N.Riv. N.art. Titolo (autore) Abstract
79 1 Il tempo e le meridiane (di P. Tommaso Carlesi) Di meridiane, in particolare, ve ne sono di tutti i tipi: verticali, declinanti, orizzontali, azimutali, equatoriali, polari, di forma piatta, concava, convessa, poste ritte o di sbieco, dipinte sulle pareti, scolpite nella pietra o nel marmo, poste sul fondo delle fontane o al centro dei labirinti di siepi nei giardini o sui pavimenti delle cattedrali, o su pochi centimetri di marmo come quella incisa sul fianco della nostra cattedrale pratese per indicare al campanaro che bisognava suonare l'ora della prima Messa, del Mezzodì, dei Vespri e dell'Ave Maria.
79 2 Famiglie pratesi in ascesa nell'età moderna: 1. I Buonamici (di Paolo Toccafondi) Originari di S. Cristina a Pimonte, nel contado di Prato, i Buonamici (ma il cognome appare nei documenti pubblici solo all'inizio del '500) ebbero in Lando il primo esponente a stabilirsi in Prato nel 1438, nei pressi della porta Capo di Ponte. A lui risale l'inizio della fortuna della famiglia.
79 3 Il Montalbano, un polmone verde da difendere (di Giacomo Petracchi) Caratteristiche morfologiche del Montalbano - Cenni storici - Le risorse economiche del Montalbano - Possibili interventi migliorativi e conservativi delle caratteristiche ecologico-ambientali del Montalbano - Come ci si deve comportare nel bosco
79 4 Matteo degli Organi e la tradizione organaria pratese (di Roberto Becheri) Ricorre quest'anno il sesto centenario della nascita di Matteo degli Organi, considerato il capostipite della tradizione organaria pratese. Cerchiamo con questo articolo di tratteggiare per linee essenziali la figura di Matteo e la successiva tradizione. Prima di tracciare questo profilo, sarà utile ricordare al lettore come la costruzione di un organo sia un'attività del tutto particolare che richiede all'organaro una competenza specifica in diversi campi artigianali.
79 5 Francesco Nigetti (1603-1681) maestro di cappella e organista di Santo Stefano in Prato (di Gabriele Giacomelli) Per quasi un intero ventennio, dal 1630 all'agosto del 1649, la pieve di Santo Stefano della nostra città ebbe come massima autorità musicale il fiorentino Francesco Nigetti (1603-1681), personalità eminente del mondo musicale della Firenze seicentesca, assai apprezzato dai contemporanei sia come valente organista che come acuto teorico. Proprio nell'anno in cui fu eletto, poco più che ventiseienne, maestro di cappella e organista di Santo Stefano, Francesco Nigetti era stato allievo del grande Girolamo Frescobaldi che si trovava all'epoca in Firenze ospite della corte medicea ed il cui lungo soggiorno nella capitale del granducato avrebbe lasciato una profonda impressione presso i contemporanei, destinata a rimanere a lungo nella memoria musicale locale.
79 6 Battista Tettamanti, un sindacalista comasco nel pratese (di Alessandro Affortunati) Nel 1914, scoppiati i tumulti della «settimana rossa» (7-14 giugno), Tettamanti convocò il consiglio generale delle leghe che deliberò di aderire al movimento in corso. La partecipazione dei lavoratori fu massiccia, eccezion fatta per due tessiture dove prevalevano le operaie aderenti alla Lega cattolica del lavoro diretta da Achille Grandi. Tettamanti vide in questo episodio il segno che una parte della classe lavoratrice comasca non aveva più fiducia in lui e, conseguentemente, decise di abbandonare la segreteria camerale. Poco dopo si trasferì a Prato per drigere il settimanale socialista Il Lavoro, le organizzazioni sindacali locali e, personalmente, il movimento cooperativistico della vallata e la Lega laniera di Vaiano.
79 7 Riletture: CREARE di Armando Meoni (di Walter Nesti) Il romanzo si apre su un'armonia scomposta da un malinteso di fondo; si chiude sulle ritrovate sintonie di Norma e Silvio e quindi sul malinteso dissipato. Ma nel momento in cui chiude il romanzo si aprono alcuni interrogativi che il romanzo stesso può suscitare oggi a quasi sessant'anni dalla pubblicazione. La donna può proclamare solo il suo diritto alla creazione ? Soltanto in quell'ambito ristretto la sua vita e la sua personalità possono svolgersi? Armando Meoni con «Creare» ha raccontato la storia di una donna, Norma Mantelli, il cui scopo nella vita era la creazione. Ma ha raccontato anche la storia di altre donne, con altri «destini».diversi dalla creazione.
79 8 Lazzerino da Tormes, una traduzione di Ferdinando Carlesi (di Ubaldo Bardi) Carlesi fu avvinto dalla storia di Lazzerino da Tormes un po' misteriosa ma molto viva che si proponeva ai lettori e ne fece una traduzione che piacque ai giovani del suo tempo e che piace anche ai giovani d'oggi. Carlesi si pose il problema di rendere il linguaggio aderente alla narrazione e per questo, spesso adoprò parole del gergo parlato popolare che rendevano benissimo il senso e l'humor della narrazione.
79 9 Centro storico e problemi del restauro. Tavola rotonda del Soroptimist di Prato al convegno regionale toscano (di Annamaria Fantappiè, Antonietta Coppola) Da dieci anni il Soroptimist International ha organizzato in maniera più ampia ed efficace le iniziative culturali che sempre hanno caratterizzato questa Associazione secondo le sue finalità e lo spirito del service. Anche nella nostra città è stata tenuta una Tavola rotonda per sviluppare il tema sul centro storico, con la presenza di studiosi ed esperti dell'argomento.
79 10 Notiziario (di Armando Risaliti, Luciano Magnini, Marco Riccomini) Lo chalet di Montepiano - «… Dentro la cassa del vento» - Prospettiva Bisenzio - Fratello Mozart: un convegno, una mostra, due concerti - Restauro affresco palazzo Verzoni-Bizzocchi - Il fiume illuminato - La nuova galleria dei fratelli Farsetti - L'istituto per il '700 musicale italiano - L'attività degli «Amici dei Musei».- Cesare Guasti proclamato Venerabile - Ferdinando Castagnoli archeologo - La morte di Otello Monzali
79 11 Mostre (di Franco Riccomini, Nino Ceccatelli) Omaggio a Enrico Coveri - Prato nel mondo. Tessuti pratesi in ambienti esotici, foto di Nino Ceccatelli - Too much or not enough. Contraddizioni e contrasti a New York - «Prato '91-Autunno» - Opere restaurate tornano al Museo Civico - La poetica delle sfere di Vincenzo Gennaro - Mostra sul Politeama pratese - Le ciminiere di Giancarlo Guarducci - Mostra ricordo per Franco Morbidelli - Salvador D'Urso inventore di sogni - L'ultima scolara del grande Rosai - La condizione umana di Marco Zeloni - Mercatanti e Pomarè a Carmignano - Anna Maria Battaglioli: dipinti a Fossato - Brevi d'arte
79 12 Biblioteca (di Anna Agostini, Annalisa Marchi, Walter Nesti) Ville e dimore di famiglie fiorentine a Montemurlo - Studi in onore di Cesare Guasti 2 - L'alluvione, 4 novembre 1966 - Un secolo di cooperazione di consumo 1891-1991 - Rassegna bibliografica su Ardengo Soffici 1985-1991 - Contributo alla bibliografia pratese - Strani de prada - Métro Boulot Dodo - Contro ogni senso - Le Ballate della Vita - Storia del Sacco di Prato - Annuario del ciclismo toscano 1991 - La città possibile - L'uomo del crocifisso - Antella 1889-1946 - AFT
78 1 Prato nell'esperienza italiana di Fernand Braudel (di Alberto Tenenti) Mentre per il tramite dell'Istituto F. Datini, Fernand Braudel ha operato per fare di Prato la tribuna e lo snodo del dibattito internazionale sul piano della storia economica e sociale, per mezzo della «Storia» egli ha inteso ricostituire plasticamente la vita e l'immagine complessiva della sua operosa e creativa comunità.
78 2 Le tre Parigi di Curzio Malaparte. Paris: 1947/1949. Speranze e scacco (di Jean -Claude Thiriet) All'inizio del suo «Diario di uno straniero a Parigi» Malaparte ha usato quella frase acida e insolente: «Torno infine a Parigi dopo quattordici anni d'esilio in Italia». Siamo alla fine del Giugno del 1947, in effetti quasi quattordici anni dopo il suo arresto, nell'ottobre '33, quando il suo disarmante candore lo persuase di tornare in Italia, nonostante gli avvertimenti di molti amici, dopo un soggiorno in Francia e in Inghilterra, dove aveva manifestato un fascismo poco tenero verso Mussolini e un accanito antinazismo.
78 3 Documentazione di artisti pratesi per Lorenzo il Magnifico. Una proposta per Filippino Lippi (di Maria Pia Mannini) Il cinquecentenario della morte di Lorenzo il Magnifico che si celebra nel 1992 porta in primo piano la figura di Filippino Lippi, pittore a lui particolarmente caro che affrescò la Storia di Laocoonte (lasciata incompiuta per la morte di Lorenzo) nella villa di Poggio a Caiano e operò nella villa medicea dello Spedaletto, in quel di Volterra, con affreschi ora perduti.
78 4 Santi di Tito e Vincenzo Dandini nella chiesa di San Francesco al Palco a Prato (di Enrica Cassarino) Tra i complessi ecclesiastici sorti in prossimità della periferia di Prato, uno degli esempi più importanti e degni di interesse storico-artistico è costituito, senza dubbio, dalla Chiesa di San Francesco al Palco e dal convento annesso. Le vicende travagliate dell'edificio e i frequenti passaggi di proprietà ebbero ripercussioni letali sull'intero patrimonio artistico, contribuendo inevitabilmente alla dispersione di due dipinti.
78 5 Il Pontormo a Carmignano (di Enrica Cassarino) E' del Cinquecento l'opera straordinaria - la Visitazione del Pontormo - che si custodisce nella sua parrocchiale, la chiesa di San Michele Arcangelo. Si tratta di una tavola dipinta ad olio, di circa due metri per un metro e mezzo, posta dentro un complesso decorativo seicentesco.
78 6 Epigrafi funerarie e profili biografici di quattro Buonamici (di Cesare Grassi) La famiglia Buonamici, come è noto, è stata una delle più cospicue nella storia di Prato. Nella sua cappella gentilizia, a sinistra dell'altar maggiore nella chiesa di S. Agostino, esistono ancora sei epigrafi in latino su lapidi che ornano altrettanti sepolcri di membri di quella famiglia, tutte lì sistemate verso la fine del Cinquecento dal cavalier Buonamico Buonamici.
78 7 Paolo Dell'Abbaco nei manoscritti di Baldassarre Boncompagni (di Gino Arrighi) Il pratese Paolo Dell'Abbaco, quasi certamente della famiglia Dagomari, sta fra gli scienziati di maggior rispetto fioriti nei secoli del medioevo successivi ai tempi di Leonardo Pisano; e ciò per più motivi chè fu dotto in aritmetica, geometria, algebra, astronomia. Baldassarre Boncompagni, insigne storico delle scienze matematiche, riuscì a formarsi una ricca biblioteca particolarmente dedicata ai suoi interessi di studio; ma purtroppo andò smarrita quasi per intero quella pregevole raccolta di libri e manoscritti.
78 8 Guido Bisori: presupposti ideali e politici (di Giuseppe Nuti) In un libro uscito una decina di anni fa venivano pubblicati e raccolti vari scritti di Guido Bisori, un pratese largamente ed utilmente attivo nella sua città per molti anni. Senatore poi per non poche legislature e sottosegretario agli Affari interni, tanto fece per la sua città come tutti i concittadini ben sanno, vivacemente memori della sua opera e della sua personalità.
78 9 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: l'Ospedale della Misericordia nel Trecento (carestia, peste, Marco Datini) (di Alessandro Assirelli) Dopo aver visto l'opera muraria e l'opera artistica di Frate Francesco di Tieri diamo uno sguardo alla vita dell'Ospedale in quel tempo sfogliando i libri di amministrazione pervenutici. Dalle tante scritture contabili rileviamo quelle più significative.
78 10 Una statua di Roberto D'Angiò a Prato (di Alessandro Assirelli) All'esterno del Palazzo Pretorio, fino a tutto il XVIII secolo, troneggiava imponente una statua di marmo di Re Roberto di Napoli fatta collocare nel 1335 dal Comune, in una nicchia appositamente ricavata da una preesistente finestra.
78 11 Giuseppe Mazzoni: il monumento della discordia (di Franco Riccomini) Dal libro di Franco Riccomini edito da Atanor «Prato e la massoneria 1870-1923» pubblichiamo il capitolo riguardante la collocazione in piazza Duomo del monumento al triumviro pratese Giuseppe Mazzoni, un avvenimento che rivestì carattere di eccezionalità, sia per la figura del protagonista, sia per le polemiche che nacquero intorno alla iniziativa di un gruppo di operai che vedevano in lui un maestro di libertà.
78 12 Notiziario (di Franco Riccomini, Nino Ceccatelli, Simonetta Cavaciocchi) La XXIII settimana di studi dell'Istituto Internazionale di Storia Economica «F. Datini» - Passaporto - Un mese con la pittura murale - Restauri alla chiesa di San Martino di Paperino - Francesco Inverni: la poesia del paesaggio - Un addio e un grazie a Corrado Bettarini - La morte di Gastone Breddo: l'ultimo volo dell'uomo della memoria
78 13 Mostre (di Elvio Natali, Franco Riccomini) Cattivik e Kattivissimi alla mostra del fumetto - Praphilex '91 - Le forme della memoria di Giorgio Polykratis - Una scena emergente - Nove artisti olandesi - Le lito «etrusche» di Alfredo Fabbri - Ritorno di Italo Bolano con il suo «essere isola».- Brevi d'arte
78 14 Biblioteca (di Annalisa Marchi, Giuseppe Nuti, Lucia Pasquetti, Rossella Lippi, Walter Nesti) Invito alla lettura delle memorie di Umberto Brunelleschi - Contributo ad una bibliografia sui comuni della Toscana: Prato - Montemurlo - di castagne e d'altro - «Un bastimento carico di…roba, bestie e uomini di un manoscritto inedito di Filippo Mazzei - Quaderni dell'Immagine Ritrovata. Nuova serie, n.2 Musica e canti - Teatro e teatralità in Gabriele D'Annunzio - Di là dal mare - Passaporto - Prato e i suoi dintorni dalla preistoria al '500 - Viandanti - Turismo a Prato dalla Val di Bisenzio al Montalbano - Sentieri dell'Appennino pratese - Pietraserena - AFT
77 1 La piazza ed il palazzo del Comune dal XIII agli inizi del XIV secolo (di Claudio Cerretelli) Nel presente saggio, parte di una ricerca più ampia sugli edifici comunali, sarà analizzato il periodo (fine XIII-inizi XIV secolo) nel quale il libero Comune di Prato, in base ad un organico progetto, si dota di proprie sedi stabili: i palazzi del Popolo e del Comune, e di una nuova piazza tra questi. La zona dei palazzi pubblici diviene così il luogo reale e simbolico del potere cittadino che si rende indipendente.
77 2 Acquisizioni del Museo Civico 1989-'90 (di Maria Pia Mannini, Stella e Giovanna Catani Chiti) Artisti pratesi: i bozzetti di Giuseppe Catani Chiti - Biografia del pittore pratese Giuseppe Catani Chiti
77 3 Giuseppe Mazzoni Gran Maestro e Triumviro (di Franco Riccomini) Nel centoduesimo anniversario della morte di Giuseppe Mazzoni, triumviro e patriota della Terza Italia, oltre a Gran Maestro della Massoneria, certamente uno dei personaggi più prestigiosi che abbia espresso la città, riteniamo di ricordarlo pubblicando i capitoli che lo riguardano estratti dal libro di Franco Riccomini «Prato e la Massoneria 1870-1923» edito da Atanor. Mazzoni fu anche il fondatore della prima loggia pratese il 27 maggio del 1876 a cui fu assegnato il nome di «Intelligenza e Lavoro».
77 4 Secciano in Calvana. Briciole di storia e antiche fantasie (di Gianni Limberti) I fianchi della Calvana sono ancora coltivati fino quasi in cima, costellati di abitazioni e antichi castellari. A tratti appaiono le grandi ferite delle cave, oggetto di polemiche anche violente fra coloro che vi vedono una fonte di lavoro e di guadagno e coloro che ne paventano l'opera demolitrice in un ambiente naturale ancora abbastanza integro. Nei tempi antichi vi si cavavano quelle pietre biancastre, (macigno della Calvana) che squadrate si vedono ancora nelle costruzioni più antiche.
77 5 Fra cronaca e storia. Il Politeama Banchini (di Mario Bellandi) Bruno Banchini, ritiratosi dagli sferisteri dopo aver accumulato una fortuna, nel corso della prima guerra mondiale iniziava i lavori per demolire una parte dei suoi stabili di via Garibaldi per aprirvi una grande arena a lui stesso intitolata, inaugurata nel maggio 1921. Nel 1925 questa arena verrà trasformata, su progetto dell'Ing. Andrè, in teatro coperto che prenderà il nome di Politeama Banchini.
77 6 I manuali Hoepli e i pratesi protagonisti della grande collana editoriale (di Alessandro Assirelli) Chi e quanti furono i pratesi che riuscirono a scrivere per una casa editrice così prestigiosa e tanto difficile da raggiungere? Per la verità pochi. Qui oltre a ricordare sctittori nostri concittadini, citeremo anche coloro i quali sono stati protagonisti di un pezzo di storia di Prato.
77 7 Notiziario (di Franco Riccomini, Giuseppe Bicci, Marco Riccomini, Rodolfo Tomada) Seminario di studi sul Turismo - Laboratorio di Vainella diretto da Leonetto Tintori. Tecnica, manualità, espressione - L'archivio fotografico storico della Val di Bisenzio - I 75 anni della Biblioteca «Francesco Petrarca» - Giuseppe Mazzoni: politico e massone pratese - Prato per la pace. Cittadini del Mediterraneo. Verso la Conferenza dei Sindaci di tutti i paesi dell'area - «Incontri».all'Associazione «D'altrOnde Sipario club» - Un dipinto della Galleria degli Alberti in mostra a Washington e Toronto - E' morto il 9 novembre lo scultore Quinto Martini. La scomparsa dell'etrusco - Ricordo di Enrico Coveri
77 8 Mostre (di Franco Riccomini) La collezione del «Pecci» - Il Premio nazionale «Bartolini».a Vaiano - Sassi della Calvana e del Monte Buriano - Alpinismo del passato - Il classico surreale di Hermann Fitzi - Il labirinto dei segni di Diego Saiani - I Graffiti: ultima stagione di Antonio Manzi - Le rose di Burattin - Personale di Anna Sanesi a Empoli - Opere della «Leonardo». Mostre di grafica e di scultura - I grandi silenzi di Marcello Boccacci - Immediati dintorni di Nada Nistri - «Dante Alighieri a 725 anni dalla nascita», frammenti della mostra di libri di Dante Alighieri e di incisioni per le sue opere dell'artista italiano Quinto Martini - La Santa di Prato. Mostra bibliografico documentaria
77 9 Biblioteca (di Rossella Lippi, Susana Marini) Il Museo Civico di Prato - Le lettere di Francesco Datini alla moglie Margherita (1385-1410) - La Villa Medicea di Artimino - Storia dell'acquedotto di Prato - Storie minime - Le stagioni della luna - Una ventata di ricordi - «Ottantanove» - Luigi Dallapiccola, Tartiniana II; Leos Janacek, Sonata; Sergej Prokof'ev, Sonata n.2 op. 94; - «Prato e il suo territorio», depliant; «Prato» , pianta di Prato
76 1 Saluto del Presidente (di Laura Mazzanti Gacci) Compiuti i suoi primi trent'anni, «Prato Storia e Arte» diviene da questo numero la rivista dell'Azienda di Promozione Turistica. Mi piace credere che questo sia un segno di buon auspicio anche per la nuova A.P.T. che muove i primi passi e riceve una eredità così prestigiosa, costruita negli anni con un lungo ed appassionato impegno.
76 2 Il bosco nella microstoria: dall'immaginario al quotidiano (di Annalisa Marchi) Questo breve contributo vuol caratterizzare la funzione del bosco nella Val di Bisenzio.
76 3 Una lapide alle Cascine di Tavola ricorda una visita insolita (di Anna Rita Rossi) Paolo Petrovic e Maria Fjodorovna di Russia furono ospiti di Pietro Leopoldo e Maria Luisa, Granduchi di Toscana, il 9 aprile 1782, due anni prima della data incisa sulla pietra bianca che, murata in alto, abbiamo per caso notato. Mossi da comprensibile curiosità abbiamo consultato i documenti d'archivio relativi all'avvenimento e, con l'ausilio di questi, abbiamo voluto far rivivere uno spaccato di vita di corte a fine Settecento, quando prossimi erano i tempi dei grandi avvenimenti rivoluzionari che cambiarono poi il corso della storia europea.
76 4 La campagna archeologica di Carmignano e Artimino (di Giuseppe Giancarlo Borgioli) Ricorrendo il venticinquennale dell'inizio della campagna archeologica interessante Comeana e Artimino, mi è stato chiesto dalla Azienda di promozione Turistica di Prato di scrivere alcune pagine di testimonianza per la rivista Prato, Storia e Arte.
76 5 Datini e Prato (di Claudio Caponi) Ma torniamo a quel 1955. Federigo Melis, confortato dalla non comune sensibilità dell'allora Sindaco Roberto Giovannini, curò l'allestimento, in Palazzo Pretorio, di una mostra internazionale di documenti dell'Archivio Datini. Francesco di Marco ebbe a spaziare, nelle sue intraprese, su tutti i mercati europei che all'epoca erano accessibili trattando, pur specializzandosi nell'import di lane e export dei rispettivi manufatti, una innumerevole varietà di prodotti.
76 6 "Pane e lavoro !": i moti del novantotto a Prato (di Claudio Caponi) Sui tumulti popolari che il 5 e 6 maggio del 1898 scoppiarono, improvvisi e violenti, a Prato, in analogia a quanto successe in altre città d'Italia, si è accumulata nel tempo una discreta bibliografia, che ha chiarito i fatti fondamentali, e ha tracciato alcune linee interpretative, ormai consolidate. La disponibilità di alcune importanti fonti inedite, in primo luogo delle sentenze emesse in quell'anno dal Tribunale Militare di Guerra di Firenze, permette oggi una ricostruzione molto più dettagliata della dinamica dei fatti, riaprendo, in un certo senso, il dibattito storiografico sulle cause più o meno remote.
76 7 La guerra di liberazione a Prato: Radio CO.RA. e i partigiani pratesi (di Carlo Pernumia) Radio CO.RA (Commissione Radio) è una trasmittente clandestina che comunica direttamente con le forze armate alleate e con il ricostituito Stato Maggiore dell'esercito italiano.
76 8 Per un sistema integrato dei musei pratesi: primi passi (di Claudio Cerretelli) Il Sistema dei Musei potrebbe collaborare , con gli altri enti istituzionalmente incaricati di questo ruolo, ad una corretta politica per il turismo, che dimensioni e tenga conto delle infrastrutture ricettive (alberghi, ristoranti, ecc.), delle iniziative di vario genere (mostre, concerti, manifestazioni culturali), e che giunga ad indirizzare e programmare la conservazione e il restauro di edifici pubblici e privati, concorrendo così ad aumentare le attrattive della nostra città e i comforts di un soggiorno in essa.
76 9 La calda amicizia fra Armando Meoni e Marino Moretti (di Ubaldo Bardi) Mi è sembrato utile citare alcune lettere del nutrito epistolario Moretti-Meoni che dimostra la lunga e fattiva amicizia cementata dalla reciproca stima e da quel senso dell'umano che esce chiaro dai rapporti fra i due scrittori, Meoni socialista, Marino repubblicano, due uomini che hanno fatto storia.
76 10 I "sonetti in vernacolo della campagna toscana" di Ferdinando Carlesi (di Felicita Audisio) «Sonetti in vernacolo della campagna toscana»: questa , l'intitolazione apposta da Ferdinando Carlesi (1879-1966) ad una raccolta inedita di sonetti in vernacolo, corredata da una lettera che l'autore, rivestendo i panni di un contadino facitore di versi, invia ad un «Lustrissimo so' Professore». Attraverso un collaudato espediente letterario, lo scrittore pratese rende omaggio alla propria lingua natìa, al vernacolo pratese e, più precisamente, com'è del resto esplicitato nel titolo, a quello del contado, la campagna di Narnali dove egli aveva dei possessi.
76 11 Notiziario (di Francesca Faggi, Giacomo Adami, Giorgio Cozzi, Luciano Coppini) Uno dei tesori segreti di Prato: la Biblioteca Roncioniana - Recuperata la miniatura di S. Stefano - La XXII settimana di studi dell'Istituto internazionale di storia economica «F. Datini» - La biblioteca dell'Istituto di Studi Storici Postali - Ricordo di Ettore Passerin D'Entrèves
76 12 Mostre (di Elvio Natali, Franco Riccomini) Il fumetto della Perestroika e le Sturmtruppen di Bonvi - Praphilex '90 - Artisti russi contemporanei al Museo Pecci - Le favole mitologiche di Giuliano Pini - Lo scultore Antonio Berti nel chiostro di S. Domenico - I sassi elbani di Silvano Campeggi - La felice stagione di Otello Monzali - Colore e struttura: una linea italiana - Il «classico» d'avanguardia di Rina La Gioia - Frammenti di una vita: incontro con Angelo Galli - Scultura di Balistreri davanti a Pratilia
76 13 Biblioteca (di A. Marchi, Lucia Pasquetti, Mario Bellandi, Rossella Lippi, Walter Nesti) Da Montemurlo a Parigi. Memorie - Ipotesi di città. Ruderi, abusi, sogni tra Firenze Prato e Pistoia - Il territorio pratese nell'antichità - Quaderni dell'Immagine Ritrovata - I cento anni della Filarmonica G. Verdi. Storie della Val di Bisenzio: Luicciana - L'eremita di San Carlo - Cesare Guasti: I centenario della morte 1889-1989 - la Regione cosa, chi, perché, quando, dove - Ciao Toscana. Ti con Erre, Ricerche Studi Progetti della Regione Toscana 21 - La chioccia dai pulcini d'oro - Quindici anni Consiag - AFT - Pietraserena
75 1 Trent'anni per Prato (di Alessandro Lucarini, Claudio Caponi, Claudio Martini, Giampiero Nigro, Giuliano Gori, Giuseppe Nuti, Mario Bellandi, Ottone Magistrali, Pietro Fiordelli, Pietro Vestri, Silvestro Bardazzi) Non si può parlare di «Prato -Storia e Arte», di cui ricorre con questo numero il trentennale di pubblicazione, senza ricordare l'Associazione Turistica Pratese che ebbe vita nel settembre del 1952, anche se l'attività vera e propria iniziò il 21 marzo 1953 con l'apertura dell'ufficio informazioni al n. 24 della centralissima via Ricasoli, in un locale rilevato dalla pellicceria Del Prete.
75 2 Borgo al Cornio e il Castello di Prato dall'880 al 1084 d.C. (di Lorenza Magni) Se Borgo al Cornio era un agglomerato socialmente ed economicamente attivo che andava sempre più sviluppandosi anche in superficie, vicino ad esso un altro borgo indicato come «Castello di Prato», si evolveva di pari passo, finché i due insediamenti si fusero, dando origine ad un unico centro urbano. Il nome di Castello di Prato, compare per la prima volta in una pergamena del maggio 1028, nella quale, Raineri del fu Morando, effettua un launechild con la madre Imitizia, sposatasi in seconde nozze con un certo Enrico al quale egli cede il suo mundio.
75 3 L'incoronazione in San Pietro a Roma di Ludovico IV Duca di Baviera, Re dei Romani, da parte del Vescovo Jacopo da Prato (di Aldo A. L. da Prato) Siamo nell'anno 1322. In Germania alla morte di Enrico VII essendo stati eletti a succedergli Lodovico di Baviera e Federico d'Austria, ebbero inizio gravi lotte fra i due aspiranti al trono, lotte che si conclusero con la battaglia di Muhldorf vinta dal Bavaro.
75 4 Le tre Parigi di Curzio Malaparte (di Jean -Claude Thiriet) L'Italia doveva mancare a Malaparte che, subito dopo aver fatto pubblicare un articolo, quello volutamente anti-fascista nelle «Nouvelles Littéraires» lasciò Parigi e tornò nel suo paese dove fu quasi subito arrestato e inviato al confino.
75 5 Radici e asterischi pratesi (di Francesco Gurrieri) A Mazzone, in una lontana festa de l'Unità - Montaini, le Brigate Garibaldi ti condannano!… - Moore e la nuova «Porta Fiorentina».
75 6 Cesare Guasti e Federigo Ozanam testimoni della carità (di Francesco de Feo) Tanta ammirazione per l'uomo e per l'opera sua di carità, che ancor oggi è fiorente nel mondo, era anche il frutto di una conoscenza diretta: Cesare Guasti e Anton Federigo Ozanam si erano conosciuti nella sede dell'allora appena costituito Archivio Centrale del Granducato, cioè agli Uffizi, il 31 gennaio 1853.
75 7 Notiziario (di Francesco Gurrieri, Franco Riccomini, Giuseppe Nuti) Ritornata la Capsella - Restauri in Cattedrale - Le celebrazioni per il centenario della morte di Cesare Guasti - Soffici celebrato al Poggio - La critica fracassona e l'autenticità dell'impegno di Prato per la cultura artistica - Pietraserena: ricerca e creatività - Ricordo di Giuseppe Giagnoni. Una lezione di vita.
75 8 Mostre (di Elvio Natali, Rinaldo Frank-Burattin) Pittori di casa nostra. Andrea Martinelli, segugio inquieto - Sala medievale di S. Iacopo: nuovo atelier per Primo Tamagnini - L'Immagine Ritrovata. Donne in Val di Bisenzio - Elena e Leonetto Tintori. Mostra a Montemurlo - Ad Villam: un messaggio dalla provincia - Schnabel - Le orditure geometriche di Matteo Balistreri
75 9 Biblioteca (di Marco Riccomini, Rossella Lippi) Cesare Guasti, un erudito nella Toscana dell'Ottocento - Armando Meoni. Saggio per una bibliografia degli scritti conservati nella biblioteca Alessandro Lazzerini di Prato - Le corali e le bande musicali della «provincia» di Prato - S. Maria della Pietà di Prato - Il cardinale Niccolò da Prato - Contributi critici su Romano Bilenchi - Il canto dei ritorni - Spicchi di vita. Racconti pratesi - AFT - Itinerario a Calu - Pietraserena - Una vita pagana: Enrico Corradini dal superomismo dannunziano a una politica di massa - Fosco Giachetti
74 1 Il Collegio Cicognini durante il periodo gesuitico (di Teresa Paladin) La fondazione del Collegio Cicognini a Prato alla fine del Seicento ad opera dei gesuiti trovò come proprio retroterra l'ampliamento di prospettive che la città stessa andava compiendo dal punto di vista sia economico che culturale.
74 2 Un maestro di Domenico Zipoli: Giovan Francesco Becattelli (di Roberto Becheri) Fu senza dubbio a Prato che si ebbe la formazione musicale di Zipoli (poi perfezionatasi presso Casini, Scarlatti e Pasquini) e che si deve attribuire alla scuola di Giovan Francesco Becattelli.
74 3 Il recupero del Manassei (di Fabrizio Mattei) Si è ormai abituati ad indicare come «Manassei» l'edificio, posto nella via omonima e prospettante altresì sulla via Firenzuola e la piazza del Pesce, che il Comune acquistò circa trent'anni or sono in condizioni di elevata fatiscenza. L'edificio è ormai ultimato in ogni sua parte e, non appena esperite le formalità dei vari collaudi, sarà disponibile per un proficuo utilizzo per pubblici uffici.
74 4 Testimonianze sulla casa pratese nel tardo Medioevo. Note sul restauro del cosiddetto Palazzo Manassei (di Eugenio Castellani, Silvestro Bardazzi) Al posto dell'attuale palazzetto neoclassico dovevano trovarsi, in periodo medievale, soltanto costruzioni più basse, di uno o due piani, come è testimoniato dal ritrovamento al secondo piano, sul muro di confine con l'edificio ottocentesco, di due finestre originariamente aperte verso l'esterno.
74 5 Armando Meoni e la critica (di Ubaldo Bardi) La critica ha esaltato Armando Meoni, talvolta diminuito, altre volte messo sugli altari, ma senza che lo scrittore facesse nulla per meritarsi lode e biasimo, perché era talmente modesto ed onesto da siglare solo con «un va bene» o «non sono d'accordo», quello che i critici scrivevano su di lui.
74 6 Nuove giunte alla biografia di Domenico Zipoli (di Renzo Fantappiè) Le poche giunte alla conoscenza della vita di Domenico Zipoli, qui segnalate, sono il frutto di ricerche archivistiche compiute quasi un ventennio fa e sospese per il reiterato diniego di accedere ad alcuni archivi. Intendono recare alla biografia zipoliana il contributo di alcune precisazioni. Esse riguardano il soggiorno a Firenze, a Roma e a Napoli del compositore e organista, la sua partenza per le Missioni, la sua produzione di oratori musicali, la sua famiglia.
74 7 Cesare Guasti. Ricordo biografico a cento anni dalla morte (di Francesco de Feo) Quest'anno si compiono cento anni dalla morte di Cesare Guasti, avvenuta il 12 febbraio 1889 e tracciarne un profilo biografico, più che obbligo di routine, si può qualificare come un tributo di affetto verso un uomo che ha onorato la sua città, Firenze, la Toscana e l'Italia per la sua preparazione storica, letteraria, filologica, erudita, oltre che per la preziosa testimonianza di fede e di integrità morale.
74 8 Persio Nesti a vent'anni dalla scomparsa (di Walter Nesti) Persio Nesti aveva abbandonato Prato nel 1939 e non vi aveva più fatto ritorno. Tuttavia, anche dall'estero, non mancava di interessarsi ai fatti dell'Italia. Il suo vero lavoro era all'Università di Saarbrucken, lavoro che gli valse la stima e l'amicizia dei tedeschi. Era ricercato dai circoli intellettuali, invitato a collaborare ai giornali della regione, a tenere conferenze.
74 9 Il coro della Badia di S. Salvatore a Vaiano (di Dario Conti) Don Placido Tori, Iovi o Tosi secondo altri, che fu abate di questa venerabile Abbazia negli anni dal 1671 al 1672 e per la seconda volta dal 1676 al 1681, fece demolire l'abside centrale, perché pericolante, rifondare e costruire il coro nuovo. Di costruzione molto semplice, in forma rettangolare con volta a botte, illuminato da tre finestre, gli stalli in noce nostrale e senza inginocchiatoi, così Don Placido lasciò il coro.
74 10 Il restauro del coro ligneo di S. Salvatore a Vaiano (di Bruno Santi) Col meritorio impegno di enti e associazioni pubbliche, di imprese private e di singoli cittadini, la chiesa prepositurale di S. Salvatore di Vaiano ha conosciuto negli ultimi anni una serie di restauri che hanno restituito integrità conservativa e - in certi casi - rinnovata godibilità al superstite patrimonio artistico della ex-abazia vallombrosana. L'oggetto di intervento è stato anche il Coro ligneo posto dietro il ciborio novecentesco, rilevante arredo liturgico costituito dai postergali (gli schienali) di forma semplice, a pannelli quadrangolari con lesene di separazione, eppoi dai braccioli dalla tipica terminazione lobata, la cui origine formale risale al medioevo.
74 11 Giuseppe Meoni: antifascista e massone (di Franco Riccomini) Per ricordare degnamente la figura di Giuseppe Meoni pubblichiamo, per gentile concessione dell'autore, il capitolo dedicato al letterato e giornalista pratese, tratto dal volume «Prato e la Massoneria: 1870-1923» di Franco Riccomini, edito da Atanor e di recente in libreria. Si tratta di un profilo biografico di particolare interesse che contiene notizie anche inedite, su uno dei personaggi più prestigiosi che la città abbia espresso in un periodo fra i più tristi della nostra storia contemporanea, quello della dittatura fascista, dalla quale fu perseguitato e della quale fu avversario deciso e intransigente.
74 12 Notiziario (di Alessandro Assirelli, Elvio Natali, Franco Riccomini) L'XI corso di specializzazione «F. Melis» - La XXI settimana di studi dell'Istituto Internazionale di Storia Economica «F. Datini».- Apertura del CID/Arti visive - Massoni a convegno per ricordare Giuseppe Meoni - Gemellaggio Wangen-Prato - Due artisti che scompaiono: Gino Brogi e Sergio Fiaschi
74 13 Mostre (di Elvio Natali, Giada Fossi) Fumetto '89 - Praphilex '89 - Paesaggio nella miniatura - La pittura di Piero Paoli - L'immagine corale. Opere di Mario Lupo - Spazi '88 - Le sculture di Giancarlo Pomarè - Una scuola DOC: la Leonardo - Prato e la neve nei «silenzi» di Guarducci - Enzo Cucchi - Le «volute».di Arrighini al Palazzo Novellucci - Nello Sguanci: quindici anni dopo - Sottosviluppo: problema aperto. Etnofotografie di Nino Ceccatelli - Andreini per il popolo Saharawi - Furlani: i «frammenti di gesso» - Con Cipolla: aspettando e oltre - Il «naturalismo pensato» di Pancani
74 14 Biblioteca (di Caterina Santi) Armando Meoni. La vita e le opere - Composizioni per organo - Prato al cinema - Industria e commercio nella toscana medievale - A Prato vedere i Corot - Itinerario spirituale di Cesare Guasti - Americo Mazzotta - Poesie d'amore e d'odio - L'ABC del campioncino - Siro Nutini, fotografo a Vernio - Restauri del museo civico 1988 - Crisi e ristrutturazione dell'industria toscana - La scorciatoia - AFT - Le donne - Chiesa di S. Maria a Capezzana
73 1 Il Centro per l'arte contemporanea "Luigi Pecci". La mostra inaugurale "Europa oggi" (di Elvio Natali) «Europa oggi».(tale è il titolo della rassegna) con i suoi trentadue artisti di dieci paesi europei, è un'esposizione parziale, - comunque singolarmente denotativa dell'arte degli anni più recenti, scaturita dalla volontà di aggiornare e quindi superare la sperimentazione novecentesca con i suoi moduli storicizzati, divulgati da una stratificazione critica agguerrita e informatissima.
73 2 La situazione del patrimonio fotografico in Italia e i programmi dell'Archivio Fotografico Toscano (di Sauro Lusini) Ufficialmente l'Archivio Fotografico Toscano si è costituito nel 1985 venendo aperte nel maggio di quell'anno alla consultazione le sue raccolte ordinate e la biblioteca specializzata di fotografia. Si trattava ovviamente di un inizio e il materiale disponibile per la consultazione era un primo nucleo destinato ad allargarsi con il tempo secondo quello che era (e resta) lo spirito più autentico e genuino del progetto: di nascere legato a un programma di lavoro e non in funzione della sistemazione e della valorizzazione di un fondo già posseduto.
73 3 Scheda (di Tosca Stoppioni) L'Archivio dispone oggi di un patrimonio di immagini la cui valutazione complessiva è di circa 30.000 unità tra positivi e negativi provenienti in gran parte da privati che hanno o depositato o donato o venduto i Fondi di loro proprietà, perché divenissero di utilità pubblica.
73 4 Il museo di fisica e scienze naturali del Liceo classico Cicognini (di Anna Maria Fantappiè) Nuova sede, dal recente 1972 per il Liceo classico, in via Baldanzi. Quanto al materiale scientifico, paziente e lunga fu la sistemazione delle collezioni di scienze naturali, già ultimata da vari anni.
73 5 Gli allievi nella storia del "Cicognini" (di Ottone Magistrali) Per frequentare il Cicognini bisognava essere «di onorevole e civile nascita» così come recitava il regolamento che, a tal proposito, si conservò fino al 1848.
73 6 Le tre Parigi di Curzio Malaparte. Parigi a vent'anni (1918/1919) (di Jean -Claude Thiriet) «Nel marzo del 1919 fui destinato a prestar servizio presso il Consiglio supremo di guerra a Versailles: mi trovai così sbalestrato, di colpo, nell'ambiente elegante, dilettantesco e superficiale delle missioni militari e delle delegazioni diplomatiche, che formavano il mondo della Conferenza della Pace». Così scriverà Malaparte nella Autobiografia.del '44.
73 7 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi. L'Ospedale della Misericordia nel Trecento (di Giuseppe Bologni) Il tempo necessario per la costruzione del pellegrinaio nuovo dev'essere stato più di un decennio perché da un libro di uscita di denari dal 1345 al 1349 si trovano annotati fino al 15 giugno del 1347 vari pagamenti per l'acquisto di materiale e per retribuire la mano d'opera.
73 8 La Misericordia di Prato nel Quattrocentesimo della fondazione (di Giampiero Guarducci) Il sacro Cingolo è divenuto, ormai da secoli, un legame stretto che unisce indissolubilmente la città civile alla città religiosa ed in questa seconda metà del Cinquecento la pietà mariana di Prato si manifesta anche con la devozione alla Santa Casa di Loreto.
73 9 Quel 1809 (di Annalisa Marchi) Gli insorti del 1809 vengono sconfitti dalla truppa francese che giunge a Prato: fin dal primo momento si delineano gravi atti di repressione. Un testimone, A. Gianerini, lasciò scritto che appena i gendarmi vedevano uomini in circolazione, li arrestavano «e subito li fucilavano senza processo delle giustizie, e senza confessione li ammazzavano in mezzo alle strade su li campi, nelle case e capanne senza scrupolo di nulla, nemmeno della giustizia di Dio».
73 10 Anchise Ciulli: storia di un anarchico (di Claudio Caponi) La presenza di un nucleo anarchico, sia pur modesto per qualità e per quantità, è segnalato anche a Prato, nella breve ma intensa esperienza della Prima Internazionale Anarchica, che trova in Italia e specialmente in Toscana un'ampia diffusione, dopo i fatti della Comune di Parigi.
73 11 La settimana di studi dannunziani. "Teatro e teatralità" (di Livia Draghici) Di recente la ricorrenza dei cinquant'anni dalla morte di Gabriele D'Annunzio ha suggerito alla Biblioteca comunale «Alessandro Lazzerini» la possibilità di offrire il proprio contributo organizzando una «Settimana di studi dannunziani».sul tema «Teatro e teatralità», per la quale sono stati interpellati sia critici e studiosi esperti in materia dannunziana sia noti attori teatrali italiani.
73 12 Note sulla Direttissima. A proposito di un documento inedito sulla storia della ferrovia Bologna-Prato-Firenze (di Andrea Giuntini) Nello studio dedicato alla storia della ferrovia Direttissima Bologna-Firenze pubblicato alcuni anni fa, ad un certo punto facevamo cenno ad un tentativo operato dalla banca francese Crédit Mobilier Francais di entrare nell'affare della costruzione della linea. Ma rimane aperta la questione riguardante la discriminazione operata nei confronti del Crédit Mobilier, che neanche in seguito riuscì mai a rientrare nell'affare.
73 13 Notiziario (di Antonella Nannicini, Bruno Santi, Gabriele Giacomelli, Giuseppe Bicci, Niccolò Rositani, Simonetta Cavaciocchi) Nuova organizzazione turistica - Nuove cariche all'Istituto «F. Datini» - Inaugurato il centro d'arte contemporanea «L. Pecci».- Celebrazioni zipoliane - Gabriele d'Annunzio. Teatro e Teatralità - A Sergio Lepri il 39° Premio Letterario Prato Europa - Gemellaggio Prato-Wangen - Farmacia cooperativa di Vaiano: 80 anni - Leonetto Tintori per il Monastero di S. Clemente in Prato - Il nuovo organo della Chiesa di S. Francesco - Un restauro a Montemurlo. La Pietà nella Compagnia di San Giovanni Decollato e una proposta per Michele delle Colombe - Polimoda - Associazione «Curzio Malaparte»: una volontà rispettata - VI seminario «Posta e Paleografia»
73 14 Mostre Un parco museo per Quinto Martini - L'inquietudine di Edo Pecchioli - Le grandi tele di Nada Nistri - Urso e la Val di Bisenzio - Rachilik: l'uomo si fa paesaggio
73 15 Biblioteca (di Giacomo C. Bascapè) Prato e la massoneria, 1870-1923 - L'Archivio postunitario del Comune di Prato. Inventario - Tradizione, usi e folclore del culto mariano in Prato - Reperti industriali - L'area pratese era così…collezione di rare cartoline - I porti come impresa economica - Prodotto lordo e finanza pubblica, secoli XII-XIX - Catalogo della mostra «Posta e postini nella documentazione di un mercante della fine del Trecento» - Il carteggio di Anton Francesco Gori - La farmacia cooperativa a Vaiano. Ottant'anni di vita 1908-1988 - Il Plagio - Antichi apparecchi del gabinetto di fisica del liceo ginnasio Cicognini di Prato - Due sonetti alfieriani nella Galleria degli Uffizi - Bollettini dell'ultimo delirio - L'ultimo pezzo della Torre di Arnolfo - Verbale di ultimazione - Io: Chi? Adolescenti alla scoperta di sé - Luci al tramonto
72 1 Un'esperienza di ricerca collettiva: Prato. Storia di una città (di Elena Fasano Guarino) All'unitarietà ed all'organicità dell'opera, Fernand Braudel teneva moltissimo, fino a vedervi una condizione ed un criterio fondamentale della sua riuscita. E tuttavia non è sembrato mai preoccupato della pluralità delle voci, impegnato come era anche a Prato in un lavoro sostanzialmente seminariale di discussione, di confronto, di concreto lavoro collettivo.
72 2 Federigo Melis e Fernand Braudel: un ricordo (di Giuseppe Parenti) Il «Centro» di Prato perde la sua originaria qualificazione di «medievale», non condivisa da Braudel ma centrale nel disegno originale di Melis e nella opinione di amici dei quali aveva già ottenuto il consenso; e, finalmene, nel 1969, l'impresa - che ormai può chiamarsi Melis-Braudel - diviene L'Istituto internazionale di storia economica Francesco Datini, del quale or ora è stato celebrato il ventesimo anno di attività.
72 3 La pianta della Contea di Vernio (di Carla Chiodini, Daniela Chiaramonti, Elena Sodini) Nell'ambito di una ricerca svolta negli archivi della famiglia Bardi di Vernio, è stato possibile visionare e studiare, grazie anche alla cortesia dei proprietari, una carta del Feudo di Vernio datata 1780, forse l'unica nel proprio genere, che costituisce un elemento importantissimo per lo studio del territorio.
72 4 I dittami e gli acanti della memoria, 14 sonetti di G. D'Annunzio su Prato (di Giuseppe Nuti) I quattordici sonetti che Gabriele D'Annunzio dedicò a Prato furono pubblicati col titolo «Le Città del Silenzio» nel fascicolo della «Nuova Antologia».uscito con la data del 1° dicembre 1902.
72 5 Pier Giovanni Francesco Pieri (1699-1773) (di Gabriele Badiani, Mara Visonà) L'artista pratese del Settecento a cui alludiamo, è lo scultore, medaglista, plasticatore di cere Giovanni Francesco Pieri.
72 6 Il nuovo Museo civico di Prato (di Alessandro Pasquini) Il Museo civico sarà un fatto nuovo, anche, dal punto di vista concettuale e funzionale con il passaggio della linearità della Galleria Comunale (rivolta esclusivamente al momento storico artistico) ad un museo articolato in più sezioni, ognuna delle quali sarà come un grande capitolo monografico che vedrà i propri reperti organizzati in base alla loro valenza principale.
72 7 Introduzione al mobile pratese (di Giuseppe de Juliis) La recente mostra sull'Artigianato del legno a Prato: «esempi delle Collezioni civiche e private», tenutasi nelle sale del palazzo Pretorio a cura del Museo Civico, ha evidenziato la complessa vicenda artistica dei «legnaioli» pratesi. A loro dedichiamo questo primo contributo sulla storia del mobile pratese.
72 8 Antonio Marini pittore (di Mario Bellandi) Ricorre quest'anno il secondo centenario della nascita di Antonio Marini che operò con grande successo, come pittore e restauratore, in pieno periodo neoclassico. Fra le cose più notevoli ricordiamo alcuni ritratti per la Sala del Capitolo di Prato, una crocifissione per Cesare Guasti, il Cristo dell'Uova e la Madonna dei Simboli per Leopoldo II.Ma a fianco della sua attività di pittore, si svolge di pari passo, intensa e partecipe quella di restauratore.
72 9 L'uomo del libro (di Giuseppe Vannucchi) Quando il professor Giuseppe Nuti fu chiamato a dirigere la locale biblioteca civica, trovai la cosa giusta e naturale: per me e per tanti altri pratesi egli è stato sempre l'uomo del libro.
72 10 Notiziario (di Luciano Santini, Simonetta Cavaciocchi) La Prato dei miei ricordi - La XX Settimana di studio dell'Istituto Internazionale di Storia Economica «F. Datini» - Donazione Seifert all'Istituto di Studi storici postali - Balistreri in banca - Ultima cena. Un affresco di Antonio Manzi in S. Clemente - Ricordo di Enrico Pecci
72 11 Mostre (di Paolo Chiozzi, Roberto Becheri) Dagli Appennini alle Pampas - Praphilex '88 - I Saharawi - Omaggio a Guttuso - Rinati Coloranti di Cinzio Cavallarin - I «muri» di Assolari - Il «cuore».di Burattin - Giovanni de' Bardi e la «Camerata». Mostra a Vernio
72 12 Biblioteca Avventure di un capitano di sventura - I Lorena a Firenze e in Toscana - 1897-1987: 90 anni di storia con la Camera del Lavoro di Prato - L'Immagine Ritrovata. Quaderno n. 5. Guerra e società - Gaetano Bresci - Aldo Palazzeschi, Giuseppe Prezzolini. Carteggio (1912-1973) - AFT
71 1 La storia di Prato: un cambio di scala (di Alberto Tenenti) La storia di Prato è sintetizzata in un imponente lavoro che si dispiega in quattro robusti volumi, uno dei quali in due tomi. Il 1986 ha visto la pubblicazione del secondo volume, che rintraccia la trasformazione del mondo pratese lungo i secoli dell'età denominata moderna e cioè il Cinquecento, il Seicento ed il Settecento.
71 2 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: l'Ospedale della Misericordia nel Trecento (di Giuseppe Bologni) Il nuovo rettore, Francesco del fu Tieri, si trova subito nella necessità di avere nuovi locali pro consolatione infirmorum masculorum essendo ormai insufficienti quelli esistenti per la continuazione dell'opera per cui l'ospedale era stato fondato. In un libro cartaceo del 1334, ritrovato nel 1560 da Alessandro Guardini e tuttora esistente, viene descritto tutto quello che riguarda la costruzione di questo nuovo edificio, cioè del pellegrinaio nuovo.
71 3 Orientamenti politico-ecclesiastici di monsignor Scipione de' Ricci Vescovo di Pistoia e Prato (di Teresa Paladin) L'attività riformistica del vescovo Scipione de' Ricci, concertata con Pietro Leopoldo o perlomeno condotta con l'approvazione del sovrano, fu ispirata dal suo orientamento ideologico-religioso fondamentale: l'adesione alle idee della teologia giansenista di fine '700. Il giansenismo italiano si configura nell'incontro con dottrine gallicane ed antiromane, quale resistenza al ruolo storico-ecclesiale dell'autorità pontificia.
71 4 Guido Perini un sindacalista in doppio petto (di Claudio Caponi) Guido Perini, piegatosi per questioni di opportunità al regime fascista, ma non asservitosi del tutto ad esso, si illuse probabilmente di poterlo usare come uno strumento di affari, realizzando attraverso il corporativismo la pace sociale. Sognò un avvenire che vedesse».insieme affratellati industriali ed operai in una armonica e indissolubile collaborazione per la sempre maggiore prosperità e grandezza» della sua amata Italia.
71 5 Alberto Casella commediografo (di Mario Bellandi) Alberto Casella, letterato e commediografo, si formò anch'egli nelle prestigiose aule del Cicognini. Nel teatro del collegio si vedrà recitare nei drammi di Paolo Ferrari ridotti per soli uomini. Nel 1921 esordisce come autore teatrale con «Vautrin» a cui segue due anni dopo «Prometeo»: queste opere prime gli danno subito la notorietà e sono giudicate favorevolmente dalla critica. Ma la sua fama si affida soprattutto a «La morte in vacanza».una favola tragica dal significato drammaticamente satirico: è l'avventura del dio della morte disceso tra gli uomini e le donne di questa vita terrena.
71 6 Meoni e Malaparte (di Roberto Toppetta) Per gentile concessione della Cassa di Risparmi e Depositi di Prato siamo lieti di pubblicare un capitolo della monografia su Armando Meoni di Roberto Toppetta, che sarà prossimamente pubblicato a cura delle Edizioni del Palazzo.
71 7 Malaparte trent'anni dopo (di Caterina Santi) L'approfondimento critico della figura di Malaparte è passato - nell'occasione del trentennale della morte - attraverso diverse tappe significative: le moste, gli incontri con le scuole, il Convegno, la tavola rotonda, la proiezione del suo film, la rappresentazione scenica.
71 8 Agostino Ammannati: un ricordo (di Giuseppe Nuti) Il Professor Ammannati è stato per vari decenni un simpatico personaggio nella nostra città e le era anche assai affezionato, ma non era pratese. Lo sanno tutti: era nato al Pratello, tra Calenzano e la Calvana. A Prato, dal 1944 in poi, per più che trent'anni, diede il meglio di sé. Accanto alla scuola, negli anni migliori dell'insegnamento pratese, svolse, prima una breve ma vivace esperienza politico-amministrativa a Calenzano, come consigliere comunale e come Assessore, poi a Prato, varie iniziative parascolastiche non ancora dimenticate in città.
71 9 Testimonianze su Arrigo del Rigo (di Armando Meoni, Gino Brogi, Quinto Martini) Nel 1981, in previsione di una mostra da dedicare al pittore Arrigo del Rigo di cui stava per ricorrere il cinquantenario dell'immatura scomparsa, il presidente dell'Azienda di Turismo dr. Pietro Vestri, chiese a Gino Brogi, Quinto Martini ed Armando Meoni di ricordare l'artista con una testimonianza scritta. La mostra, per circostanze impreviste, fu poi realizzata in forma più ridotta e gli scritti rimasero inediti. Non persero ovviamente significato e si propongono adesso come contributo alla biografia di un artista emblematico delle aspirazioni e delle crisi della sua generazione.
71 10 Notiziario (di Bruno Santi, Giuseppe Bicci, Simonetta Cavaciocchi) Premio per il fumetto all'Azienda di Turismo - La tradizione dell'8 settembre: Corteggio Storico - Andreini, un artista in piazza - Prato per la pace. Gemellaggio con la città austriaca di Ebensee - La Camera di Commercio Italia-Cina - Il dipinto della Madonna di Giovanni M. Butteri nella Propositura di Vaiano e il suo restauro - Restauri in S. Maria a Colonica - In ricordo di Mauro Miliotti, dedicata una strada al marinaio pratese - L'ambasciatore di Francia a Prato - Un dipinto a S. Giusto - Il 38° premio letterario «Prato Europa».
71 11 Mostre (di Franco Messina, Franco Riccomini, Lorenzo Papi, Nino Ceccatelli, Rodolfo Moscardi, Silvestro Bardazzi) «Il grande Ferro Celle».di Burri - Monumento al vento - Andrea Martinelli: dipinti, disegni, affreschi - Mostra della Marina Militare - Itinerario mariano pratese. Mostra al Museo dell'Opera del Duomo - Aria d'Europa: De Chirico, De Pisis - Quinto Martini, sculture per un museo - Indonesia: forme, luci e colori - Scuola libera del nudo - Nada Nistri a Fiesole
71 12 Biblioteca Studi di storia economica toscana nel Medioevo e nel Rinascimento - La Banca pisana e le origini della banca moderna - Francesco di Marco Datini, un mercante e la sua città - Carteggi di Cesare Guasti - Catalogo dei periodici pratesi II, 1900-1943 - Mestieri del bosco e migrazioni stagionali - Il sacrificio di Prato sull'ara del terzo Reich - Irma ed Emma due grandi del teatro italiano - AFT - Seppelliscimi con la mia chitarra sotto la rena
70 1 Inediti nel territorio pratese: il Seicento (di Maria Pia Mannini) Agli inizi del Seicento nel territorio pratese ricche e articolate sono le tendenze artistiche presenti, anche se permangono, in pittura, gli schemi regolari e devoti di Santi di Tito, interprete ideale della ricristianizzazione delle campagne nel periodo post-tridentino.
70 2 Un museo d'arte contemporanea a Prato (di Maria Teresa Bettarini) Prato dà vita ad un Centro per l'arte contemporanea con un programma, già nelle premesse, di respiro internazionale. L'edificio è costruito da un imprenditore locale, Enrico Pecci, e donato alla città in memoria del figlio Luigi. La collocazione urbanistica, una una zona di nuova espansione vicino al casello autostradale Firenze-Mare, esprime già lo spirito di apertura alle comunicazioni.
70 3 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: l'Ospedale della Misericordia nel Trecento (parte seconda) (di Giuseppe Bologni) Signorello del fu Martini, sano di mente e di corpo, con il suo testamento del 19 marzo 1312, dopo aver fatto un legato di 40 soldi ai Frati Minori di Prato perché alla sua morte celebrassero delle messe in suo suffragio, lasciava Donna Maria sua figlia per tutto il tempo della sua vita usufruttuaria di una casa con corte, orto e resedio posta in Prato nel borgo detto di Porta di Capo di Ponte in Calimala e di un appezzamento di terreno. Dopo la morte di Donna Maria si doveva fondare nella sopraddetta casa un ospedale per accogliere infermi, indigenti e pellegrini, amministrato dal comune di Prato, il quale avrebbe eletto uno o due rettori, e mantenuto con le rendite del sopracitato terreno.
70 4 I laghi e le ghiacciaie dietro la chiesa di San Rocco (di Giuseppe Nuti) Spesso si narrava come in quei verdi fossi umidi e tra quei rossi mattoni, molti anni prima, si era veduta l'acqua limpida della prossima gora farsi duro e candido ghiaccio nelle notti serene di gennaio.
70 5 Raoul Diddi e la Jungla, contributo alla storia di un pratese "difficile" (di Morena Pagliai) Raoul Diddi, intellettuale, poeta, organizzatore culturale, polemista, nato e vissuto a Prato fino al 1950. Se ne andò da Prato nel 1950 per stabilirsi a Firenze dove morì sette anni dopo.
70 6 Profili pratesi: Corrado Bettarini, Gino Brogi (di Giuseppe Nuti) Profili di Corrado Bettarini e di Gini Brogi
70 7 Dieci anni di fumetto a Prato (di Franco Riccomini) A Prato, nell'estate del '77, in un negozio di fumetti di antiquariato in piazza del Duomo, alcuni appassionati coltivano l'idea di organizzare una manifestazione che accolga nuove istanze di un mass-media allora in auge, basata però sugli aspetti culturali del fenomeno. La proposta è accolta dall'Azienda Autonoma di Turismo, convinta allora come oggi, di assolvere i suoi doveri di istituto in maniera completa varando una manifestazione articolata sulla fumettistica mondiale, volutamente tralasciando ogni aspetto commerciale, proprio per privilegiare il messaggio, anche il confronto con altre realtà, legate alla tradizione, alla cultura ed al folklore di un popolo.
70 8 Bisenzio e oltre il duemila. Appunti per un poema (di Raffaello Pecchioli) Fiume noto alle lettere; dalla citazione dantesca alle novelle del Firenzuola, dagli studi di Galilei ai versi di Tommaseo e D'Annunzio, alle pagine di Malaparte e Armando Meoni.
70 9 Notiziario (di Carmine Compagnini, Daniele Piacenti, Francesco Neri, Luciano Santini) Museo storico per la città - Progetti per il Bisenzio, parco fluviale per la città - Cento anni di vita del «Buzzi» (1886-1986) - Successo dell'Orchestra da Camera Fiorentina - L'Associazione Culturale«Cesare Guasti» - Restaurata la tavola del Nome di Gesù - Coppa Davis a Prato - Raduno delle Confraternite Liguri a Prato - La XIX settimana dell'Istituto Internazionale di storia economica «F. Datini» - Giorgio Mori nuovo presidente del comitato scientifico dell'Istituto Datini - J.C.I. European Multi Twinning. L'informatica in Europa - Il turismo in Italia - Prato Hotels - Prato alla B.I.T.
70 10 Mostre (di Franco Riccomini) Immagini della città, grafica di artisti pratesi contemporanei - Praphilex '87 - Fumetti Belgi al X Convegno pratese - Paisajes y fragmentos, fotografie di Marcela Garcia - Giuliano Pini, l'edificio del sogno
70 11 Biblioteca Tommaso di Piero Trombetto: aspetti della pittura pratese (1485-1530) - Il Papa a Prato - Carteggi di Cesare Guasti X - L'uomo della famiglia. Il servo di Dio Cesare Guasti terziario francescano - L'angiolina di Cesare Guasti - Da cinquanta anni al servizio dei poveri - Il tempo di Don Milton Nesi. Cinquant'anni di cronache religiose, sociali e politiche a Prato (1912-1964) - L'arte del Rinascimento. Filippo Lippi. Gli usi, i costumi, gli avvenimenti che accompagnarono la vita del grande pittore - L'Arlecchino del Re Sole. La vita e il teatro di Evaristo Gherardi - Catalogo dei periodici pratesi II (1900-1943) - (1886-1986) Cento anni dell'Istituto Buzzi - Trasporti e sviluppo economico secoli XII-XVIII - Parco Bisenzio. Rivisitazione e riuso di un fiume urbano - Le ceramiche di Antonio Manzi
69 1 Al teatro (di Giuseppe Nuti) La mia iniziazione teatrale era avvenuta vari decenni prima, al nostro «Metastasio», nel febbraio del 1930. Come tutti i pratesi, anche i bambini, ne avevo sentito raccontare meraviglie. Ripetevo, frasi spezzate e smozzicate di opere sentite anni prima da questo o da quello dei miei familiari...
69 2 I miei incontri con Armando Meoni (di Antonio de Lorenzo) Quando nella benemerita Società Fiorentina di «San Giovanni Battista», sotto la pressione dell'avv. Carlo Alberto de' Lapi, la deputazione mi elesse vicepresidente ed io organizzai un premio nazionale di narrativa intitolato al Santo Patrono della città, l'amico Armando Meoni accettò di buon grado di far parte della giuria.
69 3 Autocritica di uno scrittore per ragazzi (di Armando Meoni) Ho l'impressione di apparire dinanzi a voi piuttosto sconosciuto quale scrittore di libri per ragazzi o per la gioventù.
69 4 Raoul Diddi (di Ubaldo Bardi) Diddi aveva fondato a Prato nientemeno che una rivista letteraria il Bacchino. Raoul Diddi frequentava gli ambienti culturali della sua città e di Firenze; lo si poteva trovare in casa di Armando Meoni o in quella di Giovanni Papini o di Nicola Lisi, sempre indaffarato a discutere e commentare.
69 5 Il rosso e il nero. Vite parallele dei fratelli Targetti (di Claudio Caponi) Raimondo Targetti, primogenito, fu «padrone del vapore» , si rivelò imprenditore illuminato, aperto al nuovo, laico, provvisto di una sensibilità associativa particolare, organizzatore industriale sagace, tecnico ed economista laniero di livello nazionale. Fu forse il personaggio di maggiore spicco espresso nel primo Novecento dall'imprenditoria locale. Di tutt'altri panni si vestì Ferdinando Targetti. Romanticamente, e con grave scandalo dei benpensanti, fece una scelta di vita radicalmente diversa, rinunciando alla guida delle aziende di famiglia per seguire una vocazione precoce ed irresistibile alla politica.
69 6 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi. L'ospedale della Misericordia nel Trecento (di Liuba Giuliani Mauro) Era il tempo in cui con grande fervore era sentito anche in Prato il movimento penitenziale soprattutto sotto l'impulso del diffondersi del francescanesimo. Gli appartenenti a questo movimento erano chiamati pinzocheri. Alcuni di questi penitenti vivevano la penitenza individualmente, uti singulae, altri in associazione, in un gruppo che andava sotto il nome di Regula coniungatorum che in sostanza era il Terz'Ordine francescano.
69 7 La canonizzazione di Santa Caterina de' Ricci. Usanze letterarie del '700 a Prato (di Liuba Giuliani Mauro) Lo studio di un carteggio riporta alla luce due usanze celebrative del XVIII secolo: i sonetti e le iscrizioni. Si tratta di usi - peraltro poco conosciuti - che può essere interessante sottolineare. Nel settembre del 1746 a Prato si fece gran festa pe la canonizzazione di S. Caterina de' Ricci, decisa da Papa Benedetto XIV.
69 8 Un pratese del Seicento: Cristoforo Ceffini (di Giampiero Guarducci) Ricordato quale parsimonioso amministratore delle finanze del Comune di Prato all'epoca della peste del 1630-32, quando lo troviamo provveditore di sanità, Cristoforo Ceffini fu anche un cronista di prim'ordine che ci ha tramandato, nel suo Libro della Sanità, uno dei quadri più completi ed attendibili fra tutti quelli che descrivono una città assediata da quella peste che è cornice ai Promessi Sposi.
69 9 Un pratese tra '8 e '900: Giulio Giani (di Giampiero Guarducci) Dobbiamo a Giulio Giani il merito di aver fondato quella Società Pratese di Storia Patria editrice del famoso Archivio Storico Pratese, miniera preziosa sia per quanti hanno fatto della ricerca storica una professione sia per quanti ne hanno fatto un motivo di intima soddisfazione.
69 10 La biblioteca popolare "Petrarca" a S. Ippolito di Vernio (di Manfredo A. Robazza) La Biblioteca popolare Petrarca di S. Ippolito di Vernio rappresenta, per il suo carattere e per le sue finalità di diffusione della cultura fra il popolo, la degna continuatrice dell'opera iniziata da Antonio Bruni che nel 1861 aveva fondato in Prato la prima Biblioteca popolare italiana.
69 11 Le dolci acacie di San Giusto (di Giuseppe Nuti) Il volumetto che il Guarducci ha pubblicato lo ha intitolato alle acacie, nome di piante numerose, gigantesche e lussureggianti come certune dei tropici americani, curiose come certune d'Africa. Ma non pare che il buon Guarducci pensi a tali essenze. Per lui le acacie sono le mimose che si offrivano alle ragazze e che figurano anche in versi del Pascoli, o quelle belle e verdi che nascono sugli argini della Bardena, del Calice.
69 12 Notiziario (di Giuliano Gori, Giuseppe Giagnoni, Manfredo A. Robazza, Simonetta Cavaciocchi) Mario Bellandi o il turismo a Prato - Presentato il primo volume della Storia di Prato - Seminario «Posta e paleografia» - Arte Estate 1986 - Il parco della pace. Inaugurate ceramiche di Vulcanescu - Settantesimo della biblioteca «Petrarca».- Corso di specializzazione di storia economica «F. Melis» - Norberto Bobbio a Prato - Il sinodo di Scipione. Convegno di studi nel bicentenario - Un francobollo per la villa Medicea di Poggio a Caiano - Premio Letterario Prato - Palazzo Verzoni Bizzocchi. Nuova campagna di restauri. L'impegno dell'Unione Commercianti - Restauri a Vaiano - Le origini dell'Avis a Prato - Sergio Coppini: 50 anni di foto - Fausto Melotti - Henry Moore - Giuseppe Marchini, una vita per il patrimonio artistico
69 13 Mostre (di Franco Riccomini, Lanfranco Colombo, Paolo Chiozzi) Prato: suoni e immagini di una città - Da Pio IX a Pio XII. Cent'anni di Vaticano dall'Archivio Felici - Strade e auto della Danimarca - Bruno Saetti - Mihu Vulcanescu - Posta e postini nel '300. Mostra a Palazzo Datini - Domenico Coppi. Una città nell'obiettivo - Ville antiche nel suburbio di Prato. Foto di Nino Ceccatelli - Carmelo Cappello - Igor Mitraj - Tanzi
69 14 Biblioteca Prato, storia di una città - Riforme ecclesiastiche e resistenze sociali - Materiali per una bibliografia italiana di Federico Garcia Lorca - L'archivio storico del Convitto Nazionale Cicognini - L'archivio storico del Comune di Montemurlo - Contadini e fattorie - La villa di Poggio a Caiano - Prato fra storia e cronaca. Gli ottant'anni della Croce d'oro - Mazzei Gazette, quadrimestrale di politica, cultura economia e scienza dell'Associazione Filippo Mazzei - AFT, semestrale dell'Archivio Fotografico Toscano
68 1 Il soffitto del pulpito di Donatello nel Duomo di Prato (di Piero Morselli) Il recente restauro del soffitto ligneo del pulpito di Donatello e Michelozzo all'esterno del Duomo di Prato, è lo spunto per questa breve nota in cui vorrei ripercorrere le fasi costruttive della struttura, chiarificando inoltre alcune inesattezze di cronologia e di attribuzione.
68 2 Un saluto a Giuseppe Giagnoni (di Giuseppe Nuti) Il Giagnoni ha visto l'uomo nel più vasto mondo di una natura misurata e bellissima. La natura l'ha vista come fattura di un Dio giusto e sereno. Ha sempre saputo che l'uomo può migliorare, entro certi limiti, la propria vita e quella degli altri, con l'energia, l'attività indefessa, la serietà, sempre però ispirate da intelligenza e da bontà.
68 3 La storia della Val di Bisenzio attraverso l'esame dei casi giudiziari. La contesa in ordine alla feudalità dei fitti pagati dagli uomini di Vernio ai conti Bardi (di Giuseppe Piccioli, Vittorio Bologni) Il contributo che i casi risolti dagli organi giudiziari hanno apportato all'evolversi della storia non è certo indifferente. L'idea di una storia della Val di Bisenzio attraverso l'esame dei casi giudiziari vuole essere un tentativo di recupero di una fonte preziosa di informazioni, frequentemente dimenticata, quali i repertori, le raccolte di giurisprudenza e gli scritti forensi in genere. Sembra opportuno iniziare questo tentativo di ricostruzione della storia della Val di Bisenzio attraverso l'analisi della contesa in ordine alla feudalità dei fitti pagati dagli Uomini di Vernio ai Conti Bardi.
68 4 Ricordo del Maestro Vincenzo Dini (di Cesare Grassi) Confesso che l'impulso a scrivere questa breve biografia che è insieme un ricordo del maestro Dini mi è venuto quando, come accade ai vecchi, ho cominciato ad immergermi sempre più spesso nel passato, rievocando fra me gli anni, che ora mi appaiono favolosi, dell'infanzia e dell'adolescenza. Tra le immagini di quella età ormai lontana che risaltano più vive nella mia memoria, v'è appunto quella di Vincenzo Dini, che io ebbi come maestro nella VI classe elementare. S'intende che non parlo di lui solo per questo motivo personale, ma anche e soprattutto perché ritengo che la sua figura di uomo, di cittadino e specialmente di educatore meriti di essere ricordata e messa in luce, indipendentemente dall'affetto e dalla gratitudine che io sento ancora per lui.
68 5 Note sulla Resistenza nel Pratese. Le vicende della brigata Buricchi (di Michele Di Sabato) Con l'intenzione di riaffrontare l'argomento in modo più organico in un momento successivo e con la speranza di poter disporre di altre testimonianze o di poter almeno utilizzare integralmente quelle finora raccolte, mi sembra opportuno abbozzare un «racconto» della tragica vicenda che durante la notte fra il 5 e il 6 settembre 1944 ebbe come episodio più memorabile l'impiccagione di 29 partigiani della Brigata Bogardo Buricchi a Figline di Prato. Con la presente iniziativa, pertanto, non mi propongo altro che il modesto anche se difficile obbiettivo di ricostruire il momento storico durante il quale quell'evento maturò cercando di capire e chiarire le circostanze che portarono al noto epilogo.
68 6 Due storie parallele: le fonderie di rame di Gabolana e della Briglia (di Annalisa Marchi, Luana Cangioli) Non un fil di fumo s'era levato dalla ciminiera, ancora in costruzione, della Briglia che già nella Val di Bisenzio aleggiavano sospettosi mormorii. I signori (i Vai, gli Strozzi-Alamanni, i Buonamici) tornando in villa col sole primaverile seppero che dei forestieri, ricchissimi e senza scrupoli, avevano acquistato la vecchia cartiera e intendevano trasformarla in una grandiosa fonderia di rame; si erano già costruiti i forni fusori e si diceva che al termine dei lavori si sarebbero visti uffici e abitazioni per gli impiegati. Nuovi capitali avrebbero cambiato il volto della vallata: i fratelli Hall e Francesco Sloane trasferivano sulle rive del Bisenzio la fonderia che erano stati costretti a chiudere in Maremma, sul lago dell'Accesa, sotto Massa Marittima.
68 7 Una ferrovia mai costruita: la Prato-Empoli (di Andrea Giuntini) A Prato, città particolarmente attiva in campo ferroviario, a cavallo dei secoli XIX e XX si sviluppò un'iniziativa tesa alla costruzione di un tratto di ferrovia per Empoli. Fino alla metà degli anni '30 se ne parlò frequentemente, poi l'idea fu abbandonata e la linea non venne mai costruita.
68 8 Notiziario (di G. Cozzi, Ottone Magistrali) Giovanni Paolo II a Prato - La XVIII Settimana di studio dell'Istituto Internazionale di Storia Economica «Francesco Datini» - Restauro dei tabernacoli - Fernand Braudel - P. Francesco Coccia - Franco Ciatti - Alighiero Ceri - Città e fabbriche. Costituito il «Consorzio Trasferimenti Aziende».- Attilio Ciardi, cronaca di una donazione - Restaurato il Bacchino - Il Rifugio Pacini al Pian della Rasa 1936/1986
68 9 Mostre (di Franco Riccomini, Paolo Chiozzi, Piero Ceccatelli, Tommaso Paloscia) Fumetti dal Brasile - Praphilex '86 - I Dani della Nuova Guinea. Fotografia e «urgent antropology». Foto di Nino Ceccatelli. - Cento anni di alpinismo pratese - Magia, viaggio attraverso il mistero - I quarant'anni del gran premio industria e commercio - «L'Oriente e oltre» - Rodolfo Moscardi, immagini della città - Guido Dolci, un maestro di altri tempi - Ottone Rosai 40/50 - L'arcobaleno di Rinaldo Burattin - Luca Crocicchi, oltre l'iperrealismo - Pietro Annigoni, dal ritratto al paesaggio - Anna Sanesi, dipinti 1984/86
68 10 Biblioteca Parmigno, Fabio, Maglio - Dagli Infecondi ai Misoduli - Dalla regia accademica alla società dei Misoduli - Credito, banche e investimenti, secoli XIII-XX - La Galleria del Palazzo degli Alberti. 100 opere d'arte - Prato nella vita e nell'arte di Gabriele D'Annunzio - Carteggi diCesare Guasti (IX) - Carteggi di Cesare Guasti (XI) - Praticha d'Astrologia - La ferrovia transappennina. Il collegamento nord-sud attraverso la montagna bolognese e pistoiese (1842-1934) - Prato nei secoli - Carmignano/ Le ville del territorio - Ricordi di prigionia - San Tommaso dai cento anni ovvero a zonzo sul passato di Certaldo e dintorni - Musical concerto - Insegne e simboli
67 1 La ceroplastica in S. Maria delle Carceri nella prima metà del '500 (di Piero Morselli) In Italia e soprattutto nella Firenze rinascimentale l'arte della ceroplastica assunse un ruolo notevole nel vasto mosaico delle arti minori. In questo mio breve intervento vorrei accennare ad alcuni documenti inediti relativi ad opere votive di cera, trovati nel corso di precedenti ricerche sulla chiesa di S. Maria delle Carceri a Prato.
67 2 A zonzo nei dintorni di Prato cinquant'anni fa . Dalla porta S. Trinita in là (di Giuseppe Nuti) La porta di Santa Trinita appariva, una cinquantina d'anni fa, la più modesta di tutte. Ma in realtà, per la gente più avveduta e per i ragazzi più svegli, quella porta si apriva su un paesaggio di miracoli, di sortilegi, di incanti.
67 3 Uno scrittore pratese: Moise Cecconi (di Ubaldo Bardi) Cecconi fu amico di Gabriele D'Annunzio. Nei racconti il Cecconi esalta soprattutto la vita campestre, che per lui, in quel tempo, era la più consona al suo spirito inquieto.
67 4 Giulio Borselli, violinista (di Roberto Becheri) La vita - La scuola e gli allievi - La società orchestrale pratese - La scuola orchestrale «A. Nuti» - Il premio «Chiti».- La tradizione violinistica
67 5 Soffici e dintorni (di Walter Nesti) La casa del Berna, col fienile dal lato opposto dell'aia, un po' spostato in avanti sul viottolo d'accesso e le cipresse miracolosamente intatte e svettanti verso il cielo, è ancora al suo posto, anche se inesorabilmente cinta d'assedio dalla sfrenata urbanizzazione.
67 6 Giuseppe Meoni (di Giuseppe Talamo) «Di carattere vivace, di discreta educazione, di sufficiente intelligenza, di molta cultura»: così la Prefettura di Milano descriveva il 1° luglio 1905 Giuseppe Meoni. L'adesione alla Massoneria nei primissimi anni del Novecento, ma soprattutto l'iscrizione al Partito repubblicano, erano motivi sufficienti per farlo giudicare «un sovversivo che frequentava altri sovversivi»
67 7 Ricordi pisani di Malaparte (di Francesco Gurrieri) Malaparte amò Pisa ma non fu ricambiato. Ma lo scrittore non covò mai rancore o antipatia per i concittadini di Galileo, anzi elesse a suo domiciliod el meriggio l'antica osteria di «Nilo», già capolinea di scapigliature futuriste, attori e portaceste e pittori famelici.
67 8 Aldo Petri, valore senza rumore (di Francesco Gurrieri) Fra le intuizioni culturali più acute di Aldo Petri va ricordata, di sua autonoma iniziativa, la ristampa anastatica della «Narrazione e disegno della Terra di Prato di Toscana, messa insieme e composta da Giovanni Miniati di Prato», del 1596. Si tratta della prima guida della città che rimessa in circolazione (nel 1966) ha innescato stimoli e approfondimenti che in occasione delle celbrazioni medicee ebbero i traguardi più sistematici.
67 9 Notiziario (di Amerigo Giuseppucci, Andrea Mercatanti, Cesare Grassi, Franco Riccomini, Luca Barneschi, Ottone Magistrali, Simonetta Cavaciocchi) I restauri della Cattedrale. Navate, prima tappa - Incontri per il Museo d'arte contemporanea - Il 36° Premio letterario Prato Europa - Rinasce la Società dei Concerti - Quarant'anni dell'Unione Commercianti - Mahabharata a Prato - Corso di specializzazione di storia economica «Federogo Melis» - Mai con le donne. Musical con Pagliette - Turismo a Prato - Mario Monicelli, cinquant'anni di cinema - Restauri alla chiesa di Paperino - Corso «Tessuto-moda».al Buzzi - «Katarsis» al museo di Celle - Gli Etruschi e la Toscana - Studi storici postali. Attività dell'I.S.S.P. nel 1985 - La libera Università di promozione culturale - Una canzonetta di Armando Meoni
67 10 Mostre (di Paolo Chiozzi) «Come eravamo». Retrospettiva sul commercio pratese - Immagini per una antropologia urbana. Foto di Nino Ceccatelli - Prato '40-'50. Dalla guerra alla ricostruzione. Mostra fotografica
67 11 Biblioteca (di Caterina Santi, Giuseppe Nuti,) Sentieri dell'Appennino pratese - Il bel Prato - Mulini e fabbriche lungo il Bisenzio - Carmignano in vacanza tra vigne e olivi - Archivio, bollettino periodico del Centro di Informazione e Documentazione Arti Visive - Sonata per violino e basso continuo - Birreria del Gambero - I vini italiani nel Medioevo - Odori ed ombre - Monicelli cinquant'anni di cinema - L'economia fiorentina nel Rinascimento - Le stagioni di Malaparte in Brianza
66 1 Dieci anni di turismo a Prato (1975-1984) (di Pietro Vestri) Perché la potenziale offerta turistica sia sempre meglio conosciuta ed il flusso dei forestieri aumenti, è ovviamente necessaria una costante opera di pubblicità e promozione. E' quantto l'Azienda Autonoma di Turismo di Prato ha fatto, partecipando con propri stands a manifestazioni internazionali dedicate alle attività turistiche, stabilendo una fitta rete di rapporti con enti ed organizzazioni italiane all'estero, suscettibili di richiamare l'attenzione sulla città, infine diffondendo in Italia ed in numerosissimi Paesi stranieri centinaia di migliaia di manifesti e di pieghevoli plurilingui.
66 2 Perché nulla vada perduto. Il restauro dei tabernacoli a Prato (di Vittorio Dabizzi) I tabernacoli sparsi nelle vie e nei crocicchi della città e del suo territorio sono un segno, una testimonianza storica di grande importanza nella vita di fede e nella pietà popolare della nostra gente. Sono piccoli monumenti discreti e appartati, ora di alta qualità artistica, ora di modesto valore estetico, ma sempre di grande significato devozionale e spesso di una certa importanza storica.
66 3 100 anni di alpinismo pratese (di Giorgio Cozzi) Un secolo è trascorso da quando Emilio Bertini fondò la Stazione Alpina di Prato. Stazione significava allora sottosezione ed infatti quella di Prato dovette operare per molti anni nell'ambito della competenza amministrativa della sezione di Firenze del Club Alpino Italiano.
66 4 Alle origini del sistema ferroviario toscano. La Maria Antonia, la prima ferrovia pratese (di Andrea Giuntini) Fu una società pratese a bruciare tutti sul filo di lana, convincendo il granduca Leopoldo della propria solidità e dei fini economici generali dell'iniziativa. A capo della compagnia era Gaetano Magnolfi, notabile pratese e direttore del famoso Orfanotrofio della Pietà. Nacque dunque la Società della Strada Ferrata Maria Antonia, dedicata alla granduchessa, moglie di Leopoldo.
66 5 La difesa delle mura nella Prato del 1849 (di Eugenio Giommi) Su di un angolo del bastione posto tra porta S. Trinita e porta Pistoiese ancora oggi si scorge un casotto costruito con masselli di ghiaia cementata, destinato a sentinelle e fucilieri, per le molte feritoie che si aprono lungo i muri. Resiste da 140 anni ed è uno dei lavori fatti nei primi mesi del 1849 per rendere difendibile la città; non si temevano, questa volta, eserciti stranieri, ma le folle dei campagnoli fedeli al granduca Leopoldo che nella notte fra il 21 e il 22 febbraio avevano tentato di entrare dentro le mura.
66 6 A zonzo nei dintorni di Prato cinquant'anni fa, dalle parti del Mercatale (di Giuseppe Nuti) Questa volta voglio parlare del sobborgo della Porta Mercatale. Quel sobborgo era allora meta frequente di lunghe passeggiate di tutti i pratesi. Era cercato con gioia dai nostri concittadini. Era un luogo tranquillo, sereno.
66 7 Un caso letterario: Armando Meoni (di Walter Nesti) Nel panorama della letteratura italiana del Novecento, Meoni si presenta subito come scrittore atipico. Non tanto perché autodidatta, e nemmeno perché per lui l'esercizio della letteratura non è mai stato un «mestiere», ma «un di più», un hobby gradevole al quale abbandonarsi nei momenti di ozio; ma per essersi cocciutamente tenuto lontano dal «giro» , per quel suo feroce attaccamento alla città che gli ha fatto sacrificare senza rimpianto anche le occasioni più favorevoli.
66 8 Notiziario Restituzione al Comune della Mazza del Gonfaloniere - Fernand Braudel accademico di Francia - La XVII settimana di studio dell'Istituto Datini - Incontro folklore e turismo - Una scultura per una fabbrica - Rinaldo Bettini e la Divina Commedia
66 9 Mostre (di Alessandro Pasquini, Simonetta Cavaciocchi) Dai Tebeos ai Comics - Praphilex '85. Europa, turismo, montagna nella filatelia - Merletti e ricami a Prato (secc. XVI-XIX) - Guarducci, un pittore, i monti, la città - Ex libris, tipografia e cultura a Prato nell'800 - Onorato e la caricatura teatrale - Archeologia industriale pratese - Dipinti e grafica di Saetti - Le puntesecche di Antonio Manzi - Il premio nazionale di pittura Lorenzo Bartolini - Grandi civiltà del mediterraneo nelle opere di L. Ricci - Nadia Nistri a «La Soffitta»
66 10 Biblioteca S. Niccolò a Prato - Ex libris, tipografia e cultura a Prato nell'800 - AFT semestrale dell'Archivio Fotografico Toscano - Grotte della Calvana - Il Cenciaio poeta
65 1 Ad Armando Meoni (di Pietro Vestri) Caro Armando, l'editore di questa rivista sulla quale hai scritto fino dai primi numeri e per la quale stavi preparando uno dei tuoi ultimi articoli, sa che, nello scrivere queste poche righe di saluto, violerà una delle tue volontà. Hai chiesto, in alcune splendide pagine che ci hai lasciato, che venga distrutto tutto quanto di scritto possa esserti sfuggito o che si ritrovi fra le tue carte.
65 2 Una stazione per Prato (di Massimo Perri) La presenza di punti di corrispondenza è essenziale per il buon funzionamento di una rete di trasporti pubblici. E mi ha portato a prendere in considerazione l'ipotesi di un punto di corrispondenza a Prato: una stazione per treni ed autobus.
65 3 Studi sul periodo napoleonico a Prato (1808-1814) (Parte quarta) (di Annalisa Marchi) Presto si cominciò a parlare di crisi, e particolarmente nell'industria della paglia. Anche l'attività tessile ristagnava, la produzione si era ridotta e nel regime di libero scambio le aziende più grosse apparivano chiaramente in difficoltà e avevano perduto molti mercati verso i quali tradizionalmente si rivolgevano.
65 4 Ugo Panziera e la lauda musicale del secolo XIV (di Roberto Becheri) Fu S. Francesco d'Assisi ad inaugurare la poesia religiosa in volgare, la quale rappresenta un momento determinante nella storia della letteratura italiana delle origini. Bisogna però considerare che queste composizioni poetiche, fra le quali figurano quelle di Ugo Panziera ed altri ancora, venivano effettivamente cantate (altre volte solo recitate) e rappresentano anche nella storia della musica italiana un vero e proprio punto di partenza. Esse infatti sono la prima testimonianza musicale scritta, al di fuori del canto liturgico.
65 5 Carte settecentesche al Cicognini: la giovinezza pratese di Ranieri Calzabigi (di Flavio Tariffi) Il letterato, melodrammaturgo e finanziere livornese Ranieri Calzabigi (1714-1795) è stato oggetto in anni recenti di una vera riscoperta, che ha messo nella giusta luce i numerosi frutti di una carriera intellettuale, ricchissima e spregiudicata.
65 6 Una polemica di trent'anni fa a proposito dei confini della diocesi di Prato. Prato e Pistoia: schermaglie di campanile (di Claudio Caponi) Con nota verbale del 26 dicembre 1953 la Nunziatura apostolica informava infatti il Ministero degli Esteri che la Santa Sede aveva deciso di staccare le due diocesi e di dare a Prato un Vescovo proprio, lasciando tuttavia i confini della diocesi di Prato inalterati.
65 7 A zonzo nei dintorni di Prato cinquant'anni fa (di Giuseppe Nuti) Da Galceti a Piazza Ciardi
65 8 Un occasionale incontro con Giuseppe Giagnoni (di Ubaldo Bardi) Giagnoni postosi sulla via tracciata da Renato Fucini e Ferdinando Paolieri, riesce però talvolta a distaccarsene, dandoci belle pagine di prosa poetica in cui tutta la bellezza del paesaggio toscano si concentra nella parola. Nel 1939 ci dà il suo libro fondamentale quello che più di tutti ce lo rivela come narratore della vita e civiltà contadina: «Le novelle del contado».
65 9 Notiziario (di Caterina Santi, Franco Riccomini, Rinaldo Frank-Burattin, Simonetta Cavaciocchi) Direttissima: cinquantenario - Fernand Braudel accademico di Francia - Il Prof. Van Houtte nuovo presidente del comitato scientifico dell'Istituto Datini - Il nuovo Consiglio del Gruppo Bibliofili pratese «Aldo Petri» - La settimana dei musei - Corso di specializzazione di storia economica «Federigo Melis».- Storia postale: metodologia e ricerca - I restauri della Cattedrale: aperta una pubblica sottoscrizione - Arte nel paesaggio. Inaugurato a Luicciana il museo all'aperto - Il XXXV Premio letterario Prato - Rodolfo Moscardi, grafica della memoria - Un'opera di Balistreri per la Datini - Carlo Paoletti ispettore onorario ai monumenti - Ricordo di Armando Meoni - Ricordo di Bruno Saetti
65 10 Mostre (di Fabrizio Tempesti) Colori della Val di Bisenzio - Carteano: vita rurale ai confini della città - Bino Bini al «Novellucci» - Mino Maccari al «Pozzo».- Analisi di una torre - Mostre fotografiche al «Bacchino»
65 11 Biblioteca S. Leonardo e Faltugnano - I giganti della montagna - «L'immagine ritrovata. Quaderno n. 1 la Direttissima» e Capitan Maurizio - La Battitura - La Direttissima - Ho lasciato aperto il balcone…
64 1 La Galleria di Palazzo degli Alberti (di Giuseppe Marchini) Molte cose ormai sono state dette e scritte intorno al nuovo museo pratese dal nome altisonante: la Galleria del Palazzo degli Alberti. L'argomento prescelto è noto: la pittura barocca di Firenze e Toscana.
64 2 Giuliano da Sangallo e Lorenzo De' Medici in Santa Maria delle Carceri a Prato (di Piero Morselli) La Chiesa di Santa Maria delle Carceri, edificata nel 1485 in onore di una trecentesca immagine miracolosa della Vergine e costruita sotto la direzione dell'allor giovane architetto Giuliano da Sangallo, che ne ebbe l'incarico da Lorenzo de' Medici, compendia nell'opinione generale della critica gli ideali architettonici del Rinascimento.
64 3 Studi sul periodo napoleonico a Prato (1808-1814) (terza parte) (di Annalisa Marchi) Si può dire che il governo napoleonico dimostrò a Prato fin dall'inizio sensibilità e interesse per le istituzioni scolastiche, in particolare verso quelle che riteneva manifestassero una pubblica utilità: i cittadini dovevano essere educati in modo nuovo alla vita dello Stato, anche se solo per rispondere alle esigenze di razionalizzazione del campo amministrativo.
64 4 Gli operatori economici italiani in Catalogna fra il XIV e il XV secolo. Il caso del pratese Tuccio di Gennaio (di Giampiero Nigro) Il pratese Tuccio di Gennaio è salito agli onori della storia economica dell'età preindustriale grazie ad un noto saggio di Federigo Melis sulla città di Malaga nell'economia dei secc. XIV e XV. Quel contributo si inserisce in una lunga serie di ricerche e studi del Melis sull'economia iberica e sul ruolo che vi ebbero i mercanti italiani, e particolarmente toscani, in quel periodo.
64 5 Macellai pratesi nel Medioevo. Un saggio di Giampiero Nigro (di Giuseppe Nuti) Lo studio di Nigro è denso ed aggiornato, fondato su una bibliografia folta e moderna in cui l'autore si orienta bene, senza farsene condizionare. Così, ad esempio, non ignora certo ciò che è stato scritto sui macellai e sui pregiudizi numerosissimi che il basso Medioevo nutriva verso quella professione, ma intende subito, alla prima, che «quella visione della professione del beccaio non dovette aver troppo peso nella Toscana del '300» dove si badò «soprattutto agli aspetti funzionali della professione», in armonia propria con una concezione della vita che si preparava ormai a darci il Rinascimento.
64 6 Paolo dell'Abbaco e la matematica del 1300 (di Brunetto Piochi) Nacquero le «botteghe d'abbaco», vere e proprie scuole, dove si insegnava l'uso dei numeri arabi ai mercanti, ai loro figli o a chi potesse esservi interessato in qualche modo.
64 7 Antichi documenti musicali a Prato (di Roberto Becheri) In questo articolo ci occupiamo di alcuni frammenti di codici medioevali recentemente scoperti nell'archivio di Stato cittadino.
64 8 Baldassarre che metteva le croci (di Eugenio Giommi) Spesso lungo le strade e i viottoli della campagna e delle colline pratesi si trovano croci, di legno e di pietra, a segnare per lo più i luoghi dove le processioni sostavano e i sacerdoti benedivano i campi e i raccolti. Ma c'è ancora qualche pratese che passando davanti a una di quelle croci si domanda se non sia una di quelle erette da «Baldassarre».
64 9 Notiziario Festeggiato Meoni - Aspetti della vita economica medievale, convegno in memoria di Federigo Melis - Bronzo di Greco per il Sacro Cingolo - Banca e cultura - La XVI settimana di studio dell'Istituto Internazionale di Storia Economica «Francesco Datini» - Il XXXV Premio Letterario Prato - Restauro dei tabernacoli - Affresco a San Giusto - Ritornano opere d'arte restaurate -
64 10 Mostre (di Alessandro Pasquini, Franco Riccomini, Simonetta Cavaciocchi) Ori mistici e presepio povero - Jorgen Haugen Soerensen: sculture nel centro storico - Chiese romaniche nel pratese: mostra fotografica - I «Peanuts» di Schulz nell'anno del fumetto '84 - 5° Concorso nazionale per autori di fumetti - Le «formazioni».di Marzio Tinti - Praphilex '84. Da Stephenson ad Hill: ferrovie e francobolli - Un treno per il Nord. Il cinquantenario della «Direttissima Prato-Bologna» - L'ultima stagione di Franco Ferraro - Piero Tredici: Suite per Antigone - L'avventura del sipario - Il gioco della guerra
64 11 Biblioteca Filettole Carteano Canneto - Tutti i musei-Prato - Scritti giovanili - La fabbrica Forti in Val di Bisenzio - Atto Vannucci nel centenario della morte - Cambiamenti tecnologici e modelli organizzativi - La Villa di San Leonardo al Palco ex convento dei frati minori francescani.
63 1 Originalità di Giuseppe Donnini (di Armando Meoni) Sebbene la sua produzione poetica non sia molto copiosa, costituita da poche plaquettes più che di volumi veri e propri, uscite per i tipi di vari editori, a volte comprendenti anche liriche di precedenti raccolte, è chiara sempre la ricerca, non di rado felicemente riuscita, di una tematica tutta ed esclusivamente personale , al più affidata agli aspetti più scoperti della natura che gli sta intorno, mai o quasi mai portata a investire problemi sociali o religiosi.
63 2 La Toscana di Malaparte (di Caterina Santi) Malaparte si inserisce come animatore inesauribile nel clima letterario di quegli anni, assumendo e rielaborando i temi e i motivi più cari della letteratura strapaesana.
63 3 Sicuri segreti, uno zibaldone settecentesco nella Biblioteca Roncioniana (di Umberto Mannucci) Nella Biblioteca Roncioniana di Prato esiste un manoscritto compilato dal capitano Angelo Maria Guidotti, datato da Bologna 7 luglio 1764; si tratta di uno zibaldone circa la cui provenienza non ci sono riferimenti e che per le notizie e curiosità contenute merita di essere sfogliato. Certo la fatica del capitano Guidotti deve essere stata notevole per raccogliere e trascrivere questi numerosi «Sicuri segreti» , come li chiama lui nella dedica destinati «per essere a chicchessia di non poco lume e vantaggio».
63 4 Studi sul periodo napoleonico a Prato (seconda parte) (di Annalisa Marchi) Erano passati solo pochi mesi dalla istituzione della Mairie di Prato, quando le autorità francesi aprirono l'asta per le proprietà che erano appartenuta agli enti religiosi.
63 5 Gaetano Bresci: il tessitore anarchico (di Marco Riccomini) Il Bresci era un anarchico, un sovversivo, un eroe «negativo» riscoperto e messo in luce solo dopo molti anni di silenzio attribuendo alle sue gesta un significato avulso da ogni giudizio di stampo crociano ed oscurantista.
63 6 Mussolini a cavallo (di Claudio Caponi) 25 luglio 1943: l'annuncio della caduta di Mussolini provoca a Prato, come del resto in tutto il paese, episodi spontanei di esultanza popolare. In pochi giorni spariscono targhe, epigrafi, lapidi, busti, stemmi littori, che avevano costellato monumenti, edifici, vie e piazze, segnando passo passo l'epopea fascista a Prato. Rimane il giallo dell'altorilievo con Mussolini a cavallo, mai più ritrovato.
63 7 Una sera di giugno del 1944 a Prato (di Giuseppe Nuti) Alla metà di giugno del 1944 Prato si apprestava a vivere uno dei periodi più drammatici della sua lunga storia: col resto della valle dell'Arno attendeva la ritirata dei tedeschi e l'arrivo delle truppe variopinte degli anglo-americani e ciò si chiamava il passaggio del fronte.
63 8 Saltacancelli, frate all'antica (di Fabio Ciardi) Padre Evangelista da Prato fu un cappuccino ottimo, ripieno dello spirito di San Francesco, indefesso al lavoro, per la gloria di Dio e la salute delle anime.
63 9 Notiziario (di Simonetta Cavaciocchi) Restauro del tabernacolo della Madonna del Sacro Cingolo - Museo archeologico di Artimino - Un affresco a Buriano - Angiolo Frosini - A Prato il 10° congresso nazionale dell'Unione Stampa periodica italiana - Momenti del Corteggio storico dell'8 settembre - La settimana dei musei - Premio letterario Prato - Medaglie pratesi al congresso F.I.D.E.M. - Corso di specializzazione di storia economica «Federigo Melis» - Posta e paleografia, un corso per la lettura della corrispondenza medievale - Prato e Cordoba in memoria di Zipoli - La provincia in Parlamento - Ricordo di P. Bernardo Orsi
63 10 Mostre (di P. Tommaso Carlesi) Seminario vescovile 1682-1982, mostra documentaria nel 300° anniversario - Antonio Manzi, pittura e grafica - Ipotesi di viaggio, civili richiami - «picturae» - Antologica di Raffaele Gori - Soffici e Carrà - Arredo urbano del centro storico, mostra alla sala del Turismo - Foto di Giani - Prato Magica - «Firenze a Tavola», mostra mercato
63 11 Biblioteca (di Ottone Magistrali) Prato, nascita e sviluppo di una città di mercanti - La chiesa di Santa Maria delle Carceri in Prato - Il seminario vescovile (1682-1982) - Memoria paesaggio progetto - Val di Bisenzio. L'immagine ritrovata. Cento foto - Giuseppe Prezzolini: ricordi, saggi e testimonianze - La Nencia da Prato - Progetto di Legge per la Provincia di Prato - Qualificazione innovazione e sviluppo dell'area tessile pratese - Milano e le sue strade
62 1 Ricordo di Giuseppe Bigagli (di Mario Bellandi) Giuseppe Bigagli, fondatore (1952) e Presidente prima dell'Associazione Turistica Pratese, poi dell'Azienda Autonoma di Turismo fino al 1968, primo presidente dell'Istituto Internazionale di Storia Economica «F. Datini» , era stato anche presidente dell'Unione Industriale Pratese, consigliere della Cassa di Risparmio, consigliere comunale, console onorario del Nicaragua, tanto per citare alcune fra le numerose cariche che aveva ricoperto con grande prestigio ed estremo rigore.
62 2 Il pioniere della Provincia (di Armando Meoni) Nell'estate del 1911 ci mettemmo in quattro: col Ceri e con me battistrada, un giovane repubblicano di fresco diplomato chimico tintore e un giovane anarchico di non ben definita professione, per dar vita in Prato a un settimanale anticonformista, cui demmo per titolo Il ragazzo emancipato.
62 3 La "Galleria di ritratti" di Giulio Pierucci (di Alessandro Parronchi) Per ricordare lo scultore pratese Giulio Pierucci, recentemente scomparso, riteniamo opportuno riproporre il saggio a lui dedicato da Alessandro Parronchi in occasione della mostra allestita presso la galleria d'arte moderna Farsetti di Prato, col patrocinio dell'Azienda Autonoma di turismo.
62 4 Studi sul periodo napoleonico a Prato (1808-14) (di Annalisa Marchi) L'attività burocratica della Mairie si intensifica nel tempo, rivolta ormai in varie direzioni: dallo stato civile (entrato in vigore con il Codice Napoleone nel maggio 1808) e dall'esame di libri e registri di corporazioni religiose, l'attenzione si sposta a tutta una serie di rilevazioni conoscitive che investono non di rado anche la sfera sociale.
62 5 Attilio e Dante Nuti dal fondo manoscritti della Suola Comunale "G. Verdi" di Prato (di Roberto Becheri) Nel riordinare la biblioteca della Scuola di Musica «G. Verdi» sono venute alla luce una serie considerevole di composizioni e lavori musicali, quasi tutti autografi, di Attilio e Dante Nuti.
62 6 Un lontano ricordo di Persio Nesti (di Ubaldo Bardi) Nesti era un narratore vivace ed acuto, volto ai problemi del nostro tempo e che aveva combattutto con fermezza il fascismo; ora militava in quella schiera di innovatori della scuola e moralizzatori che cercavano di mettere ordine e di vincere le carenze di un organismo ormai purtroppo gravemente malato ed inadatto alla nuova realtà repubblicana.
62 7 Notiziario (di Vittorio Dabizzi) L'Azienda di Turismo ha vent'anni - Riaperto il museo di pittura murale - Cultura e Territorio negli anni '80 - Convegno regionale di Toscana Congressi - Per la civiltà della tavola - La 15° settimana di studio dell'Istituto Internazionale di Storia Economica «F. Datini» - Un intervento nell'arredo urbano: il restauro dei Tabernacoli - Aldo Petri - La scomparsa di Guido Bisori
62 8 Mostre (di Cristina Bartolozzi Moscardi) 6° Convegno Internazionale del fumetto e del fantastico - Praphilex '83 - La Cina attraverso le sue emissioni postali - Conseguenze impreviste (arte-moda-design) - Omaggio ad Ottone Rosai - Paolo Forsecchi alla Galleria degli Artisti - «Foto Grafismo» di Andrea Fiesoli - Ritratti, foto di Piero Berti
62 9 Biblioteca Regia Carmina - Il Monastero di S. Vincenzo in Prato - Catalogo dei periodici pratesi - Il settore meccanotessile nell'area pratese - Nel segno di Cagliostro
61 1 L'oratorio di Sant'Ambrogio a Prato: due inventari inediti (di Maria Luisa Frisa, Rossella Tarchi) Al fine di incrementare le poche notizie, abbiamo ritenuto utile ed interessante pubblicare integralmente due inventari trovati nell'Archivio dell'Opera del Duomo di Prato: questo non solo come contributo per la storia dell'Oratorio pratese, ma anche per costruire l'entità degli arredi presenti in esso. Gli inventari si riferiscono ad un breve arco di tempo che va dal 1692 al 1734, ma illustrano un periodo particolarmente interessante: infatti tra queste due date avvengono quei mutamenti architettonici che gli conferiscono l'attuale assetto. Il primo inventario, datato 23 gennaio 1692, venne redatto dal priore Domenico Corsoni di Pisa, allora rettore dell'Oratorio in occasione della visita pastorale di Monsignor Strozzi. Il secondo inventario, datato 30 gennaio 1733 fu scritto dal cancelliere episcopale «Canonico Santi Zeti economo generale dei Benefizi vacanti nella città e diocesi di Prato», a seguito della morte di Domenico Corsoni.
61 2 Art Spaces. Nuovi spazi d'arte moderna a Celle (di Francesco Gurrieri) La villa di Celle, a Santomato, per organicità e stato di conservazione, è una delle più importanti dell'intera Toscana. L'insieme di architettura, scultura, parco, giardino, fontane, opere d'arte, costituisce un episodio significativo e riassuntivo della cultura sette-ottocentesca del Granducato. Così come accade in alcune ville italiane fra le più note, qui l'impianto urbanistico generale ha «ridisegnato» la natura e i declivi pedecollinari naturali, assumendo gli elementi preesistenti e piegando l'inserimento - costruzione o sentiero che fosse - a connotarsi il più organicamente con quelli.
61 3 La lotta di liberazione nel Pratese: il sabotaggio a Poggio alla Malva una delle azioni più importanti della Resistenza toscana (di Michele Di Sabato) Questo scritto è il risultato di una ricerca piuttosto minuziosa fatta per cercar di capire, ricostruendo nel modo più fedele possibile l'impresa partigiana attuata l'11 giugno 1944 dalla SAP di Bogardo Buricchi e mediante la testimonianza dei protagonisti superstiti di quell'azione e di chi ne fu in qualche modo coinvolto, i motivi che ne determinarono l'alto costo in vite umane, apportando possibilmente elementi finora inediti che potrebbero consentire un giudizio più razionale sull'intera vicenda. Per la sua importanza, nell'ambito della Resistenza regionale, il sabotaggio ai carri in sosta sul binario morto della stazione di Carmignano era uno degli argomenti più stimolanti, sia perché molte delle cose finora scritte o dette in merito concorrono in qualche modo a circondare la cosa di un alone incomprensibile di mistero, sia perché uno studio veramente organico per tentare delle risposte ad elementari interrogativi su quella memorabile notte non era stato ancora affrontato.
61 4 Il Bisenzio a piedi, dalle sorgenti alla foce (di Virgilio Martini) Le misteriose sorgenti del Bisenzio - I cinghiali e Luogomano - Inizio del Bisenzio, con cane lupo - Luicciana e le glorie di Cantagallo - San Quirico e i Conti Alberti - Mercatale, e fine di Vernio - La rocca di Cerbaia - Continuazione e fine di Cantagallo - Vaiano - Prato - Campi Bisenzio - Signa
61 5 "Il sortilegio" di Giuseppe Giusti (di Eugenio Giommi) Nel «Sortilegio» Giusti fuse i vari temi del lotto. Narrò quindi il Giusti che in un castello degli Appennini, Vernio secondo il Cironi, il vizio del lotto era così radicato che i montanari avevano impegnato anche i raccolti futuri pur di avere i soldi per giocare.
61 6 Notiziario (di Letizia Fini, Mario Bellandi) Il 33° Premio letterario Prato - Successi editoriali dell'Azienda di Turismo - «Fiscalità ecclesiastica» al V corso di specializzazione Federigo Melis - «Con «Mamma marcia».Parigi commemora Curzio Malaparte - Estate in collina, corsi residenziali di enogastronomia e ceramica a Bacchereto - La XX Assemblea Nazionale della Junior Chamber Italiana - La Parola e l'immagine: settimana del libro per ragazzi - Faliero Sarti, cavaliere del lavoro - Paolo Rossi: un pratese mondiale - Si avvicina il IV centenario della morte di S. Caterina de' Ricci (1590-1990) - Ricordo di Roberto Fioravanti - Ricordo del Cardinale Giovanni Benelli - Giulio Pierucci
61 7 Mostre L'ineffabile quotidiano di Elena e Leonetto Tintori - Ipotesi di viaggio, mostra d'arte del gruppo «Magazine» - Manifesti di Mirò alla sala del Turismo - Salvatore Cipolla «costruttore di oggetti».- Dai «detriti» ai «polittici» l'escalation di Primo Tamagnini - «Bassa marea» di Fabrizio Tempesti
61 8 Biblioteca Pizzidimonte - Attività sismica in Toscana - Ruolo e sviluppo del turismo nell'alta Val di Bisenzio - La galleria di Palazzo degli Alberti - La villa Medicea di Poggio a Caiano - Il complesso del convento e chiesa di San Francesco in Prato - Ricordanze della chiesa di San Niccolò e del castello di Calenzano - Cesare Guasti - Scritti e discorsi - Quando suonava a fuoco - … A custodia della città… - Un pratese uccise un re - Pensiero d'amore
60 1 Documenti inediti su alcune opere d'arredo nella chiesa di S. Maria delle Carceri a Prato (di Piero Morselli) La statuetta di S. Giovanni che battezza della Collezione Frick venne tolta dalla chiesa di S. Maria delle Carceri alla fine dell'Ottocento e sostituita nel 1902 dalla copia attuale eseguita dallo scultiore Chilleri di Prato
60 2 Bruno Saetti: dalle acque della laguna all'atelier di Montepiano (di Francesco Gurrieri) Bruno disegnava, disegnava e poi colorava a pastello. All'inzio le teste delle sue figure erano lunghe ( dolicocefale) poi, col passare del tempo si sono allargate (brachicefale).
60 3 Cavalieri pratesi all'Ordine di Santo Stefano (di Rodolfo Bernardini) L'Ordine istituito da Cosimo I dei Medici il 1 ottobre 1561 e solennemente consacrato il 15 marzo 1562 dal nunzio pontificio mons. Cornaro nella Primaziale di Pisa (città dove ebbe la sua sede), costituì un'autentica gloria della marineria italiana.
60 4 Francesco Datini cittadino del mondo … ma non di Firenze (di Luciana Frangioni) Le finanze di Firenze, strette dalla difficilissima politica del tempo, dai rapporti con Gian Galeazzo Visconti e dalle sue mire espansionistiche, ben volentieri annovererebbero il «ricco» Datini nei propri ruoli di imposta: per questi concreti motivi, la cittadinanza fiorentina, tanto desiderata da altri pratesi, non sembra per niente sedurre il Nostro.
60 5 1809: una memorabile inondazione del Bisenzio (di Annalisa Marchi) Il 18 dicembre del 1809 le acque del Bisenzio si alzano fin quasi a sfiorare le sponde del ponte del Mercatale.
60 6 Notiziario «Prato, una città» , documentario di Folco Quilici - Restaurata la cappella della Madonna di Loreto nel monastero di S. Vincenzo - A Prato un museo d'arte contemporanea - Giornata pratese del ministro dei beni culturali - L'istituto di studi storici postali
60 7 Omaggio della Città a Rinaldo Frank Burattin (di Franco Riccomini) Al di là di tutto il complesso delle opere che abbracciano un arco di alcuni decenni, la mostra dei dipinti datati negli ultimi anni, da quando cioè Rinaldo Burattin è…rientarto in Patria, conferma un momento estremamente felice dell'artista che conserva, nella maturità, l'estro e l'intuizione della giovinezza.
60 8 Mostre Praphilex 82 teatro e filatelia - Arte e cultura caraibica al Novellucci - Le fantasie colorate di Sergio Bellini - I collages di Mary Frances Young - Pinocchio nel paese degli artisti - Nada Nistri al Cepac.
60 9 Battaglioli: l'umano e il profondo (di Giuseppe Billi) I temi del Battaglioli, un artista ormai noto e apprezzato in campo nazionale, insistono suula ricerca di un messaggio misteriosamente, ma anche misticamente riposto nel profondo dell'uomo.
60 10 La Croce Rossa a Prato (di Claudia Cerretelli) Dopo il riconoscimento giuridico come Ente Morale della Croce Rossa Italiana, nel 1882, si moltiplicarono nella nostra penisola le sezioni dell'organizzazione sorta a Ginevra nel 1864.
60 11 Convegni 5° Convegno internazionale del fumetto e della fantascienza - Il teatro del Cinquecento - Convegni e congressi
60 12 Biblioteca Il pulpito interno della cattedrale di Prato - Carteggi di Cesare Guasti - Ratafià e ghirighio - Malaparte - Scioperi del marzo 1944 a Prato - Le comunità contadine del Pratese nella lotta di liberazione e nell'assistenza ai prigionieri evasi britannici nel 1943-1945 - L'industria tessile del cardato - Il Palco.