N.Riv. N.art. Titolo (autore) Abstract
99 11 Ritratto di Cesare Grassi (di Giuseppe Nuti)

Cesare Grassi, dopo aver insegnato qualche anno al Liceo classico di Viareggio, insegnò latino e greco al Liceo Cicognini. Fu poi professore associato di Latino nella Facoltà di Magistero dell'Università di Firenze dal 1968 fino ai suoi settanta anni. Il Grassi fu un valentissimo latinista e grecista; tradusse un testo latino del tardo Medioevo, il famoso libro di Convenevole da Prato che nessun erudito pratese era mai riuscito a tradurre, né nell'Ottocento, né nel nostro Novecento; era anche un grecista ottimo. Conosceva bene Francese, Inglese e Tedesco. Non era ignaro neppure del Russo.

99 2 Guido Dolci (1880 - 1969) (di Maria Pia Mannini)

La crescente rivalutazione della pittura toscana del primo Novecento consente di indagare a fondo delle personalità minori che hanno operato in provincia, sotto l'influsso di maestri importanti. Infatti, grazie al libro ed alla mostra (presso il Museo dell'Opera del Duomo) promossi dalla Fondazione Cariprato nell'ottobre 2005, si è voluto riportare all'attenzione della critica dopo un lungo silenzio la lunga vicenda artistica e umana di Guido Dolci a Prato con una ricostruzione quanto mai esauastiva dei diversi momenti del suo percorso artistico.. Se, come pittore, appartiene alla migliore tradizione dei post-macchiaioli toscani, spiritualmente vicino ai pittori labronici come Ludovico Tommasi e Ruggero Focardi, come decoratore di molti palazzi e ville del territorio pratese e pistoiese si allinea agli esempi più significativi di Galileo Chini e di Adolfo de Carolis, cercando di trovare una via italiana al Liberty. Inoltre svolse un ruolo di primo piano come maestro in gioventù di alcuni dei migliori talenti della Scuola di Prato, Arrigo del Rigo, Giulio Pierucci e Leonetto Tintori, che fecero presso di lui il loro primo apprendistato artistico.

99 3 Emanuele Bettini: politica e cultura nell'esperienza di un intellettuale (dis)organico (di Claudio Caponi) Il messaggio che Emanuele Bettini ci lascia, dunque, e che ho volutamente sintetizzato nel titolo, è quello di un intellettuale dis-organico , di un impolitico alla Thomas Mann, di un grillo parlante alla Bobbio, di chi partecipa stando sugli alberi , alla Calvino, di un poeta e di un pittore rivoluzionario, alla Pintor, come delineato magistralmente da Umberto Eco in un recente articolo su La Repubblica . Cioè, un intellettuale di sinistra che ha sentito il dovere ed ha avuto il coraggio di parlare anche contro la parte con cui stava. Una personalità forte, ma al tempo stesso mite, aggressiva e insieme non violenta, coerente, anche se perennemente ed angosciosamente alla ricerca della verità su se stesso e sul mondo.Una figura, insomma, percorsa da dubbi e contraddizioni, di una modernità e di una attualità sorprendenti. Un personaggio, infine, espressione della migliore anima popolare della nostra comunità, che merita di essere ricordato e studiato, per riproporlo ai giovani di oggi e di domani.
99 4 Francesco Coppini: diplomatico pratese del XV secolo (di Veronica Vestri) Quasi sconosciuto per i pratesi di oggi, Francesco Coppini, fu, nella prima metà del secolo XV, un abile ed audace diplomatico al servizio della curia pontificia e di Francesco Sforza, ammirato ed onorato perfino dalla corona inglese, con proficui ed importanti contatti con la cultura del tempo, talmente spregiudicato al punto da perdere, con la velocità con cui l'aveva raggiunti, fama e ruolo sociale.
99 5 Paesaggi di pietra: l'antico borgo di Cavagliano in Calvana. (di Giuseppe Alberto Centauro) Un'unica grande architettura, Silvestro Bardazzi così definiva, nel 1979, il paesaggio di pietra della Calvana che costituisce il territorio di Cavagliano, sintetizzando con grande efficacia, in una espressione onnicomprensiva, le molteplici e inesplorate stratificazioni di quello straordinario mondo rupestre. Un paesaggio che si manifesta in un connubio inconsueto tra natura ed artificio, dove il lavorio delle forze endogene della Terra, congiunto con l'azione erosiva degli agenti atmosferici, si confonde oggi in modo sorprendente con le opere millenarie dell'uomo quasi fossero impronte scultoree modellate nella viva roccia, tornate ad essere disaggregate, come era in origine la materia primordiale, dopo il secolare riuso e il pluridecennale abbandono.
99 6 Primi sviluppi dell'indagine sull'attività del giovane ing. Pier Luigi Nervi a Prato (di Giuseppe Guanci) Una recente ricerca su Pier Luigi Nervi, ormai celebratissimo maestro dell'ingegneria del secolo scorso, ha portato alla scoperta di interessanti rivelazioni sulla sua primissima attività progettuale. La ricerca troverà conclusione in una più esaustiva pubblicazione e relativa mostra. La scoperta di un corpus di disegni autografi, di un suo copialettere e di un raro catalogo delle prime opere, ha aperto uno squarcio sulla sua primissima produzione progettuale, dalla quale seppur in modo meno eclatante emergono già chiaramente i tratti del futuro genio.
99 7 Le castagne … (di Pietro Vestri) Nel mese dei morti, con i riti che vanno alla pietosa devozione cattolica del 2 novembre alla vissuta e festosa notte di Hallowen, di tradizione anglosassone, la tavola accoglie l'arrivo della castagna. Le nostre memorie vanno ad una Toscana povera dove, soprattutto nella Val di Bisenzio, ricca di castagneti, la raccolta e il consumo di questo generoso frutto era quanto mai praticato per sfamare quelle popolazioni. Nei settecenteschi menu dei pranzi dei convittori del Collegio Cicognini compare spesso, durante la stagione, l'uso delle castagne nei giorni di festa.
99 8 Prato Cronaca 2005 (di Gianni Limberti) Questo articolo ripercorre la cronaca di Prato dal mese di gennaio 2005 a quello di aprile 2005
98 1 Dal degrado alla rinascita: la Badia di Vaiano dal recupero del monumento alla riscoperta della sua storia (di Adriano Rigoli) L'ultimo decennio, a cavallo fra due millenni, ha visto la rinascita e il recupero della Badia di Vaiano, dopo un lungo periodo di indegno degrado. Per la prima volta, dopo interventi parziali e poco significativi, il restauro dell'antico monastero vaianese è stato affrontato da un punto di vista globale, puntando cioè ad un piano (e relativo progetto) complessivo di tutto l'intervento da realizzare per fasi progressive.
98 2 Alla scuola di Libero Andreotti. Mario Cappelli scultore novecentista (di Antonello Nave) Ricorre quest'anno il novantesimo anniversario dalla nascita di Mario Cappelli. L'occasione ci sembra propizia per provare a delineare il percorso da lui compiuto nel corso degli anni Trenta, con le prime affermazioni in ambito cittadino e il precoce consolidamento della sua figura di unico vero interprete locale della scultura di carattere ufficiale e celebrativo, fino agli anni del secondo dopoguerra.
98 3 Muzio Pampaloni: un pratese nel mondo universitario di fine Ottocento (di Veronica Vestri) La carriera universitaria di Muzio Pampaloni, docente di Diritto Romano, fu brillante ed intensa: gli incarichi si susseguirono portandolo in prestigiosi atenei italiani, allontanandolo sempre più da Prato e dalla sua vita civile e sociale.
98 4 Silvestro Bardazzi, una lezione di vita (di Francesco Gurrieri) Per la sua città, Bardazzi fece molto, perché lavorò a fondo sulla sua identità, sulla sua dignità culturale, riconoscendo al lavoro la specificità connotativa di una cultura gerarchicamente non in subordine alla cultura tout-court, dei libri e del bel dire.
98 5 Un paese nato dall'industria: La Briglia in Val di Bisenzio (di Giuseppe Guanci) Il sito industriale senz'altro più importante di tutta la vallata è costituito dall'insediamento della Briglia, frazione del Comune di Vaiano in provincia di Prato. L'intero paese costituisce quasi un sito da manuale di archeologia industriale, in quanto nato esclusivamente in funzione dell'industria.
98 6 Nuove opportunità per le p.m.i. da Basilea 2: un convegno (di Luca Paolazzi) Basilea 2 è l'affinamento delle regole di patrimonializzazione degli istituti di credito. Il volto buono di Basilea 2 è costituito da un nuovo modello di relazione tra banche e imprese. Basilea 2 si presenta come uno stimolo finanziario alla crescita delle imprese.
98 7 Il professore Luigi Caiazza (di Giuseppe Nuti) L'opera politica del Caiazza fu veramente concreta ed utile. Una vita quella dell'Onorevole Luigi Caiazza che tutti i pratesi hanno apprezzato e stimato.
98 8 Prato cronaca (di Gianni Limberti) Questo articolo ripercorre la cronaca di Prato dell'intero mese di aprile 2001 e di tutto l'anno 2004.
97 1 Pietro Fiordelli Vescovo (di Umberto Cecchi) Era il Vescovo più giovane d'Italia. Proprio come ci voleva in una diocesi che fino a quel momento aveva dovuto fare a meno del suo Vescovo residente, dipendendo da quello di Pistoia. Così fu festa grande.
97 2 Università a Prato (di Giampiero Nigro) Quando nel 1992 furono attivati a Prato i diplomi universitari di Ingegneria elettronica e Ingegneria meccanica, la città visse con curiosità, ma anche con qualche critica la nascita di una sede decentrata dell'Università degli studi di Firenze. Da molto tempo Prato discuteva sulla necessità di innalzare l'offerta didattica per dare risposte più concrete ai complessi problemi che il distretto evidenziava.
97 3 Un anno di eventi al museo del tessuto (di Daniela Degl'Innocenti) Candidato agli European Museum Awards, il Museo del Tessuto si presenta con già all'attivo, ad un anno dall'inaugurazione della nuova sede presso L'Ex Cimatoria Campolmi, una serie di mostre di livello internazionale, nazionale e territoriale che hanno permesso all'Istituzione di consolidare rapporti di collaborazione già esistenti con Enti ed Istituzioni e di attivarne nuove per il futuro.
97 4 Prato cronaca 2001-2003 (di Gianni Limberti) Questo articolo ripercorre la cronaca di Prato dal 2001 al 2003.
97 5 I Distretti Toscani (di Annalisa Caloffi, Marco Bellandi) Discutiamo in questo saggio dei modi con cui la sfida cinese si riverbera sulle industrie toscane, e delle capacità di reazione delle stesse. Il tema sarà giocato sulla base del confronto a livello di sistemi di produzione locale.
97 6 Donne e agricoltura (di Maurizio Fantini) Cresce il numero delle imprese agricole condotte da donne.
97 7 Filippino Lippi. "Bellissimo ingegno" (di Paolo Berruti) Filippino «è» i suoi volti adolescenziali. E il volto«è» la storia dell'arte, fino a quando esisterà il figurativo capace di cogliere e trasmettere l'identità dell'uomo.
97 8 Il Castello dell'Imperatore a Prato (di Claudia Lamberti) Le origini: notizie e ipotesi - Il progetto federiciano - Gli interventi dal XIV secolo ai giorni nostri.
96 1 "Camerata": Sinfonia numero sette (di Goffredo Gori) Aggiustare la lente sulla «Camerata» e sui suoi sette anni di attività significa anche esaminare un fenomeno culturale«sui generis» che non ha molti riscontri nel panorama musicale. Un fenomeno tutto pratese. Di una terra che aspira ad avere due simboli nel proprio stemma. Quello dell'anima operosa e operaia insieme a quello della cultura. E della musica, fatta rinascere con la stessa inventiva che si mette in moto per riciclare i materiali tessili, attraverso cioè una operazione d'impresa.
96 2 Prato: la gestione del cambiamento (di Fabrizio Fabrini) Oggi tutto cambia, anche il cambiamento cambia. Siamo nell'epoca della cosidetta accelerazione della storia. Prato, pur tra molteplici complessità e difficoltà, sta cercando di cambiare, di adattarsi al mutare del contesto esterno, per fronteggiare le molte minacce emergenti, cogliere le nuove opportunità e recuperare la competitività del proprio sistema.
96 3 Filippino Lippi. "Bellissimo ingegno" (di Maria Pia Mannini) Il 2004, quinto centenario della morte, è stato l'anno della «riscoperta» di Filippino Lippi (Prato 1457-Firenze 1504), grazie alla mostra promossa a Prato con successo di pubblico e di critica.
96 4 Trecentocinquant'anni portati bene (di Eligio Francioni) Stiamo concludendo le celebrazioni del 350° anniversario della istituzione della Diocesi e della elevazione della Terra di Prato a Città. Stiamo ricordando pure la piena autonomia diocesana, avvenuta 50 anni fa con la nomina da parte della S. Sede di un vescovo residenziale nella persona di Mons. Fiordelli.
96 5 Da "Bisanzio nell'Etruria". (di Giuseppe Alberto Centauro) Alla luce dei clamorosi rinvenimenti archeologici che stanno interessando l'area di Gonfienti e che fissano intorno al fiume Bisenzio la pars urbis di un grande centro abitato di fondazione etrusca, dovremmo prendere atto risolutamente di un cambiamento epocale nell'anamnesi storica del territorio pratese da intendersi, da ora in avanti, a differenza di quanto è stato in passato, come luogo sovrano da privilegiare negli studi etruschi ed archeologici dell'Etruria settentrionale.
094-095 1 Riflessioni su Armando Meoni (di Giuseppe Nuti) Armando Meoni era un buon conversatore e uomo di vasta esperienza; appariva a più d'uno come carattere duro, ma era forse perché qualcuno sperava di servirsi in qualche modo di lui.
094-095 2 La figura di Santo Stefano protomartire attraverso la letteratura e l'iconografia (di Giuseppe Billi) Le prime rappresentazioni che hanno come oggetto la figura di S. Stefano risalgono al V sec., come testimonia, seppur interamente ricostruito, il mosaico dell'arco trionfale di S. Paolo fuori le mura a Roma.
094-095 3 Un ritratto al maestro del ritratto: Rinaldo Frank- Burattin (di Giuseppe Billi) La formazione di Burattin si fa in due sedi diverse, ma indicative delle sue costanti tendenze: l'istituzione (la scuola e l'insegnamento) e la «strada» , cioè il luogo d'incontro più informale. Altra dualità si ritrova nel doppio registro espressivo: il disegno e la pittura.
094-095 4 "Profeti" pratesi del "belcanto" (di Goffredo Gori) Non si può negare che la tipologia vocale che connota Prato è quella di tenore e soprano, cioè la categoria delle voci più alte, quelle in chiave di do. Riprova di questa discutibilissima affermazione due stelle pratesi: Tobia Bertini tenore, e Iva Pacetti soprano.
094-095 5 Roberto Gabbiani, la riapertura del Politeama e la situazoione musicale pratese. (di Gabriele Giacomelli) La riapertura del Politeama Pratese il 2 gennaio 1999 è stato l'evento culturale pratese che in questi ultimi anni ha maggiormente coinvolto Roberto Gabbiani, maestro del Coro del Teatro alla Scala e stretto collaboratore di Riccardo Muti.
094-095 6 Interventi della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato a favore della comunità (di Renzo Fantappiè) Oltre ad interventi di maggior rilievo e interesse nel campo della storia e dell'arte per la città e il territorio della provincia di Prato, la Fondazione Cassa di Risparmio si è impegnata nella promozione di altre iniziative volte ad arricchire la vita sociale e culturale della città.
092-093 1 A Prato, dopo la bufera del '98 (di Claudio Caponi) Nell'ottobre del 1898, insediando il nuovo consiglio Comunale di Prato dopo le elezioni amministrative, il commissario straordinario rievocava brevemente i moti popolari che avevano scosso la città appena sei mesi prima.
092-093 2 Curzio Malaparte (di Caterina Santi) La figura di Curzio Malaparte anticipa quella di Pier Paolo Pasolini. Entrambi narratori, entrambi registi, entrambi scrittori di teatro, entrambi intellettuali fortemente immersi nella realtà storico-culturale in cui vivevano, entrambi innamorati dei deboli, degli innocenti, di coloro che la storia con la «esse» maiuscola la subiscono e ne sono violati.
092-093 3 Il Savonarola e Prato (1495-1510) (di Claudio Cerretelli) Inseparabili dalla riforma dell'ambiente religioso erano gli altri due punti cardine del programma savonaroliano: la nascita di un movimento spirituale «popolare» (inteso come universale), i cosiddetti piagnoni, e l'evoluzione del governo fiorentino da oligarchico a democratico. Anche di questi aspetti si scorgono alcune tracce nell'ambiente pratese della fine del Quattrocento.
092-093 4 Le vicende della pianificazione urbanistica a Prato (di D. Fanfani, Roberto Vezzosi) Il lavoro che segue intende costituire, pur in un atteggiamento eminentemente descrittivo, non solo una riflessione intorno agli elementi specifici che ciascun progetto di piano ha proposto per l'agenda politica ed amministrativa della città, ma anche una parallela attenzione da un lato al rapporto di questi strumenti con il campo delle «idee di città» e di piano che la cultura urbanistica contemporaneamente ha prodotto e, dall'altro, ai riflessi sul territorio che ciascun piano elaborato a Prato ha più o meno intenzionalmente indotto.
092-093 5 I piani regolatori, crocevia dello sviluppo di Prato (di Andrea Balestri) I piani urbanistici costituiscono una straordinaria fonte di informazioni con la quale si può rileggere, per strati successivi, la storia delle città nel dopoguerra. Nei documenti che corredano i piani si riflettono le immagini collettive dei residenti, la loro percezione dei problemi contingenti e gli atteggiamenti verso il futuro. Nel caso di Prato tutto questo si snoda, e non poteva essere altrimenti, attorno al tema dello sviluppo delle sue attività tessili ed ai rapporti tra queste e la vita collettiva locale.
092-093 6 Domenico Zipoli e il suo festival (di Gabriele Giacomelli) La fama di Domenico Zipoli, come è noto, è tuttora demandata alle Sonate d'Intavolatura per organo e cembalo, pubblicate a Roma nel 1716: piccole gemme di contrappunto e di galanteria che, grazie all'edizione curata di L. F. Tagliavini, esattamente quaranta anni fa, costituiscono da tempo un bagaglio irrinunciabile nel repertorio di ogni tastierista d'Italia.
092-093 7 La Camerata: Prato e la sua nuova orchestra (di Alberto Batisti) Quasi all'improvviso, preceduta solo da qualche sensibile avvisaglia, a Prato è nata un'Orchestra, un'Orchestra vera. La Camerata Strumentale «Città di Prato» è stata voluta e inventata per volontà dei pratesi, che si sono dati, con uno di quegli efficaci colpi di fantasia che li contraddistingue, un complesso sinfonico tale da annettere di diritto Prato al rango di città europea, perché in Europa - non in Italia, ahinoi - ogni città che si rispetti ha la sua orchestra e nutre con essa i suoi cittadini di civiltà musicale.
092-093 8 La ristampa del Bruzzi per il centenario della Società dell'Arte della Lana (di Giampiero Nigro) Il libro del Bruzzi pubblicato nel 1920 è stato ristampato in occasione del centenario della Fondazione della Associazione Industriale e Commerciale dell'Arte della Lana.
092-093 9 Interventi dell'Ente Cassa di Risparmio di Prato a favore della comunità (di Renzo Fantappiè) Nel 1998 la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato ha svolto un ruolo significativo per la vita culturale e sociale di Prato e della sua provincia. Gli interventi sul territorio, di cui la fondazione è parte integrante, hanno riguardato il settore della ricerca scientifica, dell'istruzione, dell'arte, della sanità, della cultura e dell'assistenza e pubblica utilità.
090-091 1 Prato, valori ed espressioni di una scena urbana da riscoprire (di Giuseppe Centauro) L'incondizionata espansione « a macchia d'olio» della città degli anni Sessanta ha principalmente determinato quella degenerata commistione urbana, ben presto associata allo stereotipo di città fabbrica, quale forma prevalente riconoscibile sul territorio.
090-091 2 Decorazioni in cotto nell'edilizia medievale pratese (di Marco Burrini) L'argomento, dai tratti indubbiamente originali, ha riscontrato in questi ultimi anni particolare interesse soprattutto nel settore degli studi archeologici, al punto che, sull'edilizia in cotto e specificatamente sul mattone come materiale da costruzione nel medioevo, esiste una dettagliata campionatura e una cospicua letteratura.
090-091 3 Ferdinando Targetti alla Costituente (di Alessandro Affortunati) Ferdinando Targetti, primo sindaco socialista di Prato (1912-1914), fu eletto deputato all'Assemblea Costituente nella circoscrizione di Firenze-Pistoia con 5.067 voti.
090-091 4 Gennaio 1922: Prato sotto il controllo fascista (di Alessandro Bicci) L'11 gennaio 1922, Prato fu al centro di una serie di disordini che si sarebbero protratti nei giorni seguenti e che portarono all'instaurazione di fatto del potere fascista nella città, diversi mesi prima dell «Marcia su Roma» .
090-091 5 Per due sculture fiorentine del Rinascimento (di Lorenzo Lorenzi) Il museo Bardini di Firenze custodisce un cospicuo numero di terracotte e calchi quattrocenteschi, inquadrati da cornici centinate, che ritraggono la Madonna con Bambino a mezzo busto
090-091 6 Un edificio da riscoprire: la Scala Santa in S. Niccolò (di D. Palamedi, G. Morini, S. Niccoli) L'edificio fu costruito ad instar, cioè a somiglianza della Scala Santa di Roma, i cui ventotto gradini si pensa siano stati trasportati dal palazzo di Ponzio Pilato di Gerusalemme, alla basilica di S. Giovanni in Laterano a Roma all'epoca dell'imperatore Costantino, e qui venerati nei secoli successivi come prova tangibile della Passione di Cristo.
090-091 7 Da Usella in India: mons. Evangelista Vanni, arcivesvovo di Agra (di Maria Luisa Carobbi) Il desiderio più grande di Evangelista Vanni era di andare in missione e viene esaudito quando, il 4 ottobre 1905 riceve la Lettera Obbedenziale del Ministro Generale che lo chiama in India nella Diocesi di Agra, la più antica, essendo stata aperta dai Gesuiti nel 1579, passata poi ai Cappuccini ai primi dell'Ottocento.
090-091 8 La politica edilizia agraria del Granduca di Toscana: una testimonianza in Prato, ancora miracolosamente intatta (di Luigi Gestri) La formazione culturale degli architetti progettisti farà sì che la nuova casa colonica presenterà una notevole somiglianza al tipo edilizio delle case padronali del Cinquecento, assumendone le forme regolari e volumetriche definite: una massa compatta, generalmente a cubo o a parallelepipedo, sormontata da un torrino (piccionaia), scandita dall'ordinata disposizione delle finestre e dei loggiati. E' proprio a questa tipologia che si riferisce l'esemplare di casa colonica leopoldina rimasto miracolosamente integro nel tessuto urbano di Prato, in via Campostino, una traversa di via delle Fonti.
090-091 9 Beni culturali, interventi e progetti (1997) (di Carlo Paoletti) E' proseguito nel 1997 l'impegno dell'Amministrazione comunale per la «città murata» o centro storico di Prato, il cui splendido patrimonio ubanistico - architettonico è sempre più apprezzato anche da studiosi e turisti.
090-091 10 Gli Etruschi in Casa. Nuove tracce a Prato: da Gonfienti a Piazza Duomo (di Andrea Donnini) Durante uno scavo, sono venuti alla luce, nel mese di aprile 1997, resti di mura etrusche databili intorno al 500 avanti Cristo.
090-091 11 Salomé. Dall'APT un nuovo simbolo per Prato L'azienda di Promozione Turistica di Prato ha da quest'anno un nuovo logo, il profilo stilizzato di Salomé, così come appare nel celebre ciclo di affreschi di Filippo Lippi nel Duomo di Prato.
090-091 12 Omaggio ad Arrigo Del Rigo e agli artisti della "Scuola di Prato" (di Franco Riccomini) Un grande affresco dei primi trent'anni di questo secolo è la mostra «Arrigo Del Rigo e gli artisti pratesi fra le due guerre» che l'assessorato alla cultura del Comune e l'Azienda di Promozione Turistica hanno allestito da giugno a settembre, nel Palazzo Pretorio e nel Palazzo Benini.
090-091 13 Il Museo del Tessuto (di Elisabetta Faldi) Il punto forza del museo è però la sezione moderna, unica nel suo genere, visto che gli altri musei si fermano all'ottocento. Raccoglie tutti i campioni di stoffe che hanno fatto tendenza moda prodotti a Prato dall'82 ad oggi e presentati a Prato Expo.
090-091 14 Autobiografia di una città (di Elisabetta Faldi) La grande mostra «Autobiografia di una città» si è articolata in cinque sezioni che ci hanno fatto rivedere scene di vita collettiva che ormai fanno parte della storia della città, ma anche scenari: piazze, monumenti, fabbriche che via via nel tempo ne hanno cambiato l'immagine.
090-091 15 Calendario dei Bibliofili (di Elisabetta Faldi) Il calendario '98 dei «Bibliofili pratesi» quest'anno è stato una piacevole sorpresa: un vero e proprio libretto d'arte con la storia delle pittrici del 1800 e la riproduzione delle loro opere più significative.
090-091 16 Rassegna del fumetto (di Marco Riccomini) La rassegna del fumetto e del fantastico Prato '97 compie il suo ventesimo compleanno.
090-091 17 Pergamo d'oro a Carlo Verdone (di Matteo Piccinini) Carlo Verdone ha vinto il Pergamo d'oro 1997, il prestigioso riconoscimento al Cinema italiano istituito dal Kiwanis Club Prato Centro storico e assegnato anche quest'anno con il contributo del Comune di Prato e della Camera di Commercio della nostra città.
090-091 18 Libri d'Italia (di Matteo Piccinini) Il Teatro Cicognini ha ospitato, da febbraio a maggio, la terza edizione di Libri d'Italia, curata da Stefano Coppini e promossa dal Kiwanis Club Prato Centro Storico insieme con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Prato
088-089 1 Autobiografia (di Curzio Malaparte) L'Autobiografia di Curzio Malaparte che qui si ripubblica era apparsa per la prima volta a puntate sulla rivista Rinascita : la prima parte nel n. 7-8 del Luglio-Agosto 1957, la seconda nel n. 9 del Settembre 1957
088-089 2 Malaparte, Togliatti e altro (di Luigi Martellini) Innanzi tutto pensiamo che questa Autobiografia debba essere vista sotto diversi aspetti e qualche considerazione in tal senso conviene pur farla. Intanto bisogna leggerla come un documento umano, carico di quel valore e di quella sincerità di cui parlava Togliatti nel pubblicarla.
088-089 3 La vertenza Balli (1969) (di Alessandro Affortunati) Alla fine degli anni Sessanta Prato fu teatro di un'importante controversia sindacale che coinvolse la città e le sue istituzioni, costituì un successo significativo per il movimento operaio ed aprì una fase di rapporti più costruttivi fra le parti sociali. La lotta degli operai del lanificio Ruggero Balli, uno dei più importanti della zona, si sviluppò in questo contesto.
088-089 4 La croce astile nella chiesa del Sacro Cuore: per un gruppo di croci in materiale povero (di Lorenzo Lorenzi) Dal presbiterio a pianta quadrata della chiesa del Sacro Cuore di Prato, moderno edificio religioso a pianta centrale, svetta un'antica croce processionale non ancora acquisita agli studi. Si tratta di un'opera piuttosto interessante e di valore della quale è sconosciuta la paternità e la provenienza. E' sicuramente degna di essere indagata in ogni minimo particolare e per questo - pur scontrandoci con una difficoltà di base dovuta alla mancanza di notizie - l'esigenza di un inquadramento stilistico appare irrinunciabile e doverosa, non foss'altro per aggiungere al cospicuo catalogo della produzione orafa italiana alla fine del Trecento un nuovo esemplare.
088-089 5 I restauri del chiostro del Duomo di Prato (1917-1955) (di Marco Burrini) Tenteremo di ricucire gli avvenimenti per comprendere in che ambito nacque l'idea di restaurare il chiostrino dei canonici, dimenticato da secoli tra le mura degli edifici vescovili.
088-089 6 Due racconti (di Raffaello Pecchioli) La notifica - Merli
088-089 7 Notiziario (di Alessandro Parrini, Andrea Donnini, Anna Lombardini, Carlo Paoletti, Chiara Bardazzi, Federico Berti, Marco Riccomini, Osvaldo Coppini, Paolo Benassai, Patrizia Bogani De Liguori, Riccardo Tempestini, Roberto Vezzosi) Il Presidente Scalfaro a Prato. Medaglia al valore per la città - Sacro Cingolo e Giubileo - Clara Calamai, professione diva - Il Politeama pratese. Musica e Architettura - Una camera per il Politeama - A Mario Martone il Pergamo d'oro 1996 - Beni culturali, interventi e progetti - I restauri degli Amici dei Musei e dei Beni ambientali - Un grave furto al cimitero di Chiesanuova - Archeologia pratese: nuovi ritrovamenti a Pizzidimonte - Gli Etruschi al lago dell'Accesa. Scavi archeologici 1992-1995. La mostra di Prato - La tessitura degli Etruschi: la ricostruzione del telaio e la realizzazione dei tessuti - Ricordo di Cesare Grassi - Rassegna del fumetto - Tagli contro sacchi: Burri e Fontana al Museo Pecci - Oscar Ghiglia: maestro del Novecento - Sarajevo 2000 - Habitus Abito Abitare - Il sacro fuoco di Umberto Buscioni - Il luogo artefatto - Gli arlecchini di Guglielmo Malato - Rassegna delle mostre - Libri d'Italia - Rolando Caciolli. Storia della istituzione della Provincia di Prato - Alessandro Affortunati. Sotto la rossa bandiera - Franco Riccomini: sulle piste della cultura
87 1 Rinaldo Frank-Burattin (di Stefano De Rosa) Sono spesso le essenze vegetali che, nell'arte di Frank-Burattin, dettano i ritmi delle stagioni interiori. In lui, le erbe e i fiori non hanno cessato di esercitare un dominio materiato di stupore.
87 2 "Quando siete lassù voltate i fucili indietro". La protesta di Prato contro la grande guerra (di Alessandro Affortunati) La sera del 28 dicembre 1916, mentre una tradotta diretta al fronte sostava alla stazione di Prato, un certo Sabatino Franchi si rivolse ai soldati gridando: Quando siete lassù voltate i fucili indietro . Questa frase, ancorché pronunciata da un pregiudicato alquanto brillo compendiava efficacemente la rabbia di una città operaia nei confronti degli uomini che si erano assunta la responsabilità della partecipazione dell'Italia alla prima guerra mondiale.
87 3 Archeologia del territorio: Figline terra da fuoco ed altro (di Ilvo Santoni) I Felici artigiani della terra da fuoco (sec XVI-XIX) - La Feliciano & Dante Felici (1904-1939) - La Felici Feliciano & Figli (1939-1983) - La Nuova Felici Feliciano & Figli
87 4 Due opere di Giovanni Maria Butteri nella chiesa di San Salvatore a Vaiano (di Elisabetta Terradura) Due opere del pittore Giovanni Maria Butteri sono conservate nella chiesa di San Salvatore a Vaiano. Si tratta di due importanti testimonianze di arte sacra della seconda metà del Cinquecento: la tavola raffigurante la Crocifissione, che oggi decora la parete destra del presbiterio della chiesa, e la tela con la Madonna in trono col Bambino, San Giovannino, San Lorenzo e Sant'Andrea Martire, posta ad ornamento del primo altare della navata a destra.
87 5 Un turista di lusso a Cà di Landino (di Antonio Pane) Prendendo in prestito le parole di Antonio Pizzuto, potremmo allora definirlo - per riassumere le circostanze e il magnifico risultato di un suo paesaggio negli immediati dintorni della provincia pratese - turista di lusso .
87 6 Notiziario (di Andrea Donnini, Anna Rita Rossi, Carlo Paoletti, Franco Riccomini, Paolo Benassai, Riccardo Tempestini, Rolando Caciolii, Silvestro Bardazzi) Cambiano i vertici dell'APT di Prato. Eliana Monarca nuovo Presidente - Ricordo di Roberto Giovannini: testimonianza di Silvestro Bardazzi e di Rolando Caciolli - Ricordo di Giorgio Bertini - Marco Bagnoli al Museo Pecci - L'omaggio dei Farsetti al grande teppista - Armando Spadini. Tra Ottocento e avanguardia - Natività lippesca: restauro, mostra, catalogo - Bronzi romani ad Artimino - Il Mazzocchio di Ben Jakober - Mostra antologica per Tosco Andreini - Rassegna delle mostre - Badia di Vaiano e religiosità medievale - Traslazione del S. Cingolo, sesto centenario - Cascine di Tavola, un parco per Prato - Il gonfalone della Provincia - A Gianni Amelio il Pergamo d'oro 1995 - Il restauro di Pietro di Miniato - Lapida del Datini - Scavi nella città murata - Notizie di archeologia - Un'altra opera per Giovan Pietro Naldini - Grafio. La città: rappresentazioni e scritture - Rolando Caciolli. Storia della istituzione della Provincia di Prato
86 1 Arrigo del Rigo (1908-1932) (di Stefano De Rosa) Del Rigo è stato un pittore legato alla città, ai movimenti delle persone, all'affettuoso ritmo della provincia e della città-salotto, dove tutto di decanta ma in uno snodo pettegolo ma non cattivo, a volte acido, ma sempre comprensibile e rapportabile a bisogni concreti di persone concrete.
86 2 Il generale russo Arsenij Zakrevskij e la sua famiglia. Dalla corte imperiale alla dimora di Montemurlo (di Gamer Bautdinov) Nel gennaio del 1865 morì a Firenze il vecchio conte e generale russo Arsenij Andreievic Zakrevskij che aveva condotto una brillante carriera nella Russia degli zar.
86 3 Arte romanica nella Pieve di San Ippolito in Piazzanese (di Lorenzo Lorenzi) La pieve pratese dedicata a San Ippolito è situata nella striscia territoriale che anticamente segnava il confine tra le provincie romane di Firenze e Pistoia e afferiva ab origine alla diocesi pistoiese.
86 4 Tre capitelli del Maestro di Cabestany nel chiostro del Duomo di Prato (di Marco Burrini) Al centro della galleria orientale, unica superstite dell'antico chiostrino dei canonici della pieve di Santo Stefano di Borgo al Cornio, si conservano tre capitelli figurati riconducibili allo stile dell'anonimo maestro di Cabestany. Lo scultore, che prende il nome da un timpano raffigurante scene della Morte, della Resurrezione e dell'Ascensione della Vergine collocato all'interno della chiesa di Notre Dame des Anges a Cabestany, e attivo verso la seconda metà del XII secolo nelle regioni dei Pirenei e in quelle del bacino occidentale del Mediterraneo.
86 5 Commento alla poesia "Presso il Bisenzio" di Mario Luzi (di Stefano Coppini) E' un paesaggio fortemente indeterminato ad aprire la poesia: un viottolo ed una gora confusi nella nebbia: nessun riferimento all'ora o alla luce della scena - che comunque s'immagina smorzata - né alle ragioni del trovarsi qui, in prossimità d'un incontro con un gruppetto d'uomini non so se visti o non mai visti prima .
86 6 Notiziario (di Alessandro Bicci, Andrea Donnini, Anna Lombardini, Antonio Pane, Franco Riccomini, Marco Riccomini, Paolo Benassai, Riccardo Tempestini, Stefano De Rosa, Walter Siti) L'immagine riflessa. Una selezione di fotografia contemporanea dalla collezione LAC, Svizzera - Angelo Savelli - Igor Mitoraj - Le Disintegrazioni di Ronaldo Fiesoli - Leonid Sokof - Rassegna del fumetto e del fantastico '95 - L'estetica del delitto - Fantasie nel gres - Rassegna delle mostre - Il restauro di un dipinto a Cerreto e nuovi contributi per Giovan Pietro Naldini - Visita alla Quadreria Comunale - Restauri. Torna Granacci a Montemurlo - San Giusto: restauri e ricordi - Il pozzo di Paperino - Un frammento etrusco nel palazzo Rocchi Casotti - Restauri a Porta Pistoiese - Il punto sui primi mesi della provincia di Prato - Convegno di studi per Fernand Braudel - Libri d'Italia - Edoardo Nesi. Fughe da fermo - Michele di Sabato. Ricerche e documenti sulla Resistenza pratese - Giuseppe Gregori. Storie della Resistenza pratese - Annalisa Bresci. Montemurlo fra storia e memoria. L'occupazione tedesca, la Resistenza, la Liberazione
084-085 1 Saluto (di Mario Bellandi) Con questo numero, che conclude 35 anni di vita della rivista, lascio la direzione di «Prato - Storia e Arte» da me tenuta ininterrottamente dal 1960, anno della sua fondazione.
084-085 2 Nel V centenario dalla nascita un contributo per la conoscenza di Jacopo Carrucci detto il Pontormo (di Enrica Cassarino) Jacopo Carrucci, denominato il Pontormo dal paese natale, vedeva la luce il 24 maggio 1494, in un periodo storico particolarmente tormentato, in anni di crisi profonda, fra sconvolgimenti politici e religiosi di grande portata, fra guerre sanguinose di cui il Sacco di Roma del 1527 rappresentò in Italia, uno degli effetti psicologici più traumatici; in un momento in cui anche gli ideali di classicismo del primo Rinascimento si andavano incrinando.
084-085 3 Le vesti regali di "Nostra Donna" della Cintola - I (secc. XIV-XV) (di Isabella Bigazzi) Non voglio qui parlare dell'iconografia dell'abito di Maria, ma ho voluto premettere alcune considerazioni, per introdurre le note che mi accingo a fare sui parati e «mantellini» che costituivano una parte del corredo, del«tesoro» della «Nostra Donna» della Cintola, e che, con la sola eccezione di pochi pezzi, di datazione tarda, non sono più esistenti. Non c'è dubbio che il culto della Madonna del Cingolo sia quello che meglio rappresenta per continuità, intensità delle manifestazioni e partecipazione popolare, l'essenza della religiosità pratese.
084-085 4 Riti nuziali a Prato fra XIV e XV secolo (di Paola Pinelli) Tra i grandi appuntamenti della famiglia, l'avvenimento più importante era il matrimonio, il quale catalizzava attorno a sé le energie, l'attenzione, la curiosità e la partecipazione non solo dei parenti, ma anche degli amici, dei vicini e, nel caso di personaggi particolarmente in vista, persino della città.
084-085 5 Villa Rucellai a Canneto (di Claudio Cerretelli) Il nucleo più antico, quasi totalmente inglobato nell'attuale edificio, è una torre del XII-XIII secolo, a pianta quadrangolare, le cui possenti murature in filaretto di alberese si identificano nel corpo occidentale della villa fino ad una quota di circa 18 metri, emergendo per un breve tratto dalle coperture.
084-085 6 La Chiesa di Sant'Anna in Giolica: "Per una storia ancora da scrivere" (di Filippo Boretti, Sabrina Bignami) La storia del complesso, non di Chiesa soltanto si tratta infatti per Sant'Anna, ma di un intero impianto conventuale, inizia ai primi del secolo XIII, quando un prete, un certo Benvenuto di Lazzaro di Montecuccoli e sua madre Belloccia, «balestrati fuor dal loco natìo dall'ira delle fazioni, si stabilirono sul monte maggiore» .
084-085 7 Due pratesi alla guerra di Spagna (di Alessandro Lucarini) Ma di Ciatti e di Ferrari che ebbero a conoscersi in quella terra straniera nessuno ancora aveva fatto cenno, per questo ho trovato interessante che si pubblicassero dell'uno le pagine di un breve diario e dell'altro la testimonianza di Randolfo Pacciardi, riscontrate nel suo volume «Il Battaglione Garibaldi» , Edizioni de «La Lanterna», Roma 1945.
084-085 8 La galleria del vento a Prato: una realizzazione della Sede cittadina di Ingegneria (di Andrea Donnini) Questo tipo di galleria del vento, a differenza del tipo più conosciuto e già diffuso anche nella nostra nazione, non serve all'analisi delle forme aereodinamiche di autovetture, ma a studi preliminari, effettuati su modellini in scala, sulle possibili sollecitazioni eoliche cui potrebbero essere sottoposti edifici ad alto sviluppo verticale (palazzi, ripetitori, antenne, viadotti ecc.), anche in relazione alle turbolenze che altri edifici similari, posti nelle vicinanze, potrebbero creare.
084-085 9 I nuovi volti del distretto industriale pratese (di Andrea Balestri, Daniela Toccafondi) Insieme alla intraprendenza dei suoi operatori, un ingrediente molto importante dello sviluppo industriale pratese è costituito dal fitto intreccio tra la vita economica e quella socio-culturale. Questa sovrapposizione è alimentata dal senso civico dei suoi abitanti ed ha alle spalle un ricco patrimonio di tradizioni.
084-085 10 I forestieri a Prato (di Patrizia Bartolini) Ancora oggi si viene principalmente a Prato per comprare i panni, tanto più che anche la mostra del settore che ha determinato nell'area una monocultura sociale ed economica viene fatta a Firenze. Il fenomeno turistico, seppur da più parti se ne auspichi l'incremento, viene visto come una diversificazione dell'economia pratese, fino ad oggi di tipo monoculturale del settore tessile.
084-085 11 Giorni e personaggi pratesi (di Francesco Gurrieri) 1. New York, 1988. Al «Mezzaluna» - 2. New York, 1988 A «Les Pleyades» con Jack Baldi - 3. Una lontana visita alla rocca - 4. Gatwick, London - 5. Due secoli di pittura murale
084-085 12 Archeologia del territorio: Figline terra di fuoco ed altro (parte prima) (di Ilvo Santoni) Nel nucleo storico di Figline vi sono le ex Fornaci Mercatanti. Si tratta di un opificio di antica costruzione. I ritrovamenti, nei pressi, di ceramiche d'uso d'epoca medievale e la vicinanza alle cave di terra refrattaria inducono a pensare che il complesso, sorto o rinnovato prima del Settecento, insista su un'area ove fin dai tempi antichi è presente l'arte del figulinaio.
084-085 13 Montemurlo dalla lotta di liberazione al boom economico (di Emanuele Giovannetti) Nel decennio tra il 1960 ed il 1970 Montemurlo, grazie al trasferimento di numerose aziende tessili pratesi, diviene il secondo polo industriale del comprensorio e vede aumentare tumultuosamente la propria popolazione anche sull'onda di massicci flussi migratori.
084-085 14 Notiziario (di Claudio Cerretelli, Claudio Martini, Franco Riccomini, Laura Ferrini, Savino Marseglia) In margine a un restauro: aggiunte su Giovan Pietro Naldini - «Pontormo» e«Rosso» a Carmignano - Il tempo libero. Economia e Società. Secc XIII-XVIII. La XXVI Settimana di studi dell'Istituto Internazionale di Storia Economica «F.Datini» - Convegno su Armando Meoni - Prato Storia e Arte all'Università di Bologna - Una anno di Teatro - Corso di Bio-Architettura a Prato - Gemellaggi d'epoca - Gli ottant'anni del mito - Ricordo di Montalvo Casini
084-085 15 Mostre (di Annalisa Bricoli, Franco Riccomini, Marco Riccomini, Michele Mazzanti, RiccardoTempestini) Filippo e Filippino Lippi: pittori a Prato, la storia, i luoghi, le opere, attraverso un itinerario museale - Festa e svago in città al tempo di Francesco Datini - Fellini: i costumi e le mode al Centro Pecci - Sosta vietata al Museo Pecci - Di carta e d'altro al Centro Pecci - Il marmo verde di Prato - Premio fotrografico «Città di Prato» - Prato '94: rassegna del fumetto e del fantastico,«Fumetto, Aids e Rock & Roll» - Galleria Sergio Tossi - Julies Maidoff - Rolando Sforzi - Le ombre «inquietanti» di Fabio Inverni - L'essere uomo e pittore di Franco Ferraro -Le dimensioni parallele di Raffaello Ossola - I paesaggi toscani di Marcello Meucci - In Galleria - Nada Nistri a Milano - Momenti, mostra fotografica a cura degli allievi del corso di fotografia dell'Università Popolare di Prato
084-085 16 Biblioteca (di Caterina Santi, Roberto Becheri, Stefano Trinca, Ubaldo Bardi, Walter Nesti) Il tempo liberato. Feste e svaghi nella città di Francesco Datini - La musica a Prato dal Duecento al Novecento - Archivi, Biblioteche, Musei pratesi - Città medievali - Xenia - Studi in onore di Cesare Guasti - Gore e mulini della piana pratese, territorio e architettura - Nella tecnica della pittura murale - Cinquant'anni di lotte operaie a Prato e nella valle del Bisenzio (1900-1950) - La spiritualità di Santa Caterina De' Ricci nel suo epistolario - Mistero e miracolo della sofferenza - Caterina de' Ricci: dimensione interiore - Conoscere la Provincia di Prato - 1924-1994, 70 anni e una «Storia» - L'informazione locale: come organizzarla, come gestirla - Preghiere interdette - Itinerari iberoamericani della musica italiana nel Settecento - Sette lezioni su Federico Garcia Lorca e la sua opera poetica e drammatica - Nuovi contributi su Ardengo Soffici - AFT, rivista di storia e fotografia - Archivio storico pratese - Archivio - Segnalazioni
084-085 17 Supplemento al n.84-85. Un neorealista barocco: Curzio Malaparte (di Giuseppina Pezzino) Uno dei nomi più significativi nella vita letteraria italiana fra le due guerre, è quello di Curzio Malaparte, autore tra i più discussi del nostro secolo. Abbiamo ritenuto opportuno articolare questo lavoro in tre parti: nella prima viene ricostruita in sintesi, la biografia dello scrittore e la produzione letteraria antecedente il secondo dopoguerra, per mostrare come già in essa siano contenuti i motivi che saranno tipici del Malaparte maggiore; nella seconda parte, ci siamo soffermati su quelle che vengono considerate le opere maggiori dell'attività umana e letteraria di Malaparte: Kaputt, La Pelle e Mamma marcia, che formano una specie di trilogia di guerra e che vengono accomunate dal motivo della decadenza dell'Europa; nella terza parte, abbiamo voluto prendere in esame le opere scritte da Malaparte tra La Pelle e Mamma marcia, fino ad approdare all'ultimo libro dell'autore, prima della sua morte e pubblicato nel '56: Maledetti toscani.
83 1 Armando Meoni (di Pietro Vestri) Un evento, importante per Meoni, ma anche per la cultura pratese che fece da guida alle tante ribollenti idee di Meoni fu lo stringersi in un legame che non si sarebbe mai interrotto con Kurt Suckert, anch'egli allievo nello stesso collegio. Entrambi Meonio e Curtino, come si sarebbero chiamati per tutta la vita, frequentarono lo studio dell'avvocato Guido Perini, repubblicano e massone, amico di Malaparte e di tutto quello che era ricerca e anticonformismo. Entrambi, oltre all'amicizia e all'affetto, maturarono le loro prime scelte politiche, sulle quali fecero da sfondo mazzinianesimo, garibaldinismo e anticlericalismo. I due poi pur mantenendo un affetto ed una amicizia anche intellettuale, solidissima, avrebbero negli anni futuri portato il loro impegno in mondi civili e culturali diversi.
83 2 Qualche pagina sbiadita di un vecchio libro di memorie pratesi (1942-44) (di Giuseppe Nuti) L'autunno e l'inverno del 1943-44 furono brutti. Il governo all'ombra dell'occupazione tedesca, mentre le truppe alleate risalivano lentamente e faticosamente la penisola era assai malvisto, duro e non efficiente…
83 3 Parco museo del Bisenzio. Una struttura turistico-museale legata all'archeologia industriale della Val di Bisenzio (di Carla Chiodini) Il complesso ex-Meucci, oltre a presentare interessanti aspetti dal lato architettonico, è piacevolmente inserito in un contesto urbanistico-ambientale di particolare pregio. Per tale motivo l'Amministrazione Comunale di Vernio ha predisposto su tale area un progetto per la realizzazione di un parco e di una struttura turistico-museale al fine di valorizzare turisticamente e ambientalmente le peculiarità dell'area stessa la quale è inserita nel centro storico della frazione di Mercatale, la maggiore del Comune di Vernio, ed in posizione centrale rispetto all'intera vallata.
83 4 Il ruolo del centro storico di Prato nello scenario urbanistico prossimo venturo. Un allarme (di Francesco Gurrieri) Certo, dopo anni di sostanziale indifferenza per il centro storico, il risultato raggiunto è quello di averlo svuotato da ogni «funzione direzionale» (la permanenza degli uffici comunali rappresentativi è rimasta pressoché simbolica) e di aver consentito una redistribuzione strisciante verso un disordinato «esterno», in cui il viale della Repubblica è parte primaria. Così, la città intramurale si è svuotata di fatto, appassita nella sua vita di relazione, svuotata di interesse. Solo una ricollocazione equilibrata di funzioni potrà costituirsi come premessa per la restituzione di una dignità dovuta. AltrimentiPrato rischierà davvero di perdere la propria identità.
83 5 Museo dell'Opera e Ceppi: cinque dipinti restaurati (di Claudio Cerretelli) Gli ultimi recuperi, sapientemente condotti da Daniele Piacenti ed Eva Jakobs e seguiti da Maria Grazia Trenti Antonelli della Soprintendenza per i Beni artistici e storici, hanno riguardato quattro dipinti su tavola del Museo dell'Opera del Duomo e una tela della casa Pia dei Ceppi.
83 6 I "Gettatelli" a Prato dal 1450 al 1470 (di Annalisa Guarducci) Questo articolo vuole esaminare il problema dell'infanzia abbandonata a Prato dal 1450 al 1470.
83 7 Ritrovato a Montemurlo un carteggio degli Asburgo-Este Duchi di Modena (di Ilvo Santoni) Rovistando tra le carte dell'Archivio Parrocchiale di Montemurlo verso la fine del 1988 m'imbattevo in una cartella non inventariata, intitolata «Carteggio Casa d'Este duchi di Modena» ; all'interno vi erano 64 documenti (60 lettere, due decreti e due rescritti) indirizzati a Pietro Raffaelli istitutore dei principi di Modena.
83 8 Malaparte. Dalla Chiesanuova a Spazzavento (1957-1961) (di Roberto Giovannini) Con il funerale a Prato, a quattro giorni dalla morte, avvenuta a Roma il 19 luglio 1957, il feretro di Malaparte venne portato al cimitero della «Chiesanuova» e collocato provvisoriamente nella cappella di famiglia Nocchi. Malaparte, in vita, aveva manifestato la volontà di venire sepolto sulla cresta di «Spazzavento». Questo desiderio di Malaparte venne esaudito quattro anni dopo la morte, nella ricorrenza dell'anniversario (19 luglio 1961).
83 9 Peter P. Blakspole: un giornalista britannico e la condizione operaia nel pratese (1914) (di Alessandro Affortunati) Poco dopo « Il Lavoro», settimanale dei socialisti pratesi, avviò contro i doppi telai alla Briglia una violenta campagna di stampa che ebbe come protagonista Peter P. Blakspole, un giornalista inglese nato a Glasgow che si trovava allora in Toscana come redattore viaggiante del Daily Citizen di Londra.
83 10 Monti della Calvana. Geologia di un territorio (di Renato Braga) Prima di passare ad una analisi più dettagliata vorrei dare uno sguardo generale alle formazioni geologiche che compongono la sua massa ed i suoi fianchi. Due di queste, appartengono alla cosiddetta Unità di Monte Cervarola, così chiamata da un rilievo posto sull'Appennino Modenese, cui segue il Supergruppo della Calvana, di cui fanno parte, dal basso verso l'alto, il Complesso Caotico, le Argilliti a Palombini, la Formazione di Sillano, cosiddetta dall'omonimo paese posto nel Chianti, la Pietraforte e la formazione del Monte Morello a cui si associano, alle falde, i detriti e i depositi alluvionali recenti della piana.
83 11 Notiziario (di Adriano Rigoli, Don Sergio Pieri, Donato Di Miceli, Giuseppe Nuti, Ilvo Santoni, Irene Notarbartolo, Paolo Benassai, Vera Tarocchi) Cesare Grassi - Cultura come risorsa: utopia o ipotesi concreta? - Convegno «Educational Tour Operators e specialisti della comunicazione» - Agnolo Firenzuola e la Badia di Vaiano: cronaca di un centenario - Montemurlo: a proposito di una «Madonna della Cintola».e del borgo antico - Corso di storia dell'arte alla «Leonardo» - Fotoclub «Il Bacchino» - Il fondo Bettarini alla Scuola di Musica G. Verdi - Alla riscoperta di antichi oratori - Ricordo di Padre Tommaso Pier Francesco Carlesi - Fernand Braudel
83 12 Mostre (di Franco Riccomini, Riccardo Tempestini) Dodici dipinti antichi acquistati dal Museo Civico - Arte nei secoli: Toscana fra antico e moderno - Robert Mapplethorpe - Mostre a Montemurlo - Venturino Venturi - Piero Arrighin. Profeta in patria - Gli «Umidi frammenti» di Gabriella Furlani - Riccardo Farinelli a Dryphoto - Nikulas Rachlik - Cinzio Cavallarin - Raffaello Gori. Il ritorno al passato - «La casa del Berna». Omaggio a Soffici - Heinrich Dravinghausen. Tra surreale e astratto - Galleria Sergio Tossi - Quattro mostre per Tamagnini - Le senescenze di Andrea Martinelli - La coerenza interpretativa di Anna Sanesi
83 13 Biblioteca (di Annalisa Guarducci, Stefania Gori, Vera Tarocchi) Arte ambientale. Collezione Gori-Fattoria di Celle - Lo Spedale della Misericordia e Dolce di Prato. Storia e collezioni - Prévert e l'amore - Pietro Conti. Medico e Naturalista pratese - Parole in fabbrica - Il Depliant del museo della Badia di Vaiano - La guerra nel Pratese 1943/1944. Cronaca e immagini - Fascismo e resistenza a Montale
83 14 Supplemento al n. 83. Istituzioni e vita sociale a Prato nel primo Quattrocento (di Veronica Vestri) Questa ricerca nasce con l'intento di esaminare la condizione sociale, economica ed amministrativa di Prato, quando, superato il trauma della perdita dell'autonomia, la dipendenza da Firenze era divenuta stabile e costante. La fonte principale di questa analisi sono stati i Diurni comunali, definiti dagli stessi Notai che li compilano, libri o quaderni delle riformagioni della terra di Prato.
82 1 Della grammatica e di alcuni suoi maestri a Prato (di Cesare Grassi) Tempo fa passando per via Garibaldi, notai di fronte a via dei Cimatori un edificio più basso dei due che lo fiancheggiano, rinnovato da un recente restauro, sulla cui facciata si trovano alcune scritte in latino. Sorprendono gli errori di scrittura, che sono un po’ troppi rispetto all'esiguità dei testi.
82 2 Firenzuola "manierista" (di Danilo Romei) Il Firenzuola nasce a Firenze nel 1493. Il Firenzuola è rimasto coinvolto di persona in due degli eventi più traumatici: il sacco di Roma del 1527, l'assedio di Firenze del 1529-30. La più importante delle sue opere «romane» è quella dei «Ragionamenti», opera largamente imperfetta, abbandonata e probabilmente smantellata dall'autore, che ne riutilizzerà i materiali nelle operette del periodo pratese.
82 3 Appunti su Agnolo Firenzuola a Prato (di Emilio Bogani) Sulla data d'inizio del suo soggiorno a Prato non sembrano ormai esserci dubbi: tutti i documenti sin qui pubblicati per merito soprattutto del Fatini, mostrano la sua stabile presenza nella nostra città a partire dal 1538, e, del resto, è lo stesso abate a confermarcelo quando rivolgendosi alla Selvaggia, ammette che questo amore lo sorprese «il primo dì ch'io venni in questo loco», mentre altrove ci informa che quando se ne innamorò aveva compiuto i 45 anni. Perché proprio a Prato? La ragione principale risiede senz'altro nella possibilità di godere del beneficio della Badia di Vaiano tenuta dai Vallombrosani ai quali, è noto, il Firenzuola si era ravvicinato proprio per le necessità economiche.
82 4 La chiesa di Santa Maria delle Carceri: dipinti e arredi (di Carlotta Lenzi) La sera del 6 luglio 1484, inseguendo un grillo fra le dirute mura dell'ormai disabitato carcere delle Stinche, Jacopino di Antonio di ser Nicola di ser Tingo scorse la Vergine dipinta sopra l'inferriata distaccarsi dal muro e inoltrarsi nella prigione sotterranea, per poi riprendere la sua posizione nell'affresco fra Santo Stefano, patrono della città di Prato e San Leonardo, protettore dei carcerati. Il 2 settembre 1484 la bolla pontificia di Innocenzo VIII Cybo autorizzava la Comunità civica pratese ad edificare una chiesa sul luogo dell'evento miracoloso.
82 5 Le "Case nuove" sul Mercatale (di Claudio Cerretelli) La travagliata vicenda della costruzione delle cosiddette Case Nuove sul Mercatale si svolge nel periodo di Cosimo III dei Medici, periodo caratterizzato dallo sfarzo e dalla raffinatezza della corte medicea, considerata «la più splendida d'Italia».
82 6 Il Politeama Pratese. Un progetto di fattibilità per tornare a vivere. (di Francesco Gurrieri) Il Politeama Pratese è, per la sua storia e per la sua funzione svolta, uno dei luoghi più prestigiosi della città di Prato. La maggior parte della cultura musicale della città è passata dal Politeama. La grandezza del palcoscenico e l'ampio sottopalco ne fanno una delle strutture più grandi dell'intera Toscana.
82 7 Gli alberi e la città (di Fabio Gori) Gli alberi della città raccontano il passato e pertanto rappresentano una memoria storica.
82 8 Madre Cecilia Vannucchi (1901-1990). L'eperienza culturale (di Giuseppe Borgioli) Madre Cecilia Vannucchi nel tempo in cui l'ho conosciuta meglio era soprattutto la «bibliotecaria di San Niccolò». Erano nelle stanze della biblioteca le propaggini estreme della sua vita. Madre Cecilia, sebbene abbia promosso e incentivato molte ricerche, ha pubblicato di suo molto poco, probabilmente solo un articolo sul Conservatorio di San Niccolò a Prato.
82 9 Carmignano: stato attuale degli scavi archeologici (di Giuseppe Borgioli) A Montefortini è già da molti anni visitabile una tomba, perfettamente restaurata, indicata come Montefortini 1, eccentrica rispetto alla montagna di argilla che la ricopre. Esiste, come già noto, al centro del tumulo, un'altra imponente struttura tombale, la Montefortini 2, sempre del VII sec. a.C., di impianto circolare, che, per l'ampiezza e la collocazione, rende ragione dell'enorme massa di argilla impiegata per ricoprirla. Tutti i reperti rinvenuti nelle ultime campagne di scavo sono in avanzato stato di restauro nell'attrezzato laboratorio posto nei locali dell'ex macello comunale di Carmignano, affidati alla professionalità di Giorgio Tolone.
82 10 L'urbanizzazione del territorio: il caso di Campi Bisenzio (di Alessandro Pagliai, Andrea Donnini, C. Santi, Caterina Santi, Emanuele Giovannetti, Fabrizio Tempesti, Ivo Regoli, Luciano Magnini, Renato Braga, Riccardo Tempestini, Simonetta Cavaciocchi) L'8 giugno scorso, alla Biblioteca comunale di via S. Egidio a Firenze, è stato presentato il volume «L'urbanizzazione della campagna. Il caso Campi Bisenzio dal 1865 al 1945» edito dalla Franco Angeli. Ne è l'autore l'architetto Saverio Mariotti. Riportiamo l'intervento letto in quella sede dal prof. Bardazzi.
82 11 Notiziario (di Alessandro Pagliai, Andrea Donnini, C. Santi, Caterina Santi, Emanuele Giovannetti, Fabrizio Tempesti, Ivo Regoli, Luciano Magnini, Renato Braga, Riccardo Tempestini, Simonetta Cavaciocchi) Trecento candeline per il Cicognini - Convitto Nazionale Cicognini. Sintesi storica - Le migrazioni in Europa. Secoli XIII-XVIII. XXV Settimana di Studi dell'Istituto Internazionale di Storia economica «F. Datini» - «Il Cristo Proibito».di Curzio Malaparte - Restaurato un dipinto di Vincenzo Meucci - Progetto di legge sulle istituzioni d'arte contemporanea - Laurea honoris causa a Giuliano Gori - Il congresso nazionale della FIAF - Donazione Lanza alla biblioteca comunale «Lazzerini» - Il corteggio storico del Borgo di Oste - Montemurlo: permanenze storiche e prospettive di rinascita - Attività del Centro di Scienze naturali - In Calvana: traccia fossile del mollusco marino - Osservatorio tesi di Laurea in architettura - Rinasce la «Società dei Concerti» - Associazione culturale San Niccolò - La scomparsa di Gabriella Melis
82 12 Mostre (di A. Marchi, Andrea Donnini, Anna Milaneschi, Silvia Sorri, Ubaldo Bardi, Walter Nesti) XVI Rassegna del fumetto e del fantastico - Nuove acquisizioni del Museo Civico: i dipinti della collezione pratese di Leonetto Tintori - Giuseppe Caselle, scultore: un destino segnato - Mostre alla Galleria Tossi - Fiorello Tosoni. Nel segno della tradizione - «L'Apocalisse di Giovanni» di Laura Lanzini - F.P. n. Fagotti/Personaggi - Inside Out al Museo Pecci - Fra Bartolommeo disegnatore - Il Fotoclub Dynamic di Graz alla sala del Turismo - La «cosa».di Andreini in uno spazio pubblico - Dialogo come cammino. Alma Valente nel Palazzo Comunale - Arte nei secoli alla «Farsetti» - In Forma - La nuova stagione di Giulietta Pagni - La valigia di Pandora - «Fotografare» mostra di Nino Ceccatelli ed Alessandro Moggi
82 13 Biblioteca (di A. Marchi, Andrea Donnini, Anna Milaneschi, Silvia Sorri, Ubaldo Bardi, Walter Nesti) Convitto Nazionale Cicognini 1692-1992. Tre secoli di cultura - Il Collegio Cicognini a Prato. Arte e storia - Grande Dea e Nostra Signora - Antonio Squarcialupi e la tradizione organaria toscana - Racconto d'inverno - Storia Camminata. I 10 itinerari intorno a Montemurlo realizzati in collaborazione con il Gruppo Escursionistico storia camminata - Quando eravamo contadini pastori e carbonai tra Pistoia, Montemurlo e Prato - Trenta lettere inedite di Giacomo Puccini - I sassi acuti della Calvana - Ambra Mei Laurentis Amor. Una villa consacrata all'amore - Bibliografia su Filippo Mazzei, avventuriero della Libertà - Da Firenze al Poggio a Caiano sul Tramway - Diletto - La casa dell'angelo - AFT, rivista di storia e fotografia - Archeologia Viva Video n. 7 «Etruria sconosciuta. I territori a nord dell'Arno».
82 14 Supplemento al n. 82. La politica e il suo doppio (di Federico Lucarini) Esiste «un vero e bene organizzato partito politico?» - Come nasce un'opinione pubblica - Gli approdi informali alla politica
81 1 Guido Pampaloni e la vita culturale pratese (di Alberto Tenenti) Non parrà arbritario che in questa rivista, attenta in modo legittimo in particolare a quanto riguarda l'ambiente di Prato, si cerchi di delineare il contributo che Guido Pampaloni gli ha saputo recare. Del resto, originario di Certaldo e divenuto stabilmente fiorentino almeno dal 1937, proprio muovendo dalla capitale toscana egli compì agevolmente il passo che lo avrebbe portato a farsi altrettanto pratese per più di tre decenni.
81 2 Famiglie pratesi in ascesa nell'età moderna. I Geppi (di Paolo Toccafondi) Nel 1325 un tale Naldino di Geppo possiede una casa sulla piazza Mercatale, nei sobborghi di porta Tiezi e paga 42 lire di libra, cifra modesta che lo colloca al 52.o posto nella graduatoria della ricchezza pratese. Secondo Fiumi, è questa la prima notizia relativa ad appartenenti alla casata dei Geppi. Le fortune dei Geppi si possono far risalire ad un certo Antonio di Giovanni. All'inizio del '500 i Geppi strinsero una sorta di sodalizio con un'altra famiglia pratese di buone sostanze, i Macci, abitanti in piazza della Pieve.
81 3 La fine dell'Ancien Régime a Prato. Verso una società nuova (di Stefano Trinca) Con la pace di Lunéville (1801) Francia e Austria tornarono a quanto stabilito a Campoformio; pochi giorni dopo, con l'accordo franco spagnolo di Aranjuez, il Granducato di Toscana veniva trasformato in regno d'Etruria e dato a Ludovico I dei Borboni di Parma. Prato entrava in questa nuova fase politica con una solida pace sociale.
81 4 Giovan Pietro Naldini pittore a Prato (di Carlotta Lenzi) Questo studio su un artista del quale si era perduto da tempo ogni ricordo, ma che fu piuttosto apprezzato nel secondo quarto del Seicento a Prato (dove visse a lungo), nasce come primo contributo in attesa di completare una analisi sui pittori pratesi o attivi nella nostra città dal 1550 al 1650 circa.
81 5 Un'aggiunta a Giacinto Fabbroni pittore pratese (di Carlotta Lenzi) Tralasciando in questa sede di considerare le opere note lasciate a Prato dal Fabbroni, pittore ancora pressoché sconosciuto alla moderna letteratura artistica, ci preme evidenziare il favore che tale artista incontrò a Firenze, città nella quale egli dovette trasferirsi già prima del 1758. Il 16 gennaio 1758, Giacinto Fabbroni si immatricolò all'Accademia del Disegno di Firenze, istituzione all'interno della quale il 16 aprile 1763 fu eletto «Console pittore».
81 6 La nuova stagione della Badia di Vaiano: primo inventario dei restauri e del repertorio artistico (di Adriano Rigoli) Il 1992, è stato per la millenaria Badia di Vaiano un anno importante, potremmo dire storico, che l'ha risollevata dal torpore culturale in cui era caduta ormai da gran tempo. Il monastero vaianese è entrato a far parte degli Itinerari Laurenziani nel quinto centenario della morte di Lorenzo il Magnifico, a ricordo del fatto che questa istituzione fu per un lungo periodo commenda della famiglia Medici. L'occasione degli Itinerari Laurenziani ha permesso di allestire nell'antico refettorio della Badia una mostra che illustra la vita quotidiana dei monaci di Vaiano nel '400, valorizzando i reperti archeologici rinvenuti nella campagna del 1975, un'interessante stratigrafia, servita come base di datazione per scavi successivi e, infine, numerosi frammenti di varie tipologie ceramiche.
81 7 Archeologia del territorio tra Prato e Montemurlo: gore, opifici e fornaci (di Ilvo Santoni) L'indagine su gore, opifici e fornaci rientra in un piano di ricostruzione diacronica e di lettura del territorio fatta con il metodo delle fonti integrate. Un tipo di indagine dove, tra le diverse fonti, un posto di rilievo è occupato dalla memoria, fino ad ora trascurata.
81 8 Alla ricerca delle orchidee spontanee a margine degli itinerari naturalistici laurenziani (di Giovanni Gestri, Mauro Biagioli) Conciliare la conoscenza e la ricerca di quei meravigliosi fiori che sono le orchidee spontanee con Lorenzo de' Medici non è stato difficile, infatti il Magnifico ha amato la natura in tutte le sue espressioni e manifestazioni. In particolare questo amore per la campagna e per i fiori si è manifestato nella sua poesia, nella quale è cantata con più enfasi ed ispirazione esclusivamente la dolcezza femminile. Riportiamo alcuni brani, tratti dalle sue opere, per avvalorare quanto si è enunciato.
81 9 Sete, costumi e panni rosati. Impressioni su alcune mostre (di Isabella Bigazzi) Mi è grato in questa sede parlare di due mostre tenute a Prato, nella prestigiosa sede del palazzo Pretorio e di una terza allestita a Borgo Sansepolcro, che hanno avuto come argomento tessuti e costumi.
81 10 Notiziario (di Annalisa Marchi, Maria Chiara Bettini) Le maioliche di Bacchereto nel Museo archeologico di Artimino - Emilio Bertini. Le origini dell'escursionismo pratese
81 11 Mostre (di Franco Riccomini, Riccardo Tempestini) Antologica su Sergio Fiaschi nel Palazzo Pretorio - Un antico Palazzo per l'antologica di Bini - Opere della collezione 88/92 - Lifesize - La libertà espressiva di Walter Fusi - 4 mostre alla «MontemurloEstate» - Percorso dell'immaginario - Gli slanci naturalistici di Elena Tintori - Le immaginazioni di Umberto Cocci - La valigia di Pandora - La poesia negli «angeli».di Stefano Tonelli - La verità espressiva di Giuseppe Cesetti - Piero Arrighini. Nel forte di S. Leo
81 12 Biblioteca (di Annalisa Marchi, Caterina Santi, Lucia Pasquetti, Roberto Becheri, Vittoria Baroncelli) Malaparte scrittore d'Europa: Atti del convegno - Le trame dello sviluppo. Un contributo alla progettazione dell'area pratese - «Scene di vita locale». Comportamenti e valori dei pratesi - Io, le tradizioni, i ricordi - Works for flute and piano - Riedito in Francia Malaparte
81 13 Supplemeto al n. 81. Armando Meoni. Da "Creare" a "La ragazza di fabbrica" (di Caterina Fanfani) La vita e le opere - Creare - La cintola e Il dono segreto - Povere donne - L'ombra dei vivi - La ragazza di fabbrica - Bibliografia. Opere di Armando Meoni
80 1 Prato Storia e Arte si rinnova (di Alessandro Lucarini) Il Consiglio di Amministrazione dell'Azienda di promozione Turistica ha ritenuto fosse giunto il momento di imprimere un nuovo vigore alla rivista, tentare il superamento di una qual certa stanchezza che è parsa essere subentrata nei suoi lettori, introdurre novità tento nella fattura quanto nei contenuti. Col prossimo numero, dunque inizia una nuova serie della rivista che inaugureremo con lo spirito di sempre più e sempre meglio corrispondere ai bisogni, ai gusti, alle attese della città.
80 2 Quasi un secolo (questo secolo) di lotta per l'autonomia. Breve cronistoria della Provincia di Prato (di Rolando Caciolii) Il 16 aprile 1992 nasce la Provincia di Prato.
80 3 I fratelli Tantana nella Resistenza pratese (di Michele Di Sabato) I fratelli Ruggero e Marcello Tofani, nacquero a Prato rispettivamente il 7 gennaio 1910 e il 27 agosto 1923. Quando, in un momento imprecisato, i Tofani si trasferirono a Prato città, l'Italia era stata già costretta a diventare fascista dalle leggi e dalla violenza, ma Ruggero riuscì ugualmente a trovare lavoro presso la ditta Befani. Come i suoi fratelli, di statura egli era piuttosto piccoletto, ma sufficientemente sveglio, perciò la gente per loro aveva coniato il curioso soprannome di Tantana.
80 4 Ricordo di Vittorio Ragazzini (di Cesare Grassi) Se io scrivo questo ricordo di Vittorio Ragazzini, non è soltanto per un mio tributo personale d'affetto e di gratitudine, ma anche e soprattutto perché la sua opera di maestro e di studioso è ben meritevole di essere pubblicamente rammemorata.
80 5 Il Giacobinismo a Prato (di Stefano Trinca) Quando i francesi fecero il loro ingresso in Toscana i timori del governo granducale di possibili disordini in chiave «democratica» erano ben plausibili, al punto da giustificare un irrigidimento delle misure di polizia. Comunque nonostante alcuni momenti di tensione, mai si raggiunsero a Prato le punte di conflittualità sociale di altre parti della Toscana. Economicamente favorevole il triennio 1796-97-98, i prezzi del grano non raggiunsero mai i livelli di quelli del 1795, le preoccupazioni del governo erano ora soprattutto politiche.
80 6 Iolo e la sua pieve dalle origini al XIV secolo (di Isabella Tasselli) Dovendo delineare un quadro sintetico e allo stesso tempo comprensivo dei molteplici aspetti che definiscono una entità storico-territoriale, in una situazione di totale vuoto bibliografico, si corre il rischio, che non pretendiamo di aver superato, della frammentarietà e incompletezza. La storia di Iolo è ovviamente inscindibile dalle vicende che hanno segnato l'evoluzione di Prato, da possedimento feudale e libero Comune a dominio fiorentino, ma di esse, è stato opportuno fornire solo i più stringenti riferimenti.
80 7 Una proposta per il pratese Giacinto Fabbroni (di Isabella Lapi Ballerini) I lavori di restauro compiuti negli ultimi anni all'interno del Refettorio del Collegio Cicognini di Prato hanno offerto l'occasione per indagare un ciclo pittorico finora trascurato e per aprire nuove ipotesi su quello che ritengo possa esserne il probabile autore. Nella attuale mancanza di definitive acquisizioni documentarie ritengo di poter proporre il nome di Giacinto Fabbroni, artista pratese a tutt'oggi poco conosciuto, attivo, oltre che in Prato, in Firenze e in altre città della Toscana, sulla cui opera è in preparazione da parte mia un più ampio e approfondito riesame.
80 8 Una formella di Giotto e i bovini della Calvana (di Luigi Ciampi) La razza bovina che, come tante altre, ha il nome di origine geografica «Calvana», così chiaramente preso dai nostri monti della Calvana, è stata argomento di mostre, di discussioni, di studi, da 90 anni. Si è creduto di riconoscerne un antico esempio in una formella scolpita sul campanile di Giotto a Firenze.
80 9 Notiziario (di Annalisa Marchi, Domenico Santi, Franco Riccomini, Ilvo Santoni, Simonetta Cavaciocchi, Stefania Gori) Le celebrazioni laurenziane - Cittadinanza onoraria a Mons. Fiordelli - Ingresso di Mons. Simoni - La XXIV settimana di studi dell'istituto «F. Datini». La seta in Europa (secc. XIII-XX) - Montemurlo in alto - Dieci anni degli spazi d'arte della fattoria di Celle - Premio «Le Muse» ad Albina Gori Pacini - E' morto Gino Signori pittore del sogno. E' scomparso anche Salvatore Agresti
80 10 Mostre (di Dino Pasquali, Elvio Natali, Marco Riccomini) Gilberto Zorio - Rinaldo Frank-Burattin a Palazzo Pretorio - Prato '92: il fumetto a stelle e strisce - Martini al Vieusseux - Prato, arte per la pace - L'itinerario sentimentale di Anna Sanesi - Mario Lipreri - Dal restauro al colore: Lamberto Lenzi a Pistoia - Prato e dintorni di Francesco Urso - Impressioni bisentine di Giulietta Pagni - I vasti silenzi di Emanuele Bettini - La nuova ricerca di Rino Ferrari - Le mostre
80 11 Biblioteca (di Annalisa Marchi, Giuseppe Nuti, Lucia Pasquetti, Walter Nesti) Quaderni dell'immagine ritrovata - Edilizia residenziale a Prato - Quaderni, I «Leoni vermigli e candidi liocorni» - Politica e stato delle anime. La religione in Toscana dall'Unità al secondo dopoguerra - «Odori ed Ombre».- Carteggio (1903-1908). Dal Leonardo a La Voce - Ardengo Soffici critico d'arte - La casa di carta - Un secolo di manuali Hoepli 1875-1971