22 1 Quasimodo a Prato (di Mario Giardelli) L'invito rivoltogli da quella che ancora non era, parlo del 1960, l'Azienda Autonoma di Turismo, sebbene già operasse con fortunata alacrità per valorizzare Prato sotto il nome e i limiti di Associazione Turistica Pratese, doveva offrire a Salvatore Quasimodo l'occasione felice, fu proprio lui a dichiararlo pubblicamente nel Salone Comunale, di venire la prima volta tra i mercanti di Prato, «città che non conoscevo, cioè conoscevo attraverso la storia dell'arte e i nomi dei suoi figli famosi».
22 2 Cristiano Banti (di Mario Giardelli) Cristiano Banti dovette conoscere nell'occasione della rassegna fiorentina nuovi compagni d'arte e le regolette dell'accademico Nenci furono messe in un cassetto fra i ricordi di scuola. Sentito parlare di «macchia» e di pittura progressista, vi si gettò con tutta la sua vitalità e il suo entusiasmo, sicuro di fare un'arte migliore, più viva di quella che aveva fatto nel passato per glorificare il Galilei. E divenne in breve uno dei più acuti e dei più rigidi assertori della nuova tecnica.
22 3 Restauri architettonici a Prato (1965-67) - Prima parte (di Francesco Gurrieri) Oratorio di S. Ludovico (Madonna del Buon Consiglio) - Cattedrale di Santo Stefano - Consolidamenti, manutenzione, saggi in San Francesco - Collegio Cicognini
22 4 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: lo Spedale di San Silvestro o del Dolce - 10. Terza parte (di Giuseppe Bologni) Dalle brevi note estratte dai documenti dello Spedale di San Silvestro o del Dolce, sono emersi fatti, situazioni, figure di qualche rilevanza per la storia sociale, economica, artistica e che conviene ricapitolare brevemente. Ma soprattutto si è visto quanto fosse grande l'opera di carità e di assistenza elergita dell'Ospedale del Dolce in ossequio al volere del fondatore e dei successivi benefattori, e come essa si esplicasse in forme molteplici.
22 5 Dall'Accademia degli Infecondi alla Società dei Misoduli (di Aldo Ciampolini) I tempi in cui sorse a Prato l'Accademia degli Infecondi erano piuttosto desolati. Regnava in Toscana il più retrivo dei prìncipi medicei, Cosimo III. Per le persone colte, quasi esclusivamente sacerdoti, vi era il divertimento letterario. Per le persone meno colte vi erano altri divertimenti: la filodrammatica, il ballo, il gioco. Da queste esigenze francamente non molto concordi nacque nel 1712 l'Accademia degli Infecondi. Dopo la fine dei Lorena e l'avvento del Regno d'Italia gli Infecondi si rivolsero a Vittorio Emanuele II perché accettasse di venir proclamato nuovo protettore dell'Accademia. La risposta fu positiva ma il sovrano mise una condizione: l'Accademia avrebbe potuto fregiarsi dello stemma reale, ma il nome degli Infecondi, che esprimeva un simbolo così negativo, doveva esser cambiato con un altro più consono ai progressi del secolo. Così nel 1862, gli accademici si radunarono e fra i due nomi in palio, Filotecnici e Misoduli, scelsero quest'ultimo, che in greco significa «odiatori della schiavitù».
22 6 Atto Vannucci (di Luigi Lotti) «Maestro di morale e di virtù civili», dice Adami del Vannucci, così come un secolo fa Giuseppe Montanelli gli aveva attribuito il merito di avere introdotto «virilità di affetti civili nello studio dei classici latini». Da questa linea Atto Vannucci non si discosterà più per tutta la sua vita, per tutta la sua travagliata esistenza. Tutti i suoi tanti e importanti studi sulla storia e sui classici latini sono impregnati di questo stato d'animo.
22 7 Biblioteca (di Egidio Bellandi, Luciano Coppini, Umberto Cecchi) Una monografia su Atto Vannucci - «La cupidigia»: storia del nostro scontento - Lettere bisentine - Economia pratese - Profili pratesi: Bertini e Rigacci - Antonio Rossellino
22 8 Galleria (di Angelo Mazzocca, Franco Riccomini (a cura di)) Cento opere di Marcucci - Il premio nazionale di pittura «Città di Prato» - Mostra di disegni di Bernardo Buontalenti - Fiorello Tosoni - Mostre
22 9 Notiziario (di Francesco Gurrieri, Roberto Fioravanti, Rodolfo Tommasi) Trovata a Santa Catalina De Cordoba la tomba di Domenico Zipoli - Successo della mostra filatelica nazionale - Omaggio a Prato - Premiati i vincitori del VII concorso cinematografico - I vincitori del premio internazioanle di giornalismo «Prato 1967» - Successo del disco di musiche zipoliane - La presentazione del volume su Atto Vannucci - Un problema di urbanistica e di civiltà: il rapporto città-campagna - La «Guido Monaco».a Firenze - Significativo bilancio delle attività turistiche pratesi - Salvaguardia del centro storico - Un affresco alla Porta del Serraglio - In pericolo il complesso di Poggio Secco? - Restauri alla villa Verzoni di Filicaia - Crollata la guglia del campanile di San Vincenzo - Gruppi di studio al «Cicognini» - Ricordo di Gastone Lenzi - Loisirs et tourisme - IX trofeo caravanning «Luigi Bergera» - V Congresso degli storici italiani - XI settimana dei musei - Nuova strada sull'appennino pratese - Piloti pratesi - Il 3° concorso ippico interregionale - La scuola europea a Prato - Corso di alta specializzazione di storia economica - L'arte nel manifesto turistico - Il IV concorso «Prato - Storia e Arte» - Cronache teatrali
21 1 Poesia popolare nel Rubieri e in Malaparte (di Armando Meoni) Ecco come il Rubieri parla della poesia passionata, che ovviamente è gran parte della poesia popolare: «La poesia passionata, per tal modo ridotta all'unico tema dell'amore, sembrerebbe dover trovare dinanzi a sé un campo molto ristretto. E così sarebbe, se alla unicità del tema principale dovesse corrispondere la scarsezza dei secondarii. Ma così non è, perché un'infinità di temi secondari rampolla dal principale unico tema. Si fa presto a dir l'amore; ma bisogna poi pensare, che l'amore è la vita per l'uomo del popolo… E ognuno di questi tempi secondari può dar motivo ad una infinità di altri più secondari ancora…» Cui è da aggiungere, per la finezza d'intendimento sulla qualità della poesia popolare questi brani del XV capitolo della parte seconda: «Una delle più sostanziali differenze che passano tra la poesia letteraria e la popolare si è questa; che la prima può sussistere di per sé, la seconda non sussiste che per dato e fatto della musica con la quale si accompagna… Il popolo non canta per creare della poesia, ma crea della poesia per cantare». Sono certo che da buon pratese Malaparte avesse letto il Rubieri; a ogni modo la bravura del piglio, l'icastica stringatezza, c'è da pensare lo avessero attratto, tanto più che in quell'epoca (siamo al '28) Malaparte s'era buttatio a Strapaese. Già sul frontespizio, un'avvertenza metteva in guardia il lettore: «Qui si canta in italiano chi non intende è gran ruffiano »
21 2 Evaristo Gherardi e la commedia dell'arte. L'arlecchino pratese che entusiasmò la Francia del Re Sole (di Umberto Cecchi) Nel foyer del teatro Metastasio un Arlecchino saluta ogni sera il pubblico grattandosi con sfrontata indelicatezza. I frequentatori del teatro sono ormai avvezzi a vedere quella figura policroma e a perdonare certe stravaganze non ammesse dal galateo. Il personaggio è diventato ormai familiare; un personaggio simpatico messo lì a far gli onori di casa. Quell'Arlecchino paludato nel costume della commedia dell'Arte ha un nome. Non è una figura ideata dalla fantasia di un decoratore a simboleggiare il teatro. Molti non lo sanno ma quel ritratto è un omaggio a Evaristo Gherardi, un pratese che nel 1600 entusiasmò la Francia del Re Sole con la sua bravura e le sue boutades piene di spirito e piuttosto spinte, secondo la moda del tempo e i canoni della commedia dell'Arte: racchiude nel suo gesto e nei suoi colori tutta una tradizione. Una storia. E' l'ultimo Arlecchino del Teatro Italiano in Francia ed è uno dei più famosi; a lui sono legati gli ultimi anni di splendore della commedia dell'Arte italiana nella capitale francese.
21 3 Fra gli amici di Piero Cironi (di Mario Giardelli) Il frugare fra le pieghe della vita dei vari personaggi storici serve a farceli meglio conoscere. Da queste ricerche mi sono così sfilate, come in rapida carrellata, figure di uomini e di donne che non hanno lasciato traccia e di altri che invece hanno il loro solco più o meno marcato nella storia o anche solo nella cronaca di quei tempi. Ma basta con l'indeterminatezza e veniamo al concreto. Si tratta dunque di un fascicolo di ventidue pagine intitolato: Monumento a Piero Cironi rendimento di conti nomi e offerte dei sottoscrittori Prato Tipografia FF. Giachetti 1865. Ed ora vediamo qua e là qualche nome: Giuseppe Garibaldi, Giovanni Fattori, Diego Martelli…
21 4 Giovanni Ciardi e la Transappenninica (di Gigi Salvagnini) Nel 1845 l'ingegner Cini di San Marcello Pistoiese presentò il progetto per una Pistoia-Porretta che avrebbe dovuto collegare il Granducato con gli stati del nord. Immediatamente un altro giovane e valente ingegnere, il pratese Giovanni Ciardi, propose come variante una transappenninica per la Val di Bisenzio, progetto che un comitato cittadino si incaricò di appoggiare e propagandare convenientemente. Il Ciardi si rese conto che la sua soluzione, preferibile sul piano tecnico, non lo era altrettanto su quello politico. La «Porrettana fu varata il 24 giugno 1852.
21 5 Biblioteca (di Egidio Bellandi, Mario Bellandi, Rodolfo Tommasi) Una monografia su Gaetano Magnolfi - Omaggio a Malaparte - I 125 anni del «Concerto Chiti» - Ricordo di Giuseppe Basacci - Pubblicazioni celebrative - Un opuscolo su Francesco Datini - Liriche di Giuseppe Balugani - Rassegna della stampa
21 6 Galleria (di Franco Riccomini (a cura di)) Omaggio a Mazzacurati - Mostre
21 7 Notiziario (di Carlo Paoletti, Roberto Fioravanti) Inaugurato il museo dell'Opera del Duomo - Il centenario di Gaetano Magnolfi - Il centro internazionale di storia economica «Francesco Datini» - Al «Buzzi».un centro di geografia e scienze - Federigo Melis accademico del Portogallo - Riconoscimento a Franco Riccomini - L'incontro di ginnastica Italia-Ungheria - La Route di Bonheur ospite dell'Azienda Autonoma di turismo - Cronache teatrali
20 1 Di alcuni sigilli e stemmi pratesi (di Renzo Marchi) Rovistando fra le antiche carte della inesauribile «Roncioniana», mi capitò di imbattermi nell'interessante manoscritto del Casotti, concernente appunto le Armi di antiche famiglie pratesi. Occupandomi poi di monumenti e di architetture minori, ma pur sempre interessanti e cariche di storia, ho avvertito quanto, per la ricostruzione filologica di un episodio artistico, possano essere utili le armi che, sulle diverse parti dell'edificio, le famiglie committenti erano use a porre in opera. Delle armi pratesi e dei sigilli, scrissero il Casotti, il Guasti, il Giani e , più recentemente, il Giagnoni e il Giovannini.
20 2 Analisi delle determinanti di congiuntura nell'economia laniera pratese durante gli ultimi due secoli (di Renzo Marchi) Le fluttuazioni economiche - Irregolarità delle fluttuazioni cicliche pratesi - Cause dei fenomeni di congiuntura dell'economia tessile pratese - Alcune conseguenze delle fluttuazioni economiche in Prato - Obbiettivi di una organizzazione anticiclica
20 3 Una gloriosa famiglia pratese di clowns: i Fratellini (di Michele Risolo) Benché negli spettacoli di circo, a Parigi, ricorra tuttora il nome famoso dei «Fratellini», la grande dinastia dei clowns, che trionfò nelle maggiori piste del mondo con tal nome, è in realtà finita nel maggio del 1961, con la morte di Alberto, l'ultimo superstite dei tre celebri fratelli.
20 4 Autografi Dannunziani (di Zita Pepi) Singolari sono le vicende di certi autografi di personaggi del passato famosi o illustri, e più singolare a volte il modo in cui avviene il loro ritrovamento. Ma bisogna riandare un po' indietro nel tempo, quando le relazioni sociali si svolgevano su un piano di maggiore intimità e raggio più ristretto, per capire quale geloso interesse destasse un autografo o anche meglio, una pagina autografa di persona illustre, e con quale religione la si conservasse quando capitava di imbattervisi per avventura: fosse pure autografo di poco rilievo. E in modo del tutto casuale un autografo dannunziano capitò fra le mani del compianto prof. Pèleo Bacci, noto studioso della storia dell'arte toscana.
20 5 Il pratese Malaparte (di Fenenna Bartolommei) ».Io son di Prato, mi accontento di esser di Prato, e se non fossi nato pratese non vorrei essere venuto al mondo» dice Curzio Malaparte.
20 6 Biblioteca (di Egidio Bellandi, Gaetano Chiappini, Mario Bellandi) La seconda riforma - Un nuovo romanzo di Aurelio Angeli - Relazione sull'industria pratese - «Vita ospedaliera» - Novità librarie - Rassegna della stampa
20 7 Galleria (di Franco Riccomini (a cura di)) Una mostra di Guido Nincheri negli Stati Uniti - Pittura nelle vetrine - Giuseppe Viviani - Felice Casorati - Mostre
20 8 Notiziario (di Roberto Fioravanti) Il centenario di G. B. Mazzoni - Gaetano Magnolfi - Un palazzo (e una città) da salvare - Un affresco inedito nel complesso di Figline di Prato - Il XVIII premio letterario «Prato» - Il corteggio storico dell'8 settembre - Novità discografiche - Premio a Gilberto Tozzi - Il secondo concorso ippico all'ippodromo comunale - Vetture d'epoca - Gara nazioanle di judo - Convegno U.S.T.I. - Le Zecche toscane - Cronache teatrali
19 1 L'antico setemma di Prato (di Roberto Giovannini) La più remota memoria dello Stemma più antico del Comune di Prato si ha - come riporta Giulio Giani in «Archivio Storico Pratese» 1° aprile 1917 - in uno «strumento di commissione dell'anno 1294 a Ser Bencivenni del fu Benincasa di Prato eletto Sindaco del Comune per andare nella città di Lucca a eleggere il nuovo giudice delle cause civili».
19 2 Il complesso di S. Agostino in Prato (di Francesco Gurrieri) Il primo nucleo d'origine va ovviamente riferito alla prima dimora che i frati agostiniani ebbero in Prato. Il 1270 dovette essere l'anno in cui i frati agostiniani arrivarono a Prato con l'intenzione di dare vita ad una comunità religiosa locale con sede propria; alla loro testa, il procuratore P. Gregorio, poi «prior loci fratrum S. Augustini de Prato».
19 3 Zanobi Bicchierai e "Il Passatempo" (di Roberto Fioravanti) Poeta, dunque, fu Bicchierai, insegnante, uomo politico, ma più che delle sue poesia nelle quali, avvolte in una classica sostenutezza, l'amore per i maestri appannava il nitore dell'estro e più ancora delle sue iscrizioni, ci interessano le sue qualità di uomo, ma soprattutto di giornalista direttore del Passatempo.
19 4 Il culto della musica in Prato (7) (di Roberto Fioravanti) Nel precedente capitolo abbiamo pubblicato l'elenco cronologico completo delle stagioni liriche programmate al «Teatro Metastasio» dal 1830 al 1964. Analizziamo ora queste stagioni del passato, spigolando su alcune serate di successo, su altre meno riuscite, rievocando antichi ricordi, cercando di rivivere questi spettacoli dell'Ottocento e del primo Novecento, quando in nome della lirica si ingaggiavano vere e proprie battaglie e quando per i pratesi la stagione d'opera al «Metastasio».rappresentava addirittura un avvenimento straordinario, tale da formare argomento di discussione per parecchi mesi.
19 5 Nel centenario della nascita: ricordo di Umberto Giordano (di Roberto Fioravanti) Quando chiesi a Umberto Giordano come nacque «Chénier» cominciò a ricordare i tempi andati, si infervorò nel parlare, e mi raccontò la pagina più importante della sua vita. Mi voleva medico papà Ludovico, che aveva una piccola farmacia a Foggia - mi disse - ma io mi sentivo nato per la musica, mi piaceva cantare, mi fabbricavo da me zufoli e flauti, strimpellavo il pianoforte, andavo sempre dietro alla banda ad ogni sua uscita, e durante le prime classi del ginnasio l'unica materia che mi sarebbe piaciuto studiare non c'era: era la musica. Finì per accorgersi di questo anche mio padre, ed a quattordici anni potei entrare al «Conservatorio San Pietro a Maiella».di Napoli. Respiravo finalmente l'aria adatta ai miei polmoni.
19 6 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: lo Spedale di San Silvestro o del Dolce (di Giuseppe Bologni) Il 7 maggio 1404 il Comune di Prato, nell'eleggere i nuovi Rettori dello Spedale del Dolce, fece nuovi ordini e statuti affinché questa Pia Casa fosse bene amministrata e perché i poveri infermi, i pellegrini, gli orfani e i gettatelli fossero bene accolti e assistiti nel miglior modo possibile.
19 7 Memorie domenicane pratesi (di P. Innocenzo Venchi) C'è un rione della vecchia Prato, posto a occidente della città, dalla forma approssimativa di un quadrilatero inscritto tra la prima e seconda cerchia di mura. Di tale rione appunto ora si vuol parlare. Naturalmente lo si farà sotto una visuale ben precisa: quale è determinata dalla storia dell'Ordine Domenicano, che di recente ha compiuto il 750° anniversario dalla approvazione sancita da Papa Onorio III (22 dicembre 1216).
19 8 "Cristo proibito" di Curzio Malaparte (di Sergio Frosali) Nel 1951 usciva un film di Curzio Malaparte, destinato a rimanere isolato nella produzione cinematografica dello scrittore, Cristo Proibito. Cristo Proibito non è certo un film che serve a capire la realtà italiana degli anni in cui fu realizzato, in quanto tende a travisarla in un confuso messaggio di amore che non trova posto nella precisa situazione politica e sociale del nostro tempo. Ma è un film che serve a capire Malaparte, testimonia una volta di più sul suo tipo di letteratura e anche su una sua intelligenza visiva, e si pone come un'opera-limite della nostra cinematografia.
19 9 Malaparte a Pisa: un "pendolare" nostalgico (di Antonio Monnosi) Io stesso, nei nostri frequenti incontri pisani l'ho conosciuto così, nei suoi slanci affettuosi, nei suoi cattivi umori, il piglio spavaldo, la battuta cinica, la sempre nascosta o sottintesa tenerezza. Un personaggio mutevole, ma mai arrendevole.
19 10 Luigi Muzzi, principe dell'epigrafia italiana (di Roberto Papi) A cura dell'Azienda Autonoma di Turismo di Prato è stato pubblicato il volume «Luigi Muzzi, principe dell'epigrafia italiana» dovuto al nostro collaboratore Roberto Papi. Ci piace qui riportare alcune significative pagine del volume che riguardano alcuni episodi della vita del Muzzi.
19 11 Biblioteca (di Roberto Papi, Rodolfo Tommasi) Gotico e Rinascimento a Prato - «Firenze capitale» - Vita privata a Firenze - Il «Chi è ?».nella vita economica italiana - Rassegna della stampa - Gaetano Magnolfi - Libri ricevuti
19 12 Galleria (di Franco Riccomini (a cura di)) L'opificio delle pietre dure nei secoli XVII e XVIII - «Natura e arte» - Un affresco pratese alla mostra giottesca - Cento opere di Viani - Il premio «Montepiano».- Il premio «G. Mazzuoli» a Vaiano - Mostre - Pittori pratesi - Collezioni pratesi
19 13 Notiziario (di Achille Bosisio, Roberto Fioravanti) Le onoranze a Curzio Malaparte - Curzio Malaparte in TV - Un documentario televisivo su Prato - Graffiti rinascimentali scoperti in Palazzo Vaj - «Oscar del disco» all'istituto per il '700 musicale - Studiosi del restauro a Prato - Il primo concorso internazionale di canto «Città di Prato».- Il VI concorso nazionale del film d'amatore - «La questione sociale nella letteratura» - Una conferenza dell'On. Elkan - Concorso ippico interregionale - Prato all'ortoflora '67 - Ricordo di Padre Onorio Vannucchi - Ricordo di Luigi Prandello (1867-1936) - Serate musicali - Cronache teatrali - Due nuovi manifesti a colori su Prato
18 1 Intorno all'alluvione del 4 novembre 1966 (di Francesco Gurrieri) Ci sono momenti, nella storia della civiltà, in cui gli uomini ritrovano il senso comunitario della loro esistenza, superando tutto ciò che nell'articolarsi del loro operare, li distingue e li differenzia. La sconcertante alluvione del 4 novembre 1966 è uno di questi eopisodi. Parlarne su questa rivista, generalmente attenta - per i suoi fini istituzionali - alla valorizzazione della storia e dell'arte del territorio pratese, vuol avere appunto questo senso di riflessione critica verso un avvenimento storico che ha colpito e commosso l'intero mondo civile.
18 2 Individualità economica di Prato (di Vittorio J. Andreaus) Questo scritto avrebbe dovuto costituire il nucleo centrale, e l'ossatura logica, d'un più vasto saggio sull'economia di Prato; e può forse costituirlo ancora. Ma poiché la direzione di «Prato - Storia ed Arte» mi domanda di consentirne fin d'ora la pubblicazione, nulla ho in contrario a farlo: grato anzi dell'ospitalità così cortesemente offerta.
18 3 Il culto della musica in Prato (6) (di Roberto Fioravanti) E' apparso chiaro, nel capitolo precedente, come l'idea del teatro nuovo nacque e lievitò nell'ambiente del ceto medio, formato da professionisti, industriali, negozianti, possidenti, tutta gente dedita al lavoro ma anche appassionata di teatro, tutte persone che erano escluse dal «Teatro dei Semplici», di proprietà della nobiltà, e che aspiravano a dare a Prato un nuovo tempio dell'arte, che fosse aperto a tutte le classi sociali. Ecco perché i «Semplici» furono inizialmente contrari alla nascita di un teatro nuovo: si vedevano superati, perdevano il monopolio del teatro.
18 4 La presenza etrusca nel Pratese: le campagne archeologiche 65-66 a Comeana ed Artimino (di Riccardo Berti) Accingendoci a delineare una sintetica cronistoria delle recenti campagne di scavo e delle ricerche etruscologiche condotte nel Pratese, e precisamente sulle colline di Carmignano, riteniamo opportuno premettere un breve cenno sullo svolgersi nel tempo degli studi archeologici relativi alla nostra zona; studi che si iniziarono almeno due secoli indietro e che si trovano oggi in una fase di particolare interesse, sì da potersene ripromettere un valido contributo alla conoscenza della formazione e dell'espansione di una civiltà tanto affascinante quanto enigmatica.
18 5 Ricordo di un grande baritono: Ettore Bastianini (di Roberto Fioravanti) La sua trasformazione da basso a baritono avviene quasi per caso, come si legge nelle favole, come per un segno di magia: un giorno ecco l'imprevedibile, il colpo di fulmine, il «destino» che cambia radicalmente la vita di Ettore Bastianini. Da buon «basso».di levatura discreta, bravo ma non superlativo, diventa il «baritono» più illustre, più acclamato, più conteso del mondo.
18 6 Biblioteca Una monografia su Luigi Muzzi - Una guida cinquecentesca di Prato - Proposta per l'università tessile - Santa Maria delle Carceri, modello della teoria architettonica albertiana - Castelli e rocche d'Italia - Vita di D'Annunzio - Una pubblicazione ed una tavola rotonda sul controllo dei bacini fluviali - Testimonianze sull'alluvione - La scuola dei padroni - Libri recenti - Rassegna della stampa
18 7 Galleria (di Franco Riccomini (a cura di)) Mostre - Pittori pratesi
18 8 Notiziario (di Roberto Fioravanti) La nuova sede della C.A.P. - Il centenario di Giovan Battista Mazzoni - Il secondo premio internazionale di giornalismo «Prato» 1967 - Contributi per il restauro degli edifici del centro storico - Contributi per il miglioramento delle attrezzature igienico-sanitarie dei pubblici esercizi - Convegno sui teatri all'aperto - Medaglia d'oro dell'ENAL a Giuseppe Bigagli - Alto riconoscimento a Federigo Melis - Affermazioni di Albina Gori Pacini - A Gastone Medici il trofeo «Ippocampo d'oro».- Canti alpini e polifonia classica - Cronache teatrali
17 1 Perseverando (di Giuseppe Bigagli) Ci sia consentito, in questa circostanza, risalire col pensiero al settembre 1952, quando cioè fu costituita l'Associazione Turistica Pratese, prima editrice di questa rivista, della quale l'Azienda Autonoma di Turismo è la legittima erede.
17 2 Maso di Bartolommeo aiuto di Donatello (di Giuseppe Marchini) Nel V centenario della morte di Donatello, alla cui celebrazione L'Azienda di Turismo di Prato ha contribuito pubblicando un opuscolo dedicato al pulpito esterno del Duomo, si è svolto a Firenze, dal 25 settembre al 1° ottobre, un congresso internazionale di studi donatelliani. Pubblichiamo qui di seguito il testo registrato della comunicazione tenuta al congresso dal prof. Giuseppe Marchini, di rilevante interesse per l'ambiente pratese.
17 3 Francesco di Marco Datini e la sua casa di Prato (di Maurizio Cresci, Serena De Siervo Cresci) Questo studio prende in esame il Palazzo Datini di Prato e la personalità del suo insigne proprietario. Le ricerche si basano sulla bibliografia esistente sull'argomento, e sul ricco carteggio in parte ancora inesplorato che si trova nell'archivio della casa Datini, nonché sulla rilevazione grafica dell'edificio.
17 4 Il Castello dell'Imperatore a Prato (di Francesco Forte) Note storiche - Caratteri del Castello - Il portale principale - Le torri e le mura
17 5 Il culto della musica in Prato (5) (di Roberto Fioravanti) L'Ottocento è stato un secolo importante per la storia musicale pratese: cominciamo ad inquadrarlo partendo dal «Metastasio», da quel teatro ancora oggi tanto amato da noi pratesi, che fu il fulcro dell'attività artistica cittadina, il centro dal quale s'irradiò una operosità instancabilmente proficua, il tempio dell'arte ove i nostri nonni conobbero e cominciarono ad amare Rossini ormai maturo e poi Bellini, Donizetti, il giovane Verdi e tutti gli operisti più in voga, italiani e stranieri.
17 6 Un caricaturista pratese (di Mario Giardelli) Cipriani era conosciuto e stimato fra i tanti disegnatori di caricature. Fu apprezzato e conteso dai giornali umoristici e lavorò per diversi di questi: La Lente, il Momo, La Chiacchiera, ecc.
17 7 Autunno gastronomico (di Armando Meoni) Se il settembre è il periodo più adatto al sedano ripieno, per tutto l'anno invece si può chiudere ogni sessione a tavola con i biscottini di Mattonella innaffiati di vinsanto.
17 8 Un architetto pratese del Cinquecento: Domenico Giuntalodi (di Giampiero Guarducci) Nel ricordare il pittore e architetto Domenico Giuntalodi (1505-1560), «disegnatore di Don Ferrante Gonzaga», costruttore di palazzi e fortificazioni a Messina e Palermo, Guastalla, Mantova e Milano, non possiamo non rilevare quanta poca memoria si serbi oggi di questo illustre pratese, che pure fu uomo di vero talento, stimato ai suoi tempi da prìncipi ed artisti, e che svolse una parte di primo piano nel formarsi del linguaggio architettonico del manierismo lombardo.
17 9 Biblioteca (di Rodolfo Tommasi) Il pulpito di Donatello - Una pubblicazione su «La collana ricciana» - Lorenzo De' Medici - Viaggio a Roma - L'inganno - Due quaderni di poesia - Un bilancio degli «amici del teatro».- Mino da Fiesole e le sculture del Duomo di Prato - Un opuscolo di informazioni turistiche - Un patrimonio collettivo di civiltà - Proposte per il «Metastasio» - Campane di Alberobello - Le antiche ferriere d'Apulia - Rassegna della stampa
17 10 Galleria (di Franco Riccomini (a cura di)) Il fiore nella grafica italiana contemporanea - Il pulpito di Donatello nei disegni pisanelliani - Mostre - Pittori pratesi
17 11 Notiziario (di Egidio Bellandi, Roberto Fioravanti) Restituito alla Roncioniana un codice del XIV secolo - Il gonfalone di Poggio a Caiano - La mostra della radiotelevisione - L'VIII trofeo internazionale caravanning «Luigi Bergera» - Il 1° concorso ippico - La 2° mostra del gioiello artistico - Antiquariato pratese alla mostra di Cortona - Cinquantenario della biblioteca «Petrarca».- Un documento del revival medievale - La relazione della commissione giudicatrice del XVII premio letterario Prato - L'Azienda di Turismo al convegno nazionale dei centri storici a Perugia - Il concerto Crowley-Sanders - Rievocato in Duomo Lorenzo Perosi - Serata musicale per la «collana ricciana» - Cronache teatrali
16 1 Nomi e personaggi di casa nostra (di Armando Meoni) Ferdinando Carlesi - Giulio Dolci - Luigi Tomellini
16 2 Appunti per la individuazione di un procedimento metodologico per la lettura di un centro storico (di Silvestro Bardazzi) Le indicazioni che seguono intendono schematizzare un procedimento metodologico per la lettura di un «centro storico». Prato potrebbe essere un caso da esaminare. Ora, ritornando all'oggetto della nostra comunicazione e cioè al «Rilievo a livello urbanistico dei centri storici» precisiamo, prima di sviluppare ulteriormente questo concetto, che la lettura del centro srtorico, di cui dicevamo, deve inquadrare il centro in un ambiente, che potremo chiamare «extra-murale».(immaginando sempre il centro come una realtà definita da una cerchia) ed inoltre in un ambiente «intra-murale »
16 3 Evoluzione e prospettive del centro storico di Prato nella progressiva industrializzazione del suo territorio (di Francesco Gurrieri) Lo sviluppo nastriforme poi, provoca, per ragioni di nuovo equilibrio urbano, altri insediamenti terziari a supporto delle fasce industriali, i quali non mancano di creare una sorta di «antipolarità funzionale» con il supporto terziario tradizionalmente consolidatosi all'interno del centro storico, accelerando lo svuotamento di questo e rischiando di esasperarne la devitalizzazione.
16 4 Il culto della musica in Prato (4) (di Roberto Fioravanti) Prato nel Settecento dette i natali ad uno dei suoi figli più illustri, ad un musicista fra i migliori che abbia avuto l'Italia, Domenico Zipoli.
16 5 La tavola emicicla di Filippino Lippi per il Comune di Prato (di P. Guglielmo di Agresti) Se il contratto tra il Comune di Prato e Filippino Lippi per una tavola della Madonna da porre nella sala delle Udienze degli Otto fu rogato solo il 3 febbraio del 1502, occorre risalire a molti anni addietro per rifare gli antecedenti di un tale desiderio. Già il 22 gennaio del 1492 si parlò, nella delibera degli Otto, di una simile ordinazione «altra volta» fatta, ossia di allogare «una tavola in legno, a forma rotonda, su cui si dipinga l'immagine della gloriosissima Vergine Maria in quella forma che è ora all'altare dell'Oratorio della Vergine delle Carceri della Terra di Prato, con le immagini di Santo Stefano protomartire e di San Leonardo, poste ai due lati».
16 6 Il Crocifisso della Misericordia (di P. Adriano Macconi) Non è facile stabilire l'epoca in cui il Crocifisso è stato scolpito. Diversi elementi contrastanti impediscono di decidere per un periodo piuttosto che un altro. Il corpo infatti, un po' tozzo e dai lineamneti rigidi, fa pensare ad un genere di scultura primitivo; la faccia invece, rilassata e soffusa di dolce mestizia, ci richiama ad un'epoca più tarda, forse al '400.
16 7 Sem Benelli (di Fenenna Bartolommei) Sem Benelli, drammaturgo, nato a Prato nel 1875, morto a Zoagli nel 1949, si fece conoscere, giovanissimo, in una tragedia di argomento storico mediceo, «La maschera di Bruto» in cui si manifestano quelle che saranno le più felici caratteristiche dell'arte benelliana: teatralità, efficacia, eloquenza.
16 8 Un poeta pratese del Trecento (di Rodolfo Tommasi) Ugo Panziera nacque a Prato tra il 1260 e il 1270; fu teologo, uomo di ampie vedute nel campo della religione, e, nonostante il successo che riscuoteva con i suoi scritti e con le predicazioni, fu umilissimo frate.
16 9 Biblioteca (di Egidio Bellandi, Roberto Papi) Le «regoluzze» di Paolo dell'Abbaco - Artigianato a Prato - Il pianoforte di Beethoven - La galleria d'arte moderna - Immagini degli anni '60 - Il quarto volume della collana ricciana - Giovanni da Milano - Chiasso degli inutili - Leggende Maremmane - Ricordo di Virginia Frosini - Un notiziario del Comune - Caterina de' Ricci Santa Domenicana - Le Muse - Come si salvano i documenti - Cesare Guasti e «l'imitazione di Cristo».- Domenico Giuntalodi, architetto pratese
16 10 Galleria (di Franco Riccomini (a cura di)) Inaugurata in Palazzo Pretorio la galleria d'arte moderna, la mostra «immagini degli anni 60» - L'8° premio «Mazzuoli».a Vaiano - Il 5° premio «Montepiano» - Mostre - Pittori pratesi
16 11 Notiziario (di Roberto Fioravanti) L'istituto per il '700 musicale italiano, presentata all'Accademia del Metastasio l'incisione di un inedito di Scarlatti - Sorgerà all'ippodromo il nuovo villaggio sportivo (e si può anche integrarvi la pista) - Turismo e patrimonio artistico - La giornata pratese della settimana dei musei - Nuove piante monumentali della città - Concerti in Cattedrale - Cronache teatrali
15 1 Ritorno in patria (di Enrico Sacchetti) Articolo primo classificato al 1° Premio Nazionale di Giornalismo «Prato» 1965.
15 2 I segreti di Prato (di Mauro Mancini) Articolo secondo classificato al 1° Premio Nazionale di Giornalismo «Prato» 1965
15 3 Realtà e leggenda nella storia affascinante di Prato (di Giulio A. Schettini) Articolo terzo classificato al 1° Premio Nazionale di Giornalismo «Prato» 1965
15 4 Il culto della musica in Prato (3) (di Roberto Fioravanti) Molteplice e varia fu l'attività musicale a Prato nel Settecento, in questo secolo il cui movimento spirituale trae origine dalla «Accademia della Arcadia» che, sorta nel 1692 con l'intento di reagire alla eccessiva ampollosità dell'arte secentesca, degenerò in sentimentalismo ed in manifestazioni stucchevoli.
15 5 L'ambiente naturale nell'opera della Camerata de' Bardi (di Rodolfo Tommasi) Il 6 (o 5) ottobre 1600, in occasione del matrimonio di Maria de' Medici con Enrico IV di Francia, fu rappresentata la prima opera in musica giunta integrale fino a noi : l'Euridice.di Jacopo Peri, su testo di Ottavio Rinuccini. La rappresentazione ebbe luogo a Firenze, ma il Rinuccini, come il Peri, provenivano dai colli di Vernio presso Prato, dove nel palazzo del conte Giovanni Bardi si formò quella Camerata de' Bardi che dette il nome al movimento artistico sorto durante queste riunioni, che, dopo il 1592 (quando cioè il conte Bardi fu chiamato a Roma), continuarono regolarmente presso l'umanista e compositore Jacopo Corsi.
15 6 Lorenzo Menabuoni (parte seconda) (di Roberto Baldi) E' stato difficile il compito di ricercare qualche scritto che ci testimoniasse la natura poetica del Menabuoni, accanto alla genialità del chirurgo, della quale abbiamo ritrovato segni inconfondibili nei registri d'ospedale riferiti e nelle testimonianze di coloro che ebbero la sorte di conoscerlo .Ci è stato d'aiuto il reperimento di quel prezioso documento di poesia che è il libretto per l'opera «Kousuma», la dimostrazione più viva di un innegabile substrato poetico esistente nel Menabuoni, soffocato solo dal cumulo di lavoro che lo distraeva dallo scrivere.
15 7 Ricordi di periferia (di Nando Vitali) La mia mente e soprattutto il mio cuore sono pieni di ricordi della Prato «città del silenzio». Ma ce n'è uno, di questi ricordi, che mi si è stampato musicalmente nel profondo dell'anima. Eccolo: piazza della Madonna delle Carceri nelle prime ore di un pomeriggio d'agosto, quando il sole a strapiombo arroventava l'alberese della Fortezza e i marmi bianco-neri della piccola chiesa. C'era in aria un disteso canto di cicale che rendeva ancor più vuoto lo spazio intorno.
15 8 Poeti pratesi d'oggi (di Albina Gori Pacini, Lando Guarducci, Luigi Morganti, Raffaello Pecchioli, Remo Prandina, Walter Nesti) Albina Gori Pacini, Lando Guarducci, Luigi Morganti,Walter Nesti, Raffaello Pecchioli, Remo Prandina: Poesie
15 9 Biblioteca (di Rodolfo Tommasi) La Cappella Migliorati - Il Natale a Prato - Giose della Guscella - Come morì Mascia - Il tempo di raccontare - L'ora dei ricordi - Chiese romaniche e moderne - Le Muse - L'opera di Giovanni da Milano a Prato - Il ponte sospeso de «Le Pavoniere» - Origini della arciconfraternita della Misericordia di Prato - Soggiorni d'Italia: Prato - Prato e Pistoia - Politica e sociologia
15 10 Galleria (di Franco Riccomini (a cura di)) Mostre - Collezionisti pratesi
15 11 Notiziario (di Roberto Fioravanti) 1° Premio Nazionale di Giornalismo «Prato» - Premiazione del concorso «Prato Storia e arte».1965 - Commemorato il giornalista Alfredo Capecchi - Convegno a Prato delle aziende di turismo d'Italia - Presentata la monografia artistica su «La Cappella Migliorati» - Conferenze ricciane - Numismatica al «Sesto miglio» - Il nuovo organo della cattedrale - Restaurato il Palazzo della Roncioniana - Restauri sul Mercatale - Nuova edilizia al ponte della Vittoria - Due nuovi manifesti su Prato - Cronache teatrali
14 1 Per Ardengo Soffici (di Geno Pampaloni) Voi tutti ricordate la famosa definizione che di lui dette Renato Serra: «Soffici non è né un'opera né uno stile: è un dono…Persino con delle parole in libertà compone una passeggiata limpida e ordinata come un disegno classico»
14 2 Lo studio di Dante a Prato nell'Ottocento (di Giacomo Adami) Il rinnovato interesse per Dante non fu, come ben si intende, un isolato fenomeno pratese, ma è certo che a Prato lo studio di Dante fu promosso su basi di maggiore consapevolezza critica e di maggiore buon senso che altrove.
14 3 Un patrimonio dell'umanità (di Giulio Terzaghi) Il patrimonio artistico di ogni località, oltre ad essere un motivo di ricchezza spirituale del popolo, è una potente attrattiva di correnti turistiche, le quali, evidentemente, influiscono sempre sulla economia del posto dove esso si trova.
14 4 Un tomista pratese (di Brunero Gherardini) Professore di grido, il Pelegatti non si sottrasse ad altri incarichi; alcuni anzi ne ricercò lui stesso, sospinto da indomita fede e apostolico ardore. Fu canonico teologo, bibliotecario della Roncioniana, organizzatore di tornate teologiche e scritturistiche e, come tale, animatore del giovane clero, oratore forbito ed acclamato in tutta Italia, studioso di patrie memorie, lavoratore infaticabile. Una nota lo caratterizza, conferendo un senso unitario alla molteplicità dei suoi uffici: fu un tomista puro.
14 5 Un pratese collaboratore del Cardinale Borromeo: Agostino Guizzelmi (di P. Guglielmo di Agresti) In occasione del 4° centenario dell'ingresso di S. Carlo Borromeo a pastore di Milano, presentiamo la figura di un pratese, Agostino Guizzelmi, che per 11 anni fu suo collaboratore
14 6 Attualità di Malaparte (di Fenenna Bartolommei) Curzio Malaparte non è stato uno scrittore facile da capire e tanto meno da riassumere in una formula, né la sua complessa personalità può essere elencata tra i tanti schemi retorici, ma è certo che in nessuna opera come in «Maledetti Toscani» ha rivelato in modo così alto il suo ingegno, in nessun'altra opera brilla una luce di poesia così limpida e schietta.
14 7 Teatri e ricreazioni popolari nelle cronache di un settimanale del 1880 (seconda parte) (di Egidio Bellandi) Rievocazione della Prato di fine Ottocento attraverso i numeri del settimanale Fieramosca.
14 8 1° premio concorso "Prato - Storia e arte" 1965: Lorenzo Menabuoni (parte prima) (di Roberto Baldi) L'opera umanitaria del Menabuoni si svolse evidentemente soprattutto nell'ambiente che aveva scelto e prediletto: l'ambiente medico. Per i pratesi poveri e ricchi fu «Lorenzino» , anche quando l'amministrazione dell'ospedale gli affidò l'alto incarico di primario chirurgo, a significare in quel diminutivo confidenziale l'affetto e la popolarità di cui si era circondato.
14 9 Biblioteca (di Rodolfo Tommasi) «L'autocrate» - Fermenti popolari e classe dirigente in Prato - Un ricordo di Mons. Icilio Felici - L'opera di Ardengo Soffici in uno scritto di Armando Meoni - Le Muse - Il Conservatorio di San Niccolò - Shopping in Prato - Il telaio ha sconfitto la crisi - L'ostensione del Sacro Cingolo - Ghiottonerie di campanile
14 10 Galleria (di Franco Riccomini (a cura di)) Il premio nazionale d'arte«Ardengo Soffici: La mostra di Palazzo Pretorio, La cerimonia della premiazione - Mostra del gioiello artistico - Antiquariato pratese a Palazzo Strozzi - Mostre
14 11 Notiziario Assegnato il 1° premio nazionale di giornalismo «Prato» 1965 - La stagione concertistica al Teatro Metastasio - Il VII trofeo caravanning «Luigi Bergera» - Il terzo concorso giornalistico «Prato storia e arte» - A Prato una sezione dell'archivio di Stato - Attività del coro polifonico «G. Verdi» - La TV su Giuseppe Giagnoni - Armando Meoni celebra Colombo - Urgono restauri all'Oratorio di San Lodovico - Interessante ritrovamento in S. Fabiano - Scavi etruschi a Comeana - Aperta la causa di canonizzazione di Cesare Guasti - Un busto di Sem Benelli per l'Accademia del teatro Metastasio - Contributi pratesi ad una mostra dantesca - Il concorso fotografico de «La Cicogna»
13 1 Il significato del centenario dantesco (di Giacomo Devoto) Le considerazioni che conto di sottoporvi partono da un ricordo: quello del messaggio del Presidente della Repubblica Saragat al momento dell'inizio della cerimonia dell'inaugurazione dell'anno dantesco.
13 2 Aggiunte a un pittore bernese: Adolf von Sturler (di Giuseppe Marchini) La prima domanda che sorge spontanea è quella del come i dipinti dello Sturler siano pervenuti nella sede attuale. Il lungo soggiorno fiorentino del pittore è premessa ovvia del fatto, ma non sufficiente spiegazione, tanto più che per una permanenza di ben 22 anni, scarse sono le tracce di una di lui partecipazione alla vita locale.
13 3 La prima raccolta di scritti inediti di Piero Cironi (di Guglielmo Macchia) Recentemente la città di Prato ha richiamato l'attenzione degli studiosi di storia risorgimentale su una delle figure più rappresentative della sua storia, il mazziniano Piero Cironi, celebrandone il centenario della morte con una suggestiva mostra e varie iniziative culturali.
13 4 Il culto della musica in Prato (2) (di Roberto Fioravanti) Abbiamo scritto preliminarmente che il melodramma ebbe origine pratese. Non sembri questa una affermazione pretenziosa: l'opera lirica, che ha portato l'Italia alla ribalta del mondo musicale mondiale, è nata proprio fra noi, in casa del pratese Giovanni Bardi, Conte di Vernio, accademico della Crusca, compositore e mecenate, maestro di camera ed ufficiale della guardia del corpo di Clemente VIII.
13 5 Differenze e analogie nel processo storico di formazione del sistema delle imprese laniere di Prato e di Biella (di Renzo Marchi) Bisogna attendere il movimento di trasformazione dell'economia manifestatosi dopo il X secolo per vedere rifiorire le attività manifatturiere aventi per oggetto la lavorazione della lana. E' questo il periodo nel quale prende consistenza la vita artigiana laniera anche a Prato ed a Biella, attualmente i due maggiori centri tessili d'Italia; nel Pratese, forse, anche prima, particolarmente nei monasteri di Montepiano, Vaiano e S. Fabiano.
13 6 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: Lo Spedale di San Silvestro o del Dolce (di Giuseppe Bologni) Non si hanno memorie dell'anno di fondazione di questo Spedale all'infuori di quella iscrizione latina che si trova sulla porta di oriente dell'attuale Sala Grande dello Spedale della Misericordia e Dolce. Senza dubbio questo Spedale esisteva nella seconda metà del XIII secolo.
13 7 Teatri e ricreazioni popolari nelle cronache di un settimanale del 1880 (prima parte) (di Egidio Bellandi) Per sapere come si viveva e cosa si faceva a Prato 85 anni or sono può essere utile lo spoglio di un settimanale dell'epoca, che in ogni numero portava il resoconto delle attività cittadine, politiche e ricreative. Il settimanale è il «Fieramosca» . Il titolo prendeva a prestito il nome dell'eroe della Disfida di Barletta, ma, con chiara allusione al carattere pungente e satirico del periodico, voleva significare anche«mosca fiera» o «mosca cavallina», come talvolta il foglio amava definirsi.
13 8 Un artista pratese in Canada: Guido Nincheri (di Franco Riccomini) Il Nincheri nacque a Prato il 29 settembre del 1885: dimostrò presto una particolare predisposizione per l'arte e fu avviato all'accademia fiorentina, dove compì i suoi studi nel 1910, laureandosi in pittura, scultura, decorazione ed architettura
13 9 Alfredo Capecchi, un giornalista (di Giuseppe Vannucchi) Certamente né il Capecchi né i giornalisti suoi coetanei arrivarono a far coincidere lingua scritta con lingua parlata: è questo ancora oggi un sogno, peraltro inseguito da pochi animosi utopisti. Per i cronisti come Capecchi la lingua non era un problema ma una necessità: e quindi l'inventarono.
13 10 Filatori e tessitori di Francesco di Marco Datini (di Arnaldo Gradi) Il nostro Francesco, da uomo esperto ed avveduto, coglieva il momento opportuno e fondava compagnia con Piero di Giunta, che era stato suo tutore, e Francesco di Matteo Bellandi, per la fabbricazione dei panni, indipendentemente dal fondaco di Prato che continuava a parte a svolgere traffico con gli altri fondaci di Avignone e Pisa e ad importare dalla Spagna e dalla Provenza quantità non indifferenti di lana e materie prime richieste dalla industria locale.
13 11 Il carretto (di Aurelio Angeli) Racconto
13 12 Biblioteca (di Umberto Vannucchi) Santa Caterina de' Ricci - Cristiano Banti: aggiunte alla bibliografia - Dante e Prato - Una pubblicazione su Galciana - Una introduzione all'architettura - Lo Spedale della Misericordia e Dolce - Un ricordo di Mons. Milton Nesi - «Racconti Vellanesi» di Pier Felice Pieri - Poesie di Remo Prandina - Uno studio monografico su T. S. Eliot - Archivio storico pratese - Scrittori pratesi - L'ospedale di S. Giovanni Gerosolimitano - Prato, la Hilandera - Tre articoli sull'industria pratese («La congiuntura nell'Italia centrale: Prato» di Piero Magi, «La Toscana è un'isola» di Giorgio Bocca, «La capitale degli stracci» di Aris Accornero) - I restauri in S. Agostino - Montemurlo - Il castello di Baroncoli - Arte e cucina - Operatori economici pratesi - Diapason 880 - Il postino
13 13 Galleria (di Franco Riccomini (a cura di)) La mostra antologica di Cristiano Banti - Il VII premio «Mazzuoli» a Vaiano - Il premio nazionale d'arte «Ardengo Soffici» - Mostre
13 14 Notiziario (di Giuseppe Bologni, Nella Anfuso) La celebrazione dantesca - Paolo Dell'Abbaco in una conferenza di Gino Arrighi - La stagione artistica 1965 nel chiostro romanico del Duomo - A Prato i più antichi documenti sulle Terme di Montecatini - Attività primaverile della «G. Monaco» - Piero Chiara alla Libreria del Palazzo - Inaugurato a Palazzo Vaj l'anno produttivo pratese - Il gr. Uff. Giuseppe Bigagli presidente della Collana Ricciana - Un'opera di Sem Parigi a Roma - La nuova chiesa di Galciana - Alto incarico a Giuseppe Bigagli - Una conferenza di Armando Meoni su Soffici
12 1 Tra guelfi e ghibellini nella Prato dantesca (di Aldo Petri) Nel fiume che bagna le grige mura della città i Pratesi riconoscono tanta parte della loro vita e della loro storia, e proprio a questo fiume ed alla Val di Bisenzio Dante si riferisce per indicare il dominio feudale dei conti Alberti; altri castelli nei pressi della città sono citati nel poema dantesco: Campi e Montemurlo attirano l'attenzione del poeta, ma ivi è il polemico accenno, qui invece, nel verso fluente come l'acqua del fiume, è una pacata descrizione: la valle onde Bisenzio si dichina.
12 2 Il culto della musica in Prato (1) (di Roberto Fioravanti) Già nel duecento e nel trecento era sentito in Prato l'amore per la musica. Gli ordini religiosi mendicanti, che fino da tale epoca militavano fra le nostre mura, ebbero fra le loro molteplici innovazioni quella, importantissima, di far eseguire sacre rappresentazioni nell'interno delle chiese od immediatamente fuori.
12 3 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: Lo Spedale del Santo Sepolcro (di P. Guglielmo di Agresti) Un altro Spedale, sotto il titolo di «Spedale del Santo Sepolcro» , esisteva nella Terra di Prato ai primi del XII secolo, come ne fa testimonianza un atto di donazione del giugno 1139 dal quale si rileva che Silimanno del fu Gerardo dona alla Pieve di S. Stefano uno staio di terra coltivata e vigna, fra i cui confini è menzionato un terreno appartenente allo Spedale del Santo Sepolcro.
12 4 La nascita del monastero di San Vincenzo in una documentazione inedita (di P. Guglielmo di Agresti) Qui vogliamo anticipare gli elementi riguardanti la sola fondazione del monastero di San Vincenzo, i retroscena che la precedettero ed il perché anzi della sua stessa nascita: dati questi completamente omessi nella stampa.
12 5 1° premio concorso "Prato - Storia e arte" 1964: Giovanni di Gherardo da Prato (parte seconda) (di Roberto Papi) Sembra che nel 1389 il nostro Giovanni, infiammato dalle dotte disquisizioni del Salutati sulla «Divina Commedia» avesse cominciato a scrivere il poema allegorico«Philomena» ad imitazione del poema dantesco.
12 6 Gli etruschi tra Carmignano e Prato (di Emanuele Narducci) Le scoperte archeologiche che da alcuni anni si vanno facendo nella Piana di Prato sono di grandissima importanza in quanto riguardano il periodo arcaico durante il quale - si diceva sino a non molto tempo fa - gran parte dell'Etruria settentrionale interna era rimasta in notevole attardamento rispetto ai ricchi centri dell'Etruria meridionale costiera, fiorenti per i commerci marittimi.
12 7 Giovan Francesco Buonamici (di Don Ugo Fantappiè) I Buonamici, che dal XV al XIX secolo furono tra i maggiori esponenti del patriziato pratese e vantarono storici e letterati, prelati, scienziati ed uomini d'arme, ebbero infatti il patronato della Pieve di Sofignano in Val di Bisenzio, nel cui territorio plebano avevano vasti dominii: fra gli altri, la fastosa villa di San Gaudenzo, cui si legò tanta parte della loro storia familiare.
12 8 L'Assunta del Bronzino nell'Oratorio di San Michele (di P. Adriano Macconi) Chi entra nell'antico Oratorio di S. Michele ha subito lo sguardo colpito da un'opera pittorica di straordinaria bellezza, raffigurante la Vergine Assunta, trasportata in cielo da un coro festante di angeli. E' un quadro di Alessandro Allori detto «il Bronzino» , che lo dipinse nel 1603, pochi anni prima della sua morte.
12 9 2° premio ex-aequo concorso "Prato - Storia e arte" 1964: Un pratese del seicento, Geri Bocchineri (di Giampiero Guarducci) Il periodo storico in cui vive ed opera Geri, il secolo XVII, è un periodo che vede il decadere degli ultimi bagliori rinascimentali ed il sorgere di tempi nuovi: e proprio ad uno dei protagonisti di questo rinnovamento Galileo Galilei, il nome del Bocchineri doveva legarsi strettamente.
12 10 2° premio ex-aequo concorso "Prato - Storia e arte" 1964: Notizie su uno degli Inghirami (di Basilio Petrà) Fu verso il sec. XVII che la famiglia degli Inghirami cominciò ad essere citata negli elenchi della nobiltà cittadina; in questo secolo i componenti della famiglia si affermano in particolare nel campo ecclesiastico. Nel 1609 Tebaldo Inghirani fondava un decanato, lasciandolo poi, alla morte, sotto il patronato dei suoi fratelli; secondo la testimonianza del Bizzocchi, nel 1630 il decanato passò ad Inghiramo di Valerio Inghirami, che morì nel 1639. Dagli atti della Curia si ricava che nell'agosto del 1639 veniva nominato decano Valerio Inghirami minore.
12 11 Il sussidio (di Giuseppe Giagnoni) Racconto: A Collefiorito, un paese di provincia di cinquemila abitanti o poco più, né brutto né bello, ricco d'acque limpide e fresche e di fascie collinari meravigliose, il nuovo Sindaco aveva risolto la situazione assai facilmente delegandomi, quale assessore, a rappresentarlo in tutte le faccende, beghe comprese, del Comune……..
12 12 Tra fantasia e realtà (di Corradino Calamai) Incantevole - Pensieri all'alba - La verità - La vendetta - Il rifugio
12 13 Biblioteca (di Egidio Bellandi, Paolo Chiarelli) Il trattato di Aritmetica di Paolo dell'Abbaco - Ville pratesi - «Vivere e amare» di Aurelio Angeli - Poesie di Sante Ancona - Il monastero di S. Clemente - Malaparte scrittore sportivo - Filippo Lippi - Arte pratese su «Le Muse» - Giuseppe Giagnoni - Opere di Malaparte negli Stati Uniti - Informazioni turistiche sulla Toscana - I segreti di Prato - Anatomia di una città medioevale - Domenico Zipoli - Diapason 880 - Rassegna della stampa
12 14 Galleria (di Egidio Bellandi) Diego Fanciullacci - Mostre
12 15 Notiziario Una mostra retrospettiva di Cristiano Banti - Restituiti alla Roncioniana i preziosi codici naufragati - Il centenario di Luigi Muzzi - Il senatore Bisori per la salvaguardia del patrimonio artistico - A Federigo Melis e Armando Meoni i premi Columbus 1964 - Gastone Lenzi ha lasciato la Cassa di Risparmio - La lapide di Filippo Alberghetti - Un affresco del XIV secolo scoperto in Duomo - ll 1° Premio nazionale di giornalismo «Prato» 1965 - Musiche zipoliane radiodiffuse - Riunione a Prato del Consiglio Regionale dell'Associazione Toscana Aziende Autonome Soggiorno Cura e Turismo - La Targa di S. Luca alla Rocca di Montemurlo
11 1 Ardengo Soffici scrittore (di Armando Meoni) Le esperienze parigine hanno lasciato al Soffici, poco più che trentenne, un cosmopolitismo più che altro letterario.
11 2 Soffici pittore (di Felice Carena) Era meglio il letterato o il pittore?
11 3 Francesco di Marco Datini e i vettori veneziani (di Achille Bosisio) Frequenti dovettero essere i rapporti del Datini con mercanti veneziani, con caricatori e padroni di navi, i cui nomi si ripetono nelle scritture contabili.
11 4 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: 7. Lo Spedale di S. Stefano (Spedale Cacciapoveri) (di Giuseppe Bologni) Di questo Spedale se ne ha menzione fino dal 1160, come risulta da un contratto rogato da Guitmanno, giudice e notaio, nel mese di agosto di detto anno, Indizione VIII, in Prato, nello Spedale di Santo Stefano alla presenza del Pievano Canonico e di Guiduccio dello Spedale e di Albertino figlio di Martuccio.
11 5 Un giornalista pratese alla guerra di indipendenza americana (di Franco Riccomini) Ebbene: Filippo Mazzei partecipò alla guerra di indipendenza americana.
11 6 Giovanni di Gherardo da Prato (parte prima) (di Roberto Papi) Poeta, romanziere, letterato, architetto, Giovanni di Gherardo da Prato fu una delle menti più ricche e più feconde che si svolsero a Prato negli anni a cavallo tra il XIV e il XV secolo.
11 7 L'incontro (di Vittorio Rindi) Vittorio Rindi, poeta e narratore pratese
11 8 Biblioteca (di Roberto Papi, Umberto Vannucchi) I quattro poggi - La Madonna del Giglio - La Cappella Migliorati - La villa di Poggio a Caiano - Prato su «Tuttitalia» -«Kaputt» e «La pelle» tascabili a Londra - San Michele 64 - «Le novelle del contado» di Giuseppe Giagnoni - L'ultimo lavoro di Egidio Bellandi: «Nove racconti e un apologo» - «Il patetico Fill» di Raffaello Pecchioli - «Cancello Chiuso» Poesie di Donata Giachini - Prato impero mondiale degli stracci - La Cappella Migliorati - Restauri alla Chiesa di S. Agostino - La stampa pratese sul teatro Metastasio - Una nuova rivista pratese - Rassegna della stampa - Soffici
11 9 Galleria (di Mario Bellandi) Da De Chirico alla «Pop-Art» in una requisitoria di Rinaldo Burattin - Il 1° Premio Nazionale di pittura «Città di Prato» - Un affresco prerinascimentale - Pittori pratesi - Mostre
11 10 Notiziario (di Egidio Bellandi) Alessandro Franchi pittore pratese nel cinquantenario della morte - La riapertura del Teatro Metastasio - Recital di Arturo Benedetti-Michelangeli - La premiazione del 2° concorso giornalistico «Prato - Storia e Arte» - Onoranze a Luigi Borgioli nel centenario della nascita - Il Primariato ospedaliero del prof. Aurelio Angeli e il suo congedo - Due presidenti - Saluto ai nuovi amministratori pratesi - Una libreria-salotto per Prato - Il premio letterario Prato ad Arrigo Benedetti - Scrittori pratesi - Alvaro Sanesi - Mostra permanente dell'artigianato artistico e tradizionale pratese - La Madonna del Rossellino - Restauro ad una grata barocca in S. Caterina - Un restauro alla facciata del Duomo
10 1 Benelli e Malaparte in confidenza (di Armando Meoni) Deputato uscente, Sem Benelli recava per sua disgrazia il marchio d'atteggiamenti parlamentari non del tutto fascisticamente ortodossi; né diversa opinione si concepiva di Malaparte sebbene questi avesse saputo abilmente dissimularsi.
10 2 Guglielmo Shakespeare e l'Italia (di Achille Bosisio) Dallo studio delle opere dello Shakespeare non è difficile stabilire una specie di graduatoria rispetto ai tocchi di colorito locale, ai segni indicatori del costume italiano che esse contengono.
10 3 Arte contemporanea in Prato: 3. La collezione di Giuliano Gori (di Mario Bellandi) Giuliano Gori è pratese al cento per cento. Fin da ragazzo ha avuto la passione del raccogliere: riproduzioni di quadri antichi, di stampe, di opere d'arte di ogni genere che gli aprivano orizzonti meravigliosi in un mondo quasi di favola. I suoi primi interessi da collezionista si rivolgono alla pittura tradizionale per poi invece passare all'arte contemporanea in seguito alla conoscenza di Rinaldo Burattin.
10 4 La Chiesa dell'Autostrada del Sole (di Carlo Paoletti) Della corrente razionalista l'architetto della Chiesa, Giovanni Michelucci, è forse il maggiore esponente italiano. Nato nel 1891, egli appartiene alla generazione dei maestri ed ebbe anche in passato una parte di primo piano nel generoso sforzo di inserire l'architettura del nostro paese nelle correnti moderne, di rompere le barriere del provincialismo per trarre profitto dalle esperienze maturatesi in ambienti ben altrimenti fecondi: particolarmente in quello aperto dall'influenza di Le Corbusier.
10 5 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: 6. Lo Spedale di S. Giovanni Gerosolimitano (di Giuseppe Bologni) Il primo documento in cui è ricordata la Magione, o Casa, od Ospedale di S. Giovanni Gerosolimitano della Terra di Prato è del 9 febbraio 1372.
10 6 L'industria tessile pratese contro il sacco, la peste, i governi (di Piero Paoli) All'inizio del Cinquecento a creare la recessione ci pensano il sacco di Prato e la peste.
10 7 Ser Lapo Mazzei (di Arnaldo Gradi) Il «pecoraio di Carmignano» amava scherzosamente chiamarsi il notaro Ser Lapo Mazzei, nato nell'anno 1350 e morto il 31 ottobre 1412.
10 8 Complesso di colpa (di Giuseppe Donnini) «Complesso di colpa» , breve narrazione facente parte del libro «Colpo mancino», scelta di racconti curata da Giuseppe Donnini
10 9 Brevi storie (di Emanuele Bettini) Il topo e il vecchio - Il treppiede - La serpe - L'attrice e il cane
10 10 Biblioteca (di Egidio Bellandi) Paolo Uccello - Giovanni da Milano - Il pulpito del Duomo - Miniature pratesi - Una natura morta del XIV sec. In San Bartolomeo in via Cava - Jacopo Pontormo - L'opera di Pasquale Poccianti nella villa di Poggio a Caiano - La nuova guida di Prato - S. Caterina de' Ricci - Work in progress di Roberto Sanesi - Teatro per me stesso di Giuseppe Donnini (Edizioni Gallo Silvestre 1964 - Un incontro con Armando Meoni - Piero Cironi - Francesco Datini e i bagni di Porretta - L'archivio storico pratese - Palazzi del popolo in Toscana - Rassegna della Stampa.
10 11 Galleria (di Salvatore Bono) Ex libris dell'Europa contemporanea - Il VI premio Mazzuoli a Vaiano - Il primo premio nazionale di pittura città di Prato - Mostra delle attività espressive - Rassegna d'arte contemporanea - Il tabernacolo di Antonio di Miniato - Mostre
10 12 Notiziario (di Arturo Ristori) La riapertura della Cappella Migliorati - La cittadinanza onoraria al Prof. Melis - Appello dell'Azienda di turismo per la tutela del patrimonio artistico - Ricordo di Ugo Deprez - Attività musicale a Prato - Il terzo centenario del santuario di S. Maria del Giglio - I mercanti pratesi del medioevo in un raccolta numismatica - «Prato - Storia e Arte» a mostre negli Stati Uniti e nel Mexico - La scomparsa di Ardengo Soffici - La celebrazione Shakespeariana - La giornata pratese della settimana dei musei - Per la valorizzazione turistica di Carmiganno e Artimino - Restauri al chiostro di San Domenico - Il movimento turistico a Prato -
9 1 La poesia di Gabriele D'Annunzio (di Diego Valeri) I ricordi di Prato, che torneranno così spesso nelle pagine del D'Annunzio maturo e tardo, sono toccati da un'accorata nostalgia del tempo passato e irrevocabile, della giovinezza svanita, perduta. «O Prato, o Prato, ombra dei dì perduti!…»
9 2 Ricordi pratesi (di Italo Pizzi) Ho ritrovato l'amato Cicognini un po' invecchiato e sciupacchiato, quasi mi guardassi allo specchio, con molta calvizie negli intonaci dei muri, ma sempre solenne e dignitoso.
9 3 Una interessante lettera di Ardengo Soffici (di Corradino Calamai) Ardengo Soffici, pittore e letterato insigne dotato di eccezionali qualità artistiche, caratterizzate dalla toscanità più schietta di cui ogni sua opera è permeata.
9 4 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: 5. Lo Spedale di Maliseti (di Giuseppe Bologni) Nelle cartapecore della Propositura si rintraccia l'esistenza di uno Spedale nel sobborgo a nord-ovest di Prato, chiamato Maliseti. La prima notizia di questo Spedale l'abbiamo da un documento del 1197 dal quale si rileva che Pruova del fu Sinibaldo rinuncia a favore dello Spedale di Maliseti, in mano del Pievano Proposto della Pieve di S. Stefano di Prato e procuratore di detto Spedale, a tutte le sue cose, diritti ed azioni, ricevendone in prezzo del rifiuto XII soldi e un copertoio.
9 5 Il Cardinale Niccolò da Prato (di Maria Piera Guasti Badiani) Morto nel luglio 304 Papa Boccasini, si aprì a Perugia il Conclave del quale il Villani fa ampia narrazione riversando sul Cardinale da Prato la responsabilità della elezione di un Papa francese.
9 6 Un antico ritratto di Giovanni da Verrazzano (di Carlo Baldini) Fra i cimeli che pervennero in eredità a casa Vai fu anche un buon dipinto cinquecentesco raffigurante Giovanni da Verrazzano, dove il navigatore appare chiuso nella lucente armatura, il bastone di comando da ammiraglio francese alla mano
9 7 L'Associazione Calcio Prato dalla nascita ad oggi (di Roberto Baldi) Il Prato nacque nel 1908. Ebbe come nome di battesimo «Società Sportiva Emilio Lunghi» per onorare la memoria del famoso podista pratese scomparso
9 8 I monti che aspettano (di Giorgio Cozzi) A Prato, è stato fino ad oggi trascurato lo studio della viabilità che, oltre a rappresentare l'infrastruttura primaria della depressa economia montana, rappresenta l'elemento indispensabile e fondamentale della valorizzazione turistica dei nostri monti.
9 9 Poesie (di Walter Nesti) In una sera come questa - Ansia del tempo
9 10 Poesie (di Luigi Morganti) Et omnia vanitas! - Il transito di Leonardo
9 11 Biblioteca Il tesoro del Duomo di Prato - Rassegna della stampa - S. Antonio abate - Notizie nostre
9 12 Galleria Arte grafica nel Palazzo Pretorio - Una personale di Emanuele Bettini - Semeghini - Pittori pratesi - Studenti pittori - Una intervista a Luigi Lombardi - Mostre
9 13 Notiziario La scomparsa di Monsignor Nesi - Giuseppe Bigagli console di Nicaragua - La giuria del 2° concorso giornalistico «Prato - Storia e arte» - Il movimento turistico a Prato - Due manifesti dell'Azienda del Turismo
8 1 Prato nell'arte di Gabriele D'Annunzio (di Achille Bosisio) Prato non è, dunque, per il D'Annunzio una città di esilio; è la sua seconda città materna alla quale ritorna sempre, «senza dolore» . Di Prato, come nessun altro artista, ha saputo penetrare l'anima, godere le bellezze naturali e le bellezze dovute all'opera dell'uomo sì che noi non possiamo ormai più disgiungerne la visione paesaggistica, storica, artistica, letteraria della sua parola.
8 2 Prato, divagazioni e appunti (di Silvestro Bardazzi) In altre occasioni mi è capitato di definire Prato «città romanza» . Ci sono però nella nostra città degli elementi «senza tempo», che non sono cioè né romani, né etruschi, ma semplicemente naturali.
8 3 Sofignano (di Aldo Petri) Sappiamo che nel 1278 Sofignano aveva due rettori, un sindaco, e due custodi ed essendo località di confine del Comune aveva anche un certo numero di guelfi e ghibellini condannati appunto a stare ben lontani dal centro cittadino, e come appunto dicevasi «confinati a Sofignano o a Bibbiano» come chiaramente si legge ad esempio nei documenti comunali del 1301 e del 1304.
8 4 Una moneta medioevale: Il "Popolino" (di Mario Bernocchi) Tra le monete che circolavano in Firenze, Prato ed altri centri, ci fu il Fiorino d'Argento da soldi due detto Popolino. Si tratta di una simpatica moneta d'argento che è passata alla storia oltre che come mezzo di scambio, anche per la sua forte somiglianza ad altra moneta allora corrente e di ben maggior valore: Il fiorino d'oro
8 5 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: 4. Lo Spedale di Santa Maria e Spedale di Signorello (di Giuseppe Bologni) Il primo atto dell'istituzione di questo Spedale ci è dato da un testamento nuncupativo del 19 Marzo 1312 rogato dal notaro Coppia del fu Pandolfino nella sacrestia dei Frati di S. Maria del Carmine di Prato alla presenza dei frati stessi come testimoni.
8 6 Il cardinale Niccolò da Prato (di Maria Piera Guasti Badiani) Il successore del Caetani, Benedetto XI «Papa mite e pio» già generale dei Domenicani, si ispirò veramente ad un ideale di giustizia ed affidò ad un suo confratello nell'ordine, Fra Niccolò da prato, da lui creato Cardinale, la delicata missione pacificatrice dell'Italia nel 1304.
8 7 L'oratorio di S. Bartolomeo in Via Cava (di Gianni Limberti) La cosa più notevole, all'interno della Chiesa, è il trittico in muratura dell'Altare, unico esempio nei dintorni, nel quale si trovano, nella parte superiore una piccola scena dell'Annunciazione, poi nei riquadri maggiori la Vergine col Bambino ed ai lati S. Bartolomeo e S. Lorenzo.
8 8 La celebrazione dannunziana nel collegio Cicognini (di Azienda Autonoma di Turismo di Prato) Per iniziativa dell'Azienda Autonoma di Turismo, Prato ha solennemente ricordato Gabriele D'Annunzio nell'anno centenario della nascita.
8 9 Apologhi (di Giuseppe Donnini) I saggi qui pubblicati appartengono ad «Apologhi e briciole di vita» : L'oro bastonato - Il chiodo - Millepiedi - Come un asino imparò a cantare
8 10 Il morticino (di Vittorio Rindi) Il prof. Vittorio Rindi, primario presso l'ospedale di Prato, docente in clinica ostetrica e ginecologia e specialista in radiologia medica, ha collaborato alla antologia «Nuovi poeti» edita da Vallecchi e curata da Fasolo nel 1952
8 11 Biblioteca (di Egidio Bellandi, Ugo Franchi) Prato vista da Gabriele D'Annunzio - Il cicognino abruzzese - Un amico di D'Annunzio: Lorenzo Menabuoni - Un itinerario turistico di Prato - Uno studio sul Magnasco - Una biografia di Malaparte - I viaggi di Malaparte - Aveva Prato una Zecca? - Note su pubblicazioni storiche - Per la scuola internazionale di storia economica a Prato - «L'alba del Fauno» di Armando Meoni - Un articolo di Mario Bellandi - Il Crocifisso di Ferdinando Tacca - Un ricordo poetico di Giuseppe Franchi - Le poesie di Albina Gori Pacini - Poesie di Tosco Andreini - Numero unico della Misericordia di Prato - Calenzano - Arte in Valdelsa dal sec. XII al sec. XVIII - Una fantasiosa inchiesta giornalistica - Supplemento a colori de «La Nazione» su Prato - Il pettinato prospera a Prato - Prato produce - Libri - cataloghi - riviste
8 12 Galleria Mostra di 9 artiste toscane - Mostra alla scuola d'arte «Leonardo» - Mostre - Rinaldo Burattin alla XXXII Biennale di Venezia - Pittori pratesi
8 13 Notiziario Il Consiglio di Amministrazione dell'Azienda Autonoma di Prato - La mostra dei satelliti artificiali per le telecomunicazioni - La nostra Rivista alla mostra del Periodico italiano in Germania - Il primo manifesto dell'Azienda Autonoma di Turismo di Prato - Il premio «Ars et Nummus» al numismatico pratese Mario Bernocchi - Il Prof. Melis accademico del Belgio - Necessario il restauro del Cupolino degli Ori - Il Vescovo di Prato Mons. Fiordelli alla TV olandese - Restaurati gli affreschi della Cappella Migliorati - Iniziati i restauri al castello dell'Imperatore - La relazione dell'Unione Industriale - Il XIV Premio Letterario Prato - Giuseppe Taiti - La morte di Kennedy - La scomparsa di Giuseppe Fatini - Due Pontefici - Un premio di poesia a Roberto Papi - Albina Gori Pacini - Un «Notiziario» del Comune di Prato - Acquistate dal Comune 326 opere di Arrigo Del Rigo - Cento anni fa: Stanislao Bechi
8 14 II° Concorso giornalistico "Prato - Storia e arte" (di Azienda Autonoma di Turismo di Prato) L'Azienda Autonoma di Turismo di Prato bandisce il 2° concorso giornalistico «Prato - Storia e Arte» per un articolo inedito che tratti il seguente argomento«I grandi pratesi»
7 1 Con fiducia (di Giuseppe Bigagli) La nuova Azienda Autonoma che prende l'eredità del glorioso patrimonio morale dell'Associazione turistica proseguirà incrementando in Prato le attività culturali ed artistiche, come auspicavo nel concludere, nel precedente numero, la mia nota dal titolo «due avvenimenti e una speranza»
7 2 Aspetti della vita economica medievale (di Federigo Melis) Questo volume ed il successivo, rappresentano la conclusione della prima - e più estesa - tappa dei miei studi datiniani, della quale la Mostra internazionale dell'Archivio Datini costituì un'anticipazione.
7 3 La vita pratese nel D'Annunzio (di Armando Meoni) Il D'Annunzio fu mandato a Prato nel 1874, quattro anni dopo che l'Unità d'Italia era stata compiuta con la caduta del potere temporale e la capitale in Roma del novissimo regno: un'Italia che prendeva a muovere i primi e non facili passi di nazione indipendente.
7 4 Una situazione musicale (di Luciano Bettarini) Il mio non è soltanto e semplicemente lo sfogo di un musicista, ma il rammarico di un artista che vede andare in rovina il patrimonio musicale dell'Italia, soprattutto per la colpevole passività di chi non vuol dare importanza a questa Arte, riducendola ad asservirsi completamente alle teorie straniere, alle iniziative, ai diktat di altre Nazioni che non hanno certamente, come noi, abiurato la loro fede in un credo artistico.
7 5 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: 3. Lo Spedale di Pontazzana (di Giuseppe Bologni) Nessuno si immagina, dopo essere uscito da Porta al Serraglio, percorrendo via Bologna per risalire la valle del Bisenzio, che, attraversato il paese di Santa Lucia a Monte, nella località successiva detta Madonna della Tosse esistesse nel Medio Evo un ponte che univa le due rive del Bisenzio ed un ospedale che dava asilo ai viandanti in genere, pellegrini, mercanti.
7 6 La bilblioteca medica dell'ospedale "Misericordia e Dolce" (di Salvatore Sini) Negli anni 1960 e 1961, si è giunti alla completa strutturazione del complesso bibliotecario, per cui il servizio è ormai divenuto snello ed efficiente. Ormai l'ordinamento del materiale librario è un fatto compiuto e la catalogazione procede speditamente.
7 7 Giovacchino Carradori: scienziato pratese (1758-1818) (di Enrico Gori Carradori) Giovacchino Carradori ebbe come merito maggiore quello di avere per primo dimostrato (1779) e sostenuto l'erroneità dell'ipotesi di Lavoisier e di tanti altri circa l'origine del calore animale dovuto alla combustione per opera dell'ossigeno nei soli polmoni. Egli sostenne invece che tale combustione avviene in tutti gli organi dell'organismo animale.
7 8 L'osservatorio sismologico di S. Domenico (di Roberto Papi) Nell'osservatorio sismologico di San Domenico, svolge la sua attività Padre Vincenzo Ricci, succeduto nel '62 a Padre Onorio Vannucchi, fondatore dell'osservatorio nel 1930.
7 9 Una curiosa ricetta di un "guaritore" del Datini (di Arnaldo Gradi) Nella ricetta ricorre spesso la frase «e bei con esso vino vermiglio o biancho» . Dobbiamo quindi dedurre allegramente che anche le cosiddette «ricette da cavalli», prescritte a quei tempi a base di «vin puretto» da «guaritori» di campagna, riuscivano a rinfrancare gli ammalati facendo, talvolta, riacquistare loro salute ed energia.
7 10 Poesie (di Roberto Sanesi) La rosa di Natale - Frammenti pratesi - Ma quali e quanti siamo
7 11 Poesie (di Mariella Bettarini) Sul lago - Ultimi nati - Il mio benessere cattivo
7 12 Galleria Mostre - Collezioni pratesi - Pittori pratesi - Verbale della giuria del V premio regionale di pittura «Giovanni Mazzuoli» a Vaiano
7 13 Le ultime poesie di Giuseppe Donnini (di Egidio Bellandi) Donnini, e questa mi sembra la sua caratteristica essenziale, non trae la sua poesia dalle rievocazioni, dai sogni, dal tempo felice della infanzia - non è, in una parola, poeta della memoria - ma la crea dalla immediatezza della sua espansione poetica, dalla complessa simultaneità delle proprie immagini, da un presente - un «oggi» - carico di tutto il passato, di tutte le esperienze, di tutte le delusioni.
7 14 Biblioteca Origini e sviluppo dell'industria laniera pratese - S. Caterina dé Ricci: testimonianze dell'età giovanile - Archivio Storico pratese - Commemorazione di Mons. Carlesi - Una intervista a Giuseppe Giagnoni - Piero Cironi - Filippino Lippi riscoperto - Malaparte inedito - L'Azienda Autonoma del Turismo di Prato - Il campanile di S. Francesco - Prato ed i Concili Ecumenici - Note storiche pratesi - Scrittori pratesi - Libri ricevuti
7 15 Notiziario Medaglia d'oro dell'Associazione Turistica al Senatore Bisori - Parlamentari pratesi - Il violinista Alessandro Niccoli e le tradizioni musicali pratesi - Recuperati preziosi volumi trafugati alla Biblioteca Roncioniana - L'XI concorso letterario dantesco - Gli affreschi della Cappella Migliorati in S. Francesco - Vicende urbanistiche di Prato - Una perizia alle antiche mura medioevali
6 1 Due avvenimenti e una speranza (di Giuseppe Bigagli) La vita culturale e artistica di Prato è stata caratterizzata, negli ultimi sei mesi, da due avvenimenti di notevole importanza cittadina: si tratta della mostra retrospettiva dei pittori Birolli, Licini e Rosai, aperta nel mese di settembre, e delle celebrazioni del patriota pratese Piero Cironi, scrittore e giornalista di parte democratica.
6 2 Ragioni di una testimonianza (di Mario Bellandi) Birolli, Rosai e Licini erano come di casa a Prato. In questa città, essi avevano trovato amici fedeli ed appassionati anche nei momenti difficili.
6 3 Birolli (di Umbro Apollonio) Fase felice di Birolli: in quattro mesi a S. Antonio del Pasubio oltre venticinque tele.
6 4 Renato Birolli (di Silvio Branzi) I due periodi fondamentali del Birolli, quello che dal '31 corre al '47 e quello che dal '47 tocca il '55, si chiudono sfociando in una serie di dipinti d'altissima pregnanza lirica: «Luna nella roggia, Vendemmia nelle Cinqueterre, Canto popolare fiammingo n.1, Ricerca del vero canto» .
6 5 Idee su Birolli Licini Rosai a Prato (di Gastone Breddo) Allorché ebbi la notizia che Prato avrebbe dedicato una grande mostra a questi tre pittori, mi venne spontaneo di soffermarmi ad osservare le tre immagini di questi pittori, con i quali ebbi rapporti di amicizia, e stimai e ammirai in misure diverse.
6 6 Due fogli di taccuino (di Luciano Budigna) Ieri, qui, in una stanza d'albergo, alle prime ore del giorno, il diario di Ottone Rosai improvvisamente, inopinatamente, ingiustamente s'è chiuso.
6 7 Dal diario veneziano su Osvaldo Licini (di Rinaldo Burattin) «Quale pittore italiano della nostra generazione lascia così piena libertà all'immaginazione come Licini?»
6 8 Tre grandi artisti (di Enzo Carli) Testimonianze su Birolli, Licini, Rosai
6 9 D'una antica visita a Rosai (di Nicola Lisi) Rosai ci ricevette col suo solito entusiasmo di schietto e illuminato popolano.
6 10 Birolli e Licini (di Giuseppe Marchiori) Sul concetto di «proprietà plastica del colore» , Birolli fondò le proprie ricerche pittoriche.
6 11 Rosai e la figura (di Armando Meoni) Avendogli chiesto quali ritenesse motivi ispiratori della sua pittura, dichiarò senza ambagi che ispirazione e forma le attingeva nel puro contatto con la natura.
6 12 Incontro con Birolli (di Carlo Munari) Birolli, mi dico ancor oggi: un uomo civile, per il quale il dubbio costituiva un'arma di offesa contro i facili monumenti fideistici.
6 13 E la pittura? (di Mario Novi) Ma come si fa - dicevo insomma io - quando dinanzi al quadro di un pittore che si vede per la prima volta nascono dei dubbi?
6 14 Birolli, Licini, Rosai (di Franco Russoli) Testimonianze su Birolli, Licini, Rosai
6 15 Piero Santi e Rosai (di Piero Santi) La sua morte fu un poco la fine di un periodo spirituale e morale mio: dopo, tutto ricominciò da capo: speranze, ansie e il consueto corso sordo e acido delle ore.
6 16 Incontro con Rosai (di Marco Valsecchi) Osservai per la prima volta il pollice di Rosai: lungo ma di unghia tozza e forte, un pollice brutale, da strangolatore, che mi chiamò alla memoria certe pagine del Rosai teppista.
6 17 Piero Cironi e la stampa democratica in Toscana (di Giacomo Adami) L'Unità Italiana, vide la luce a Firenze, sotto la direzione del pratese Piero Cironi, il 1° aprile 1860. L'Unità Italiana fu un foglio molto battagliero ed aggressivo, che non rinunciò mai alla sua funzione di diffusione e difesa del principio unitario per la quale era nata.
6 18 Il fattore demografico nello sviluppo economico pratese (di Renzo Marchi) Una prova assai convincente del miglioramento delle condizioni economiche della popolazione, può essere considerata la diminuzione costante del tasso di mortalità, peraltro dovuta anche ai progressi della scienza medica, ed in particolare alla diminuita mortalità infantile.
6 19 Un pittore pratese del trecento: Arrigo di Niccolò (di Aldo Petri) Arrigo Di Niccolò, pittore pratese, nacque intorno al 1374 e morì nel 1446.
6 20 Una eccezionale "prima" di altri tempi: con "L'Aureliano in Palmira" di Rossini fu inaugurato nel 1830 il Tetro Metastasio (di Roberto Fioravanti) Il Teatro Comunale Metastasio fu inaugurato l'8 settembre 1830, all'inizio della «Fiera di Prato» .
6 21 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: 2. Lo Spedale del Ponte Petrino (parte seconda) (di Giuseppe Bologni) La casa degli infetti del Ponte Petrino era mantenuta dalla carità pubblica e dai lasciti testamentari di persone facoltose.
6 22 Epoche e volti pratesi: 3. (1800) (di Giuseppe Giagnoni) Siamo giunti all'Ottocento epoca della quale dovremo parlare diffusamente per inquadrare, nei limiti del possibile, tuttociò che riguarda la Prato di allora nei suoi aspetti politici, sociali, economici e religiosi.
6 23 Nuove istituzioni pratesi: la "Casa del Donatore" (di Aurelio Angeli) La «Casa del donatore» inaugurata il 25 marzo 1962 serve ormai di casa ospitale, di convegno, di raccolta, di scuola ad alcune centinaia di donatori volontari del sangue che hanno finalmente potuto disporre di una sede di proprietà dell'associazione.
6 24 Poesie (di Egidio Bellandi) Preghiere - Strano tempo felice
6 25 Poesie (di Corrado Bettarini) Sintesi - Paesaggio
6 26 L'Avaro (di Emanuele Bettini) Racconto
6 27 Galleria La mostra di Birolli Licini e Rosai nelle collezioni di Prato - Il verbale della giuria del 4° premio di pittura a Vaiano - Mostra di Diego Fanciullacci - Rinaldo Burattin - Aste di pittura contemporanea - Collezioni di Prato a Bologna - Il premio Montepiano a Luciano Bertacchini - Mostre - Pittori pratesi - Sem Parigi al Circolo dei Commercianti - Mostra di V. F. Gualtieri - Azzini ai «Commercianti» - Mostra di ex-allievi del «Buzzi»
6 28 Biblioteca (di Egidio Bellandi, Luciano Coppini, Ugo Franchi) «Piero Cironi» di Giacomo Adami - Storia Economica di Prato dall'Unità d'Italia ad oggi di Renzo Marchi - Il teatro di Malaparte - Echi delle celebrazioni della prima Biblioteca Popolare Italiana -«Le bonhomme Lenine» di Curzio Malaparte -«La Visitazione» del Pontormo - Schede bibliografiche - «Numero unico» su Malaparte - «Il Pascoli e i giovani» di Armando Meoni - Dal Corriere della Sera - Un articolo sul Datini di Armando Meoni
6 29 Notiziario (di Aldo Petri, Bruno Dabizzi, Carlo Paoletti, Roberto Papi) Le celebrazioni di Piero Cironi - Istituita l'Azienda Autonoma di Turismo di Prato - Federigo Melis cittadino onorario di Prato - Per una Università di Storia Economica Medievale a Prato - L'Università tessile a Prato - Il Seminario internazionale sull'economia della Toscana - Il nuovo Comune di Poggio a Caiano - Affresco ritrovato a Carmignano - I 250 anni della Società dei Misoduli - L'attività della Università Popolare - Il concorso letterario dantesco - Il Premio Letterario Prato 1962 - «La Cena delle Beffe» - Un manoscritto dei Guizzelmi alla Biblioteca Roncioniana - La Biblioteca Popolare Petrarca di S. Ippolito di Vernio - Giorgetti attore - Giuseppe Basacci
5 1 La fondazione in Prato della prima biblioteca popolare italiana (di Giovanni Calò) L'anno nel quale si celebra il centenario della proclamazione del Regno d'Italia è l'anno stesso in cui si ricorda il centenario della fondazione della prima biblioteca popolare italiana
5 2 Lo Spedale di Prato e i suoi affreschi (di Armando Meoni) Lo Spedale della Misericordia e Dolce di Prato può menar vanto anch'esso di possedere un cospicuo numero di importanti opere d'arte, ove non si voglia addirittura incominciare dagli edifici che ne costituiscono l'antico complesso, sorto e accresciutosi gradatamente in varie epoche, le più remote delle quali non è azzardato attribuire alla prima metà del 1200.
5 3 Arte contemporanea in Prato: 2. La collezione di Luigi Lombardi (di Mario Bellandi) Luigi Lombardi è considerato, e a ragione, l'antesignano del collezionismo pratese contemporaneo. La sua è stata la prima organica raccolta di questo genere formatasi nella nostra città, una raccolta che risponde a precisi criteri di gusto individuale, di persona colta e già iniziata ai misteri dell'arte.
5 4 Architettura e Urbanistica: 4. L'epoca neoclassica (parte seconda) (di Carlo Paoletti) Ci limiteremo, per questa volta, ad esaminare un gruppo di edifici dove può cogliersi il passaggio, la transizione da un momento della cultura e del linguaggio formale che chiameremo, con termine di comodo, barocchetto, ad un diverso momento che si è convenuto di dire neoclassico.
5 5 Arte figurativa ed arte astratta (di Corradino Calamai) Premetto che, a mio parere, ogni «vero» artista, si professi figurativo od astratto, in sostanza è contemporaneamente l'uno e l'altro - sia pure «con diversi rapporti» - poiché egli, esprimendo le reazioni suscitate nel suo mondo interiore da elementi della natura e fatti della vita, oppure le emozioni provate attraverso l'elaborazione mentale di una data idea, qualunque sia la forma nella quale le concretizza, compie sempre prima una «astrazione» alla quale segue una «figurazione».
5 6 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: 2. Lo Spedale del Ponte Petrino (parte prima) (di Giuseppe Bologni) Questo Spedale, fondato nel XII secolo, sorse con lo scopo preciso di raccogliere gli affetti dalla lebbra, detta anche male di S. Lazzaro.
5 7 La porta del Monte di Pietà nel ricordo d'annunziano (di Aldo Petri) Quella porta ha trovato in Gabriele D'Annunzio il suo poeta: «…Il mio vecchio orologio di ripetizione a doppia cassa d'oro, quello dove allo scatto della molla tintinnavano le più belle ore della mia infanzia… ha varcato la porta quattrocentesca del Palazzo Pretorio, sai? La porta semplice e severa che tanto ammiro ….»
5 8 L'autonomia della Diocesi di Prato (di Don Ugo Fantappiè) Il Decreto della S. Congregazione Concistoriale «Clerus Popolusque Pratensis» , del 25 gennaio 1954, segna per la Diocesi di Prato un avvenimento d'importanza storica. Le due diocesi di Pistoia e Prato, fino allora unite «aeque principaliter» e perciò affidate ad uno stesso Vescovo, furono separate e rese autonome, conservando immutati i propri confini.
5 9 Ser Lapo Mazzei il "pecoraio di Carmignano" amico del Datini (di Arrigo Rigoli) Ser Lapo Mazzei doveva essere anche un buon oratore ed un piacevole conversatore e basta scorrere le sue lettere per rendersi conto di questo. La sua comunicativa quindi, accompagnata da una profonda cultura e dall'amore che portava al bello, deve avergli procurato stima e simpatia. Ed è probabile che avendo una volta Ser Lapo vista tanta gente importante pendere dalle sue labbra, con quella modestia che gli era cara, abbia voluto umiliarsi dicendo di scusarlo perché lui era soltanto un «pecoraio di Carmignano» .
5 10 Un affresco della scuola degli Orcagna (di Aldo Petri) Uno dei migliori allievi della scuola degli Orcagna è l'autore dell'affresco dello Spedale di Prato, addirittura si può fare il nome di Maso di Banco.
5 11 Galleria La Galleria «Numero» - Anna Sanesi - 50 anni di pittura di Primo Conti - Il 4° premio di pittura «G. Mazzuoli» a Vaiano - Burattin ad Este - La 1° mostra regionale Toscana incisori d'Italia - Pittori pratesi - Mostre - Collezionisti pratesi - La Galleria d'Arte Moderna.
5 12 L'industria tessile a Prato (di Ugo Franchi) E' questo il titolo di un interessante studio, condotto da Ezio Avigdor e edito da Feltrinelli sulla situazione dell'industria tessile a Prato.
5 13 Biblioteca La politica dei Medici e i lanaioli pratesi - «Storia economica di Prato» di Renzo Marchi - Versi di Remo Prandina - «Il Mobile» - Roberto Sanesi, pratese, poeta e traduttore di Eliot - Il Palazzo Datini - Libri e Riviste.
5 14 Notiziario L'Assemblea dell'Associazione Turistica Pratese - Accademia pratese di Medicina e Scienze - La nuova attività dell'Università Popolare - Centenario della morte di Piero Cironi - L'inaugurazione del Circolo di cultura «Piero Cironi» - Una commedia di Malaparte a Parigi - Conferenza su Massimo D'Azeglio - Scrittori sovietici a Prato - Ciclo di lezioni sulla storia d'Italia e di Prato negli ultimi 60 anni - Premio letterario «Prato» - Le onoranze a Monsignor Carlesi - La Stella della Bontà a Ferdinando Ricci.
4 1 La prima biblioteca popolare italiana e il pittore Antonio Marini (di Giuseppe Bigagli) Cento anni or sono Antonio Bruni fondava, con l'ausilio di pochi amici, la prima biblioteca popolare italiana, che, dopo soltanto cinque anni di vita, contava più di duemila volumi ed aveva trovato imitatori in trentadue città.
4 2 Licini e Birolli a Prato (di Giuseppe Marchiori) Protagonisti diretti di una storia ancora da scrivere, malgrado certi riconoscimenti da parte della critica più restìa e delle nobili accademie universitarie, Birolli e Ticini non si atteggiavano a maestri: avevano piuttosto l'aria divertita di due studenti in vacanza.
4 3 Desiderium Immobilitatis (di Curzio Malaparte) «Solenni, le montagne inginocchiate pregano: ognuna ha la sua stella, ognuna sta, nella luce immota della luna, immobile tra il cielo e le vallate.»
4 4 Prato precorse i tempi con la sua Biblioteca Popolare (di Paolo Emilio Poesio) Nel 1861 Antonio Bruni fondò in Prato la prima biblioteca popolare circolante d'Italia.
4 5 Le Biblioteche Popolari e l'opera di Antonio Bruni (di Giovanni Semerano) In Prato, nella Manchester toscana, si realizzano nel 1861 le stesse condizioni sociali dei paesi anglosassoni, favorevoli alla diffusione della cultura attraverso la circolazione del libro, intesa come sincero apostolato di fede nell'efficacia creativa dello spirito.
4 6 Il convento del Palco (di Silvestro Bardazzi) A dì 10 Settembre 1425 - Salvestro di Leonardo di Salvestro del popolo di S. Bartolo di Firenze, in nome de' Frati dell'Osservanza di S. Girolamo di Fiesole, espone in pubblico e general Consiglio, che i detti Frati desideravano di venire ad abitare nel contado di Prato: che però avendo considerato che il luogo chiamato il Palco di Francesco di Marco, presso alla fonte Procula, sarebbe stato a proposito per la loro abitazione, pregavano il Comune di Prato che gli volesse concedere detto luogo e possessione.
4 7 Lo Spedale dell'Altopascio (di Giuseppe Bologni) Dallo studio degli scarsissimi documenti sopravvissuti nel tempo rileviamo che nel dodicesimo secolo esisteva in Prato un importante Spedale chiamato comunemente dell'Altopascio, «così detto» , scriveva Amadio Baldanzi, erudito pratese del Settecento, «corrottamente dal volgo che non seppe spiegare il greco vocabolo apposto a questo luogo che significa veramente il Pascolo di Dio, onde di tre parole che sono al…. due solamente ne proferiamo dicendo come sopra Altopascio».
4 8 Il problema igienico degli stracci lavorati in Prato (di Gino Faggioli) Gli esperimenti eseguiti hanno dimostrato che la quantità di germi si riduce man mano che gli stracci sono conservati nelle balle.
4 9 La prima sede del "Cicognini" (di Aldo Petri) Nel 1899 una lapide fu posta sull'edificio e vi si legge tuttora: «In questo Palazzotto - dal marzo 1699 al novembre 1715 - si aperse - crebbe e fiorì - finché non ebbe sede propria - Il Collegio Cicognini - che nel secondo anno suo secolare - per memore affetto dell'ospite cuna - poneva questo ricordo» .
4 10 Epoche e volti pratesi: 2. (1600-1700) (di Giuseppe Giagnoni) Nel 1653 Prato viene elevata a città; un avvenimento, questo, che non dobbiamo giudicare soltanto sotto l'aspetto demografico, ma anche sotto un aspetto economico e sociale in cui si identifica tutto un complesso di vita e di avanzata civiltà.
4 11 Appunti sulla storia del Monte di Pietà di Prato (di Gastone Lenzi) La costituzione del Monte di Pietà di Prato fu invocata nell'anno 1476 da fra Cherubino da Spoleto nelle sue predicazioni in Terra di Prato.
4 12 Prato e il plebiscito del 1860 (di Pietro Vestri) Anche a Prato come in ogni altra parte della Toscana, il plebiscito si svolse nei giorni 11 e 12 Marzo.
4 13 Galleria Rinaldo Burattin - Disegni di Filippino Lippi e di Fra Bartolommeo - Oscar Gallo premiato da Gronchi - Mostra dei soci pittori ai Misoduli - Collezionisti pratesi - Il premio ex-tempore «Città di Prato» - Pittori pratesi - Mostre - Il 3° premio Giovanni Mazzuoli a Vaiano.
4 14 Marco Carnà (di Girolamo Melis) Qui c'è un pittore con una (la sua) realtà. Io percepisco il precisarsi di una nuova grafia.
4 15 "Benedetti Italiani" di Curzio Malaparte (di Ugo Franchi) «Benedetti Italiani» si compone di quindici capitoli assolutamente inediti che trattano l'argomento dal quale il libro prende il titolo.
4 16 Biblioteca La illuminazione della Cattedrale - L'arte nel Rinascimento - Il «Sacco di Prato» - Pittori pratesi - Il Libro Pratese di Antonio Marini - Curzio Malaparte - Lorenzo Bartolini . L'Archivio Storico Pratese - La Valle del Bisenzio.
4 17 Notiziario Il centenario della prima biblioteca popolare italiana e del pittore Antonio Marini ( Il discorso del Sottosegretario agli Interni Senatore Guido Bisori) - Malaparte a Spazzavento - Cronache dei restauri - La Canonica di S. Maria delle Carceri - L'ultimo dei Fratellini - Il premio letterario Prato 1961 - Enrico Pecci Cavaliere del Lavoro - Luciano Bettarini dirige Pergolesi - Personalità dell'arte e della cultura in visita a Prato.
3 1 Un maestro e un amico (di Giuseppe Bigagli) Amerigo Bresci era un collaboratore magistrale appassionato e instancabile della nostra rivista, che aveva seguito e incoraggiato fin dal suo nascere con quella cura particolare che dedicava alle cose pratesi.
3 2 Amerigo Bresci (di Guido Bisori) Scompare con Amerigo Bresci un uomo che anche nella Prato d'oggi emergeva per vigoria perdurante d'intelletto; per fervore di sentimenti civici, patriottici, religiosi; per cultura ricca e varia; per sicura conoscenza delle memorie cittadine.
3 3 Considerazioni sulla poesia contemporanea (di Salvatore Quasimodo) La poesia per me non è stata mai una ricerca di facili armonie del cuore e della mente o di tecniche sui moti interni privati, ma una reazione alla poetica del cosidetto «decadentismo» europeo di origine francese.
3 4 Giovanni di Gherardo da Prato (di Amerigo Bresci) Giovanni di Gherardo da Prato è una figura caratteristica, anche strana, se si vuole, ma indubbiamente di primo piano e altamente rappresentativa del quattrocento pratese; perché egli ebbe fama indiscussa di letterato e di architetto.
3 5 Arte contemporanea in Prato: 1. Origini del collezionismo pratese (di Carlo Paoletti) La tendenza a ricercare, raccogliere e ordinare oggetti d'arte ha origini molto antiche, ma è solo col Rinascimento che ha inizio il collezionismo come lo si intende ai nostri giorni.
3 6 Architettura e Urbanistica in Prato: 3. L'epoca neoclassica (parte prima) (di Carlo Paoletti) L'epoca neoclassica - che in Prato può datarsi fra gli ultimi tre decenni del XVIII ed i primi cinque delk XIX secolo - è da considerarsi fra le più felici per l'architettura nella nostra città, fra le più dotate di originalità creativa.
3 7 Francesco Ferrucci a Prato (1529) nel ricordo di un contemporaneo (di Aldo Petri) Francesco Ferrucci fu commissario della Terra di Prato nel 1529.
3 8 Epoche e volti pratesi: 1. (1100-1500) (di Giuseppe Giagnoni) Dopo quella che può dirsi l'età precomunale, lo spirito di evoluzione va manifestandosi in varie forme; la popolazione costituisce già una individualità politica e tre anni dopo l'avvento della portentosa Cintura (1141) Papa Celestino II (Guido di Città di Castello) fa menzione di un documento pontificio dei Consoli di Prato riconoscendo già il libero comune.
3 9 Il restauro del polittico di Giovanni da Milano (di Umberto Baldini) Il polittico fu dipinto per la primitiva chiesa dell'Ospedale di Prato, dedicata a S. Barnaba
3 10 Prato e i tumulti del 1898 (di Pietro Vestri) Senza alcun segno premonitore il moto scoppiò improvvisamente in città la sera del 5 maggio, quando un gruppo di operai, chiedendo il ribasso del pane, percorse le vie principali commettendo violenze soprattutto verso i vecchi fanali a gas che illuminavano il centro.
3 11 Il tabernacolo di S. Cristina (di Roberto Gattai) Le ante del tabernacolo recano traccia di decorazioni, e ancora nel 1931 dei segni erano visibili su uno dei lati esterni.
3 12 Il Conservatorio di S. Niccolò (di Enrica Cassarino) Sorge, un po’ appartato dentro le sua mura secolari, il Conservatorio di S. Niccolò che ebbe la cerimonia della posa della prima pietra nel lontano 22 febbraio del 1322.
3 13 Retrospettiva di Chiappelli ai "Misoduli" (di Giovanni Colacicchi) La Società dei «Misoduli» rinnovando una antica tradizione, ha ripreso una intensa attività culturale e artistica che le fa veramente onore. Fra le prime manifestazioni del 1961 si inserisce la mostra postuma delle opere di Francesco Chiappelli, pittore fiorentino scomparso nel 1947.
3 14 Galleria Maestri contemporanei: Bruno Saetti - Ritrovato a New York un dipinto di Fra Bartolomeo - Pittura straniera nelle collezioni italiane - Leonardo Mascagni - Mostra d'Arte Sacra a Firenze - Arte contemporanea ai «Misoduli» - Mostra dell'opera di Gastone Breddo - Pittori pratesi che si affermano - Mostra di pittori pratesi - Mostre
3 15 Guarducci nel Palazzo Pretorio (di Emanuele Bettini) Il pittore pratese Giancarlo Guarducci ha tenuto una importante mostra riassuntiva della sua opera nel Palazzo Pretorio. Questa mostra ha dimostrato l'impegno, la serietà e la passione che animano il giovane pittore che da oltre un decennio opera attivamente nel campo dell'arte.
3 16 Biblioteca Ugo Procacci «Sinopie e affreschi» - Ricordo di Amerigo Bresci su«Il Veltro» - Agenda Vallecchi 1961 - Prato artigiana - Prato «ombra dei dì perduti» - «Tosacana produce» - «La Cicogna»
3 17 Notiziario La settimana internazionale di musei - Attività dell'Accademia Pratese di Medicina e Scienze - L'assemblea annuale dell'Associazione Turistica Pratese - Il centenario della prima biblioteca Popolare italiana - La « Guido Monaco« negli Stati Uniti - Nell'archivio di stato i documenti dell'unità d'Italia - Dante, Virgilio, Beatrice in una conferenza della Contessa Balbiano D'Aramengo - Premio Letterario «Prato» 1961 - Aldo Petri Ispettore Onorario ai monumenti - Nuova vetrata nel Duomo - Lettere alla Redazione (Giuseppe Giagnoni e …Renato Fucini, La fiera di Prato, Richiamo all'interiorità).
3 18 Le lettere garibaldine di Ippolito Nievo (di Mario Bresci) Le lettere di ippolito Nievo, documentano lo svolgimento delle gesta garibaldine anche in quegli aspetti meno noti e più particolari tanto necessari però allo studioso che può trarre da una tale documentazione la più valida interpretazione storica.
2 1 Ripresa (di Giuseppe Bigagli) Il pubblico pratese, ed anche quello non pratese, ha dimostrato di apprezzare la nostra rivista nel migliore dei modi: leggendola.
2 2 Una città inesplorata alle porte di Firenze (di Armando Meoni) Può darsi che qualcuno ricordi ancora come fosse, mezzo secolo addietro piazza della stazione a Firenze, dove facevano capo i mezzi di trasporto dei quali i fiorentini si potevano allora servire per condursi, fra l'altro a Prato.
2 3 Sulla disseminazione dell'opificio laniero pratese del trecento (di Federigo Melis) Fino a quali zone il geniale e dinamico imprenditore riesce a spingersi e quale contributo extra-cittadino di energie umane apporta al suo opificio?
2 4 Matteo degli Organi (di Amerigo Bresci) Matteo di Paolo detto degli organi per l'esercizio dell'arte organaria nella quale acquistò una particolare rinomanza, è un autentico pratese nato nel 1391 nel quartiere di Porta Travaglio.
2 5 La fiera di Prato e le sue origini (di Mario Bellandi) La fiera di Prato, solitamente definita la più antica della Toscana, si mantenne viva attraverso i secoli rispecchiando fedelmente il preciso volto delle Arti del popolo.
2 6 Architettura e urbanistica in Prato: 2. Il secondo Ottocento (di Carlo Paoletti) Ebbene, in Prato anche il secondo Ottocento non volle distaccarsi gran che dalla tradizione locale. Noi dobbiamo essere grati ai committenti e ai costruttori dell'epoca per aver risparmiato alla nostra città falsi colonnati neo-greci, smerlettature pseudo gotiche e cariatidi baroccheggianti, anche se è necessario notare che mancava loro quello spirito sperimentale che altrove promoveva nuove possibilità espressive.
2 7 I restauri alla cupola e alla lanterna di S. Maria delle Carceri (di Aldo Petri) Quattrocentosettanta anni esatti sono trascorsi dal settembre 1490 quando la bella cupola della chiesa rinascimentale pratese veniva innalzata. Nel giugno 1492 Giovanni di Betto da Settignano terminava la lanterna.
2 8 Una epidemia influenzale nel ricordo di un medico pratese del medio evo (di Giuseppe Bologni) Fra gli argomenti di ordine medico storico, ci colpisce la descrizione fatta da maestro Naddino, in una lettera inviata al Datini, di una epidemia influenzale, o meglio di una pandemia perché il morbo, avendo assunto una eccezionale diffusione, non solo aveva colpito la Francia e l'Aragona ma tutto il mondo.
2 9 Malaparte autobiografico (di Roberto Baldi) Malaparte, secondo quanto ci raccontano i suoi amici più vicini, più d'una volta ha tentato di scrivere la sua vita. L'ultima fu tre anni prima della morte: ne scrisse dieci capitoli, dai ricordi d'infanzia agli esordi letterari.
2 10 Evaristo Gherardi Evaristo Gherardi nacque in Prato l'11 novembre del 1663. Esordì alla Commedia italiana di Parigi il 1 ottobre 1689 con la parte di Arlecchino in una commedia «Il divorzio» di Regnard, ottenendo uno strepitoso successo».
2 11 La premiazione del concorso giornalistico " Prato - storia e arte" Una cerimonia di alto significato culturale si è svolta la sera del 17 settembre per la premiazione del concorso giornalistico «Prato -Storia e Arte» bandito dalla nostra rivista nell'aprile scorso. Dinanzi a un pubblico scelto e attentissimo che gremiva il salone del Palazzo Municipale, il poeta Salvatore Quasimodo ha parlato sul tema«Considerazioni sulla poesia contemporanea» .
2 12 La mostra internazionale d'arte astratta (di Fiamma Vigo) Una rassegna di opere d'arte astratta, ancora così sospettata dalla maggioranza del pubblico, ha avuto luogo nel giugno scorso nel più bel salone del Palazzo Pretorio, presentata dall'Associazione Turistica Pratese in collaborazione con la galleria Numero di Firenze.
2 13 Galleria Il 2° premio «Giovanni Mazzuoli» a Vaiano - Collezionisti pratesi - Pittori pratesi -
2 16 Il cigno e la cicogna (di Ugo Franchi) E' uscita la seconda edizione di un volume che rievoca gli anni trascorsi da Gabriele D'Annunzio nel collegio Cicognini di Prato. Autore: Giuseppe Fatini.
2 17 La stampa serve la causa di Prato (di Mario Bresci) Il Pedrazzi non è il primo tra i pubblicisti e gli scrittori d'oggi ad occuparsi di Prato e nemmeno dice cose nuove, ma le dice bene, con un certo lirismo piano e controllato, fa piacere ai pratesi e giova alla causa di Prato.
2 18 Biblioteca Curzio Malaparte «L'inglese in Paradiso» - I quadri del Salone Comunale - L'archivio storico pratese -«Critica d'Arte» su Filippino Lippi - Su la Cappella Migliorati - «Quarrata» di Gori-Gosti - Albina Gori Pacini poetessa pratese - Vita di S. Caterina dé Ricci - Montemurlo.
2 19 Notiziario L'Università popolare - Meoni e Bardazzi alla Società dei Pittori - La nuova biblioteca comunale - Cittadinanza onoraria di Wervik al Prof. Melis - La scomparsa del poeta vernacolo Paolini - Importante delibera per l'archivio di Stato - Esportazione record - Ricordo di Malaparte - La borsa di studio «Vincenzo Cangioli» - I premi Lions Club 1960 - Il trofeo ORSAM vinto dalla«Verdi» - La «Guido Monaco» a Gubbio e Città di Castello - Curtatone e Montanara - Il Prato in serie B - Il premio Letterario «Prato» - Congresso Eucaristico e tesori del Duomo -
2 20 Cronache dei restauri La cattedrale di Santo Stefano - S. Maria delle Carceri - S. Domenico - Il Collegio Cicognini - Il castello dell'imperatore - Alla Badia di Montepiano - La Villa Medicea di Poggio a Caiano.
2 21 Il concorso letterario dantesco (di Gianni Limberti) Il 21 maggio si è svolta la celebrazione della quindicesima giornata della «Dante Alighieri» insieme alla premiazione dei vincitori .dell'ottavo concorso dantesco
1 1 Presentazione (di Giuseppe Bigagli) La pubblicazione «Prato - Storia e arte», nasce in un momento in cui è particolarmente vivo e promettente, in Prato, l'interesse per le manifestazioni della cultura. La rivista inizia con periodicità semestrale.
1 2 Orgoglio di Prato (di Curzio Malaparte) Quella di Prato è sempre stata nei secoli, la storia di un popolo laborioso, pacifico, sereno nelle sventure, ricco di dignità civile.
1 3 L'altro Sem Benelli (di Paolo Emilio Poesio) All'epoca in cui Sem Benelli dette alle scene Tignola, la letteratura poetica italiana era dominata dalla scuola del crepuscolo.
1 4 Il Pulpito del Duomo di Prato (di Fiammetta Gamba) Fra il 1433 e il 1438 Michelozzo eseguì il capitello di bronzo, mentre negli stessi anni altri collaboratori - Pagno di Lapo Portigiani, Giovanni e Maso di Bartolomeo - ricevevano pagamenti per il montaggio delle parti accessorie del pulpito.
1 5 Mercanti pratesi del Quattrocento in Dalmazia (di Amerigo Bresci) Verso la fine del trecento e fin quasi la metà del quattrocento mercanti pratesi traversarono l'Adriatico, e, intraprese relazioni di affari con Bari, Barletta, Manfredonia, Trani, stabilivano la loro sede commerciale nella Dalmazia.
1 6 Un grande musicista pratese: Domenico Zipoli (di Roberto Fioravanti) Domenico Zipoli nacque a Prato il 16 ottobre 1688. Visse prima a Prato, si trasferì a Roma; partì per la Spagna, si diresse e infine morì a 38 anni in America.
1 7 Giovanni Miniati e la sua guida del 1594 (di Mario Bellandi) Questa guida merita di essere ricordata per le interessanti notizie che essa fornisce sull'aspetto della città nel sedicesimo secolo, nonché sugli usi e costumi dei pratesi dell'epoca.
1 8 Architettura e urbanistica in Prato : 1. Il Novecento (di Carlo Paoletti) Carlo Paoletti ripercorre le vicende urbanistiche ed architettoniche di Prato.
1 9 I fiori di pietra (di Giuseppe Giagnoni) «Ci servimmo dell'arenaria per scolpire in essa dei fiori onde farcene un definitivo emblema: scegliemmo il fiordaliso, ossia la centaurea cyanus, che alligna col suo colore azzurro nei campi a giugno tra le spighe d'oro» .
1 10 Una dama pratese del Seicento (di Aldo Petri) Alessandra Bocchineri Buonamici è una figura tra le più significative del seicento pratese. Capace per studi ed educazione di vivere nelle corti, fu una dama arguta, accorta e di magnanimo cuore, e di spirito; nella gran povertà seppe sostenersi da nobile, nella felicità e nelle disavventure non traviò mai dal bel sentiero della virtù.
1 11 Gli affreschi della cappella Bocchineri nel Duomo di Prato (di Anna Sanesi) Gli affreschi della cappella Bocchineri o dell'Assunta sono fra i più interessanti e anche fra i più belli fra tutti quelli che adornano la Cattedrale di Prato.
1 12 I giovani e la cultura (di Roberto Baldi) Per alcuni il giovane pratese non vive né sente la cultura; per altri ci sarebbe nel giovane pratese una disposizione alla cultura, frenata dall'ambiente esterno, dalla mancanza di aiuti pratici per organizzare conferenze e ritrovi.
1 13 Notiziario L'accademia pratese di Medicina e Scienze - Onoranze a Sem Benelli - L'assemblea annuale dell'Associazione Turistica pratese - Concorso letterario dantesco - Il Prof. Procacci Soprintendente ai monumenti - Poesio all'Università Popolare - Meoni alla «Leonardo« - Premio letterario « Prato» - Missione cittadina.
1 14 1° concorso giornalistico "Prato - storia e arte" (di Associazione Turistica Pratese) L'associazione Turistica Pratese bandisce il 1° concorso giornalistico«PRATO - Storia e Arte«.
1 15 Galleria Pinacoteca comunale - Artisti pratesi alla Quadriennale di Roma - Mostra dei pittori pratesi - Arrigo del Rigo
1 16 Collezionismo pratese (di Giuseppe Marchiori) Fuor di metafora, l'avventuroso collezionismo pratese merita l'elogio più ampio, perché è prima di tutto ispirato dall'amore per l'arte e, in seguito, aumentando le possibilità dei confronti dal gusto sportivo della competizione.
1 17 Mostre Il 19 marzo si è inaugurata la Galleria d'Arte Teglia con una interessante rassegna di pittura contemporanea.
1 18 Prato e il Risorgimento italiano (di Ugo Franchi) Il libro «Prato e la Rivoluzione Toscana del 1859» commemora nomi di nostri concittadini legati per opere e per pensiero ai grandi nomi e agli eventi che resero unita l'Italia.
1 19 Pubblicazioni turistiche (di Carlo Zella) Per iniziativa dell'Associazione Turistica Pratese è stata pubblicata, di recente, una serie di depliants che illustrano: il Duomo di Prato, Carmignano, Artimino e la sua villa, Calenzano e la Villa Medicea di Poggio a Caiano.
1 20 Biblioteca Il Duomo di Prato - Fiammetta Gamba segnalata dall'Accademia dei Lincei - Convenevole da Prato- Voci e volti del Trecento pratese - «La Cicogna»