L’impegno per ricollocare Prato 88 di Mauro Staccioli, opera simbolo della città .
Il Comune di Prato e la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato sono più che mai impegnati per la ricollocazione di Prato 88 di Mauro Staccioli dopo lo smontaggio dell’opera, collegato alla realizzazione del nuovo Centro per l’arte Contemporanea Luigi Pecci. Nel mese di dicembre, su proposta dell'assessore alla Cultura Simone Mangani, è stato approvato dalla giunta comunale il progetto di fattibilità tecnica-economica, in cui oltre alle soluzioni per il rimontaggio, sono state confermate le risorse economiche per un importo complessivo di 200mila euro. Decisivo il ruolo svolto dalla Fondazione Cassa di Risparmio che ha erogato le risorse per effettuare la progettazione tecnica dell’intervento. Ciò ha consentito infatti al Comune di attivare l’impegno e le procedure per la definizione del progetto esecutivo. Già nei prossimi giorni arriveranno le risposte sulle analisi geologiche effettuate sul posto: ai fini del progetto esecutivo è stata inoltre chiesta l'autorizzazione preliminare che sarà rilasciata dalla Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio.
“Abbiamo seguito con interesse e grande partecipazione le vicende di Prato 88, opera simbolo della città contemporanea e dell’immagine della città - mette in evidenza Diana Toccafondi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio - ci siamo messi a disposizione con convinzione, collaborando con il Comune di Prato per attivare il processo per la ricollocazione che certo presenta aspetti di complessità. Spero che proprio questo impegno condiviso delle istituzioni possa rendere più rapidi i tempi di restituzione dell’opera alla città’’.
“Giuliano Gori, sempre contemporaneo per la sua città, collezionista in dimensione comunitaria”. Ecco come su Prato Storia e Arte lui stesso ha raccontato il legame tra creatività, moda e arte.
Prato, 29 gennaio 2024 - “Giuliano Gori è stato sempre contemporaneo per la sua città e per il territorio che lo ha visto operare attivamente. Ha vissuto il suo ruolo di collezionista in una dimensione comunitaria, aperta al dialogo e alla novità, portatrice di benefici culturali diffusi. È stato un uomo dall’anima imperitura, come imperituro è ciò che ci ha lasciato”. Così Diana Toccafondi, a nome della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, di cui Gori è stato anche socio, ricorda il ruolo preziosissimo di animatore culturale svolto dall’imprenditore-mecenate che ha accompagnato la Fondazione Cassa di Risparmio anche nell’acquisizione di Tempo di Dani Karavan, la grande ruota che - come una porta - segna l’ingresso nel distretto tessile. Sulla rivista della Fondazione, Prato Storia e arte, Giuliano Gori ha pubblicato una emblematica e preziosa riflessione sul rapporto tra Prato, la creatività, la moda e l’arte. L’articolo, sul numero 101 del settembre 2007, si intitola L’Arte Moderna a Prato nel decennio ’50-60 e ricostruisce una stagione di grande fermento con l’impegno per la nascita della Galleria d’arte moderna, un’intuizione che troverà più tardi concretizzazione nel Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. “La creatività è il principale motore che alimenta l'industria tessile pratese, peculiarità questa che motiva e avvalora la riconosciuta vocazione della città nei confronti dell'arte contemporanea – scrive Gori - L'attitudine generalizzata in città nei confronti dei nuovi linguaggi artistici è indicativamente consequenziale all'attività svolta dalla maggioranza degli imprenditori tessili pratesi, costantemente impegnati a esprimere con largo anticipo i dettati della moda. L'impegno richiede una spiccata dote che, per certi versi, è assimilabile a quella dell'artista contemporaneo”.
Il ruolo di Giuliano Gori, generoso animatore della cultura di comunità, è stato ricordato anche nell’ultimo numero di Prato Storia e Arte, presentato qualche settimana fa. Alessia Cecconi ripercorre la stagione indimenticabile degli artisti di Montepiano che vede protagonisti Bruno Saetti e Gastone Breddo. Accanto a loro c’è l’istrionico e spumeggiante Rinaldo Frank Burattin che - racconta Alessia Cecconi - mentre crea e organizza mostre, scrive ai due maestri lettere da ogni dove, spesso controfirmate anche da Giuliano Gori, complice promotore di personali e antologiche a Montepiano”. Giuliano Gori, generoso animatore della cultura di comunità in ogni sua forma, appartiene a quei giganti che ogni tanto ci fanno visita, lasciando la terra più bella. A lui, al suo esempio e alla sua opera, va tutta la nostra riconoscenza.
Fondazione Cassa, c’è il bando per i contributi 2024. “Ascolto e dialogo, responsabilità verso le fasce più deboli”.
Il 40% delle risorse per educazione, istruzione e formazione. Richieste on line entro il 20 febbraio, necessario accreditarsi entro il 13 febbraio.
Prato, 22 gennaio 2024 - La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato ha aperto oggi, lunedì 22 gennaio, il bando per l’assegnazione dei contributi destinati ad associazioni, istituzioni ed enti “con la volontà di mantenersi in un atteggiamento di ascolto e dialogo con la comunità locale, partecipe delle sue dinamiche e delle sue necessità”. Una scelta, questa, riaffermata con decisione nel Documento previsionale e programmatico 2024. La Fondazione, per dare sostegno ai progetti delle diverse realtà attive sul territorio pratese, nel 2024 mette a disposizione 1 milione e centomila euro. Risorse che in larga parte verranno assegnate con il bando che è stato pubblicato sul sito dell’ente questa mattina.Pluralismo sociale, spirito di servizio, sussidiarietà e assunzione di responsabilità nei confronti dell’interna comunità con particolare riguardo alle fasce più deboli, alle nuove generazioni, al rispetto e alla promozione dei diritti della persona e dell’ambiente. Sono questi i principi cardine che guidano l’azione anche per il 2024.
La Fondazione conferma l’impegno per sostenere un salto di qualità nell’erogazione dei contributi adottando procedure che valorizzino i beneficiari come partner attivi e consapevoli e non meri beneficiari di risorse, attivando progetti che promuovano capacità di cooperazione tra soggetti diversi, sostenendo la crescita di competenze del Terzo settore, collaborando a progetti di scambio di relazioni e idee. Anche per il 2024 viene data priorità al settore educazione, istruzione e formazione, a cui vengono destinate il 40% delle risorse. La Fondazione, in questo ambito, è già impegnata anche nella promozione della seconda edizione del progetto Comunità educante per contrastare povertà educativa e abbandono scolastico. Agli investimenti nel settore culturale (arte, attività beni culturali) sono destinati il 30% dei contributi. Nel settore del volontariato della filantropia e della beneficenza, a cui viene destinato l’altro 30%, la Fondazione intende continuare a farsi promotrice anche di iniziative coordinate per evitare dispersione di forze e rispondere con efficacia a situazioni di emergenza e fragilità sociale. Anche il bando 2024 prevede che le richieste di contributo vengano presentate esclusivamente on line, entro e non oltre le ore 12 di martedì 20 febbraio, utilizzando il collegamento al sito della Fondazione www.fondazionecrprato.it. Chi partecipa per la prima volta al bando deve provvedere all’accreditamento on line, sempre attraverso il sito, entro e non oltre le ore 12 di martedì 13 febbraio facendo ricorso all’apposita procedura prevista dal link specifico del sito.
Punto di partenza: percorso formativo per enti senza scopo di lucro, cooperative sociali ed imprese sociali promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato con la Camera di Commercio Pistoia a Prato e il Pin – Polo Universitario città di Prato. Corso di formazione: dalla progettazione al fundraising
Prato, 17 gennaio 2024 - Punto di partenza, il corso di formazione della durata di 60 ore è strutturato in tre moduli tematici da 20 ore ciascuno (Gestione e strategia; Progettazione, rendicontazione e valutazione; Comunicazione e impatto sociale). La partecipazione al corso è gratuita e riservata a personale dipendente, socio e volontario di soggetti di carattere privato senza scopo di lucro, cooperative sociali e imprese sociali con sede legale e/o operativa nella provincia di Prato. Il numero massimo dei partecipanti è di 25 iscritti, avrà inizio venerdì 16 febbraio e si svolgerà presso i locali del PIN.
Ci si potrà iscrivere fino al 31 gennaio 2024 e comunque fino ad esaurimento dei posti disponibili cliccando al seguente link https://bit.ly/3tK4rHe o scansionando il QR code presente nella locandina del programma qui allegato.
Prato Storia e Arte, giovedì (ore 18) presentazione al Pecci. Ci sono le sorprese e i progetti dell’avanguardia radicale: dal centro culturale dentro al Castello dell’Imperatore, agli spazi per il tempo libero alle Cascine di Tavola fino al luna park permanente in viale Marconi
Prato, 9 gennaio 2024 - L’ultimo numero di Prato Storia e Arte, la rivista per la città della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, contiene una miniera di storie, racconti e documenti carichi di fascino che da un passato, a volte lontano, proiettano il lettore nella contemporaneità. Decine di personaggi, uomini e donne, animano le pagine: da santa Maria Maddalena de’ Pazzi a Rosa Giorgi, da Lorenzo da Prato, una delle figure più importanti dell’arte organaria quattrocentesca, agli amici scrittori Malaparte e Meoni, da San Bernardino da Siena al generale Giuseppe Castellano, il pratese che il 3 settembre 1943 firma l’Armistizio di Cassibile.
Non è casuale che la presentazione della rivista numero 132-133, in programma per giovedì 11 gennaio alle ore 18, si tenga al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, con la presidente della Fondazione Diana Toccafondi e il direttore di Prato Storia e Arte, Giampiero Nigro. La redazione, coordinata da Daniela Toccafondi, ha deciso di dedicare al Centro Pecci l’immagine di copertina: l’opera Supersuperficie del gruppo Superstudio - presentata per la prima volta al MoMa di New York nel 1971 - e ricostruita al Pecci nel 2011 con la supervisione dell’architetto Cristiano Toraldo di Francia.
La rivista, stampa dallo Stabilimento grafico Rindi, contiene infatti un lungo articolo di Stefano Pezzato che mette in evidenza come alla Collezione permanente del Pecci appartenga una parte significativa di eredità della cosiddetta avanguardia radicale, cento fra opere e progetti originali acquisiti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato o direttamente dal Centro Pecci, che collegano Prato ai grandi centri mondiali di arte e architettura contemporanea. Tra tutti i materiali di architettura radicale certo i più curiosi sono le tesi di laurea e i progetti di dieci giovani architetti tra cui i fondatori dei gruppi Archizoom (Andrea Branzi, Gilberto Corretti, Paolo Deganello e Massimo Morozzi) e Superstudio (Adolfo Natalini e Cristiano Toraldo di Francia). Progetti originali e coraggiosi, che oggi aprirebbero una bella discussione in città: Andrea Branzi proponeva una sorta di luna park permanente in viale Marconi, Paolo Deganello aveva progettato un Centro culturale che riempisse lo spazio interno del Castello dell’Imperatore mentre Gilberto Corretti aveva messo a punto un’infrastruttura per il tempo libero alle Cascine di Tavola (che somiglia molto, anticipandolo di oltre un decennio, al progetto di Gamberini per il Pecci). Una galassia di figure ed esperienze che si trovano ampiamente documentate nello sterminato archivio-biblioteca che Lara-Vinca Masini, figura fondamentale di quella temperie culturale, ha lasciato al Centro Pecci nel 2021, arricchendo il patrimonio culturale contemporaneo della città e aprendo a nuove possibilità di ricerca e a nuove suggestioni e sperimentazioni.
Punto di partenza, ecco il percorso formativo per rendere più forte il Terzo settore.
La presentazione il 16 gennaio, alle 16.30, al PIN. Un patto tra Fondazione Cassa, Camera di Commercio e Pin. Corso di formazione di 60 ore: dalla progettazione al fundraising
Prato, 3 gennaio 2024 - Punto di partenza, il progetto formativo che si pone l’obiettivo di rafforzare le potenzialità e le capacità operative degli enti del Terzo settore, è alla fase di avvio. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato con la Camera di Commercio di Pistoia-Prato e il Pin - Polo universitario Città di Prato, nasce per dare nuovo slancio ed efficaci strumenti a quanti operano nell’ambito, sempre più complesso, del sociale. È il Laboratorio Arco del Pin a gestire l’intero percorso formativo. Il progetto verrà presentato martedì 16 gennaio, alle 16.30, presso l’aula magna del Pin (piazza Ciardi, 25). Sono invitati a partecipare i rappresentanti degli enti senza scopo di lucro, delle cooperative e delle imprese sociali.
Il corso, che avrà una durata complessiva di 60 ore, prenderà il via a febbraio e si concluderà a giugno. Fornirà conoscenze e strumenti per migliorare la progettazione, la gestione e la rendicontazione delle attività, potenziare le capacità di fundraising e le strategie di comunicazione. Sarà organizzato su tre moduli di lavoro (Gestione e strategia; Progettazione, rendicontazione e valutazione; Comunicazione e impatto), ciascuno dei quali accoglierà un massimo di 25 iscritti. A condurre il progetto sarà un gruppo di docenti universitari, ricercatori e professionisti con competenze articolate (economia e gestione delle imprese, normativa del Terzo settore, economia sociale e dello sviluppo, progettazione europea). L’iniziativa nasce da un’intesa di collaborazione mai sperimentata in precedenza, che vede per la prima volta insieme, unite in una progettualità comune, la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e la Camera di Commercio di Pistoia - Prato. La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato si impegna a sostenere economicamente il progetto, il PIN, tramite il laboratorio ARCO, si occupa della didattica e dell’organizzazione, la Camera di Commercio contribuisce a comunicare e a promuovere l’iniziativa tra i propri associati per favorire la conoscenza e la partecipazione. Ci si potrà iscrivere dopo l’evento di presentazione del corso.
Tutte le info su https://www.arcolab.org/.
Prato Comunità educante, il coraggio di guardare avanti. Vinta la scommessa del primo anno di sperimentazione. Questione educativa, snodo cruciale per il futuro.
Giovedì 14 dicembre, al Pecci, un’intera giornata dedicata al futuro e ai giovani, a Prato e in Italia. Ci sono Borgomeo, Righetti, Blangiardo e Pratesi
Prato, 14 dicembre 2023 - Il progetto Prato Comunità educante, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, con il coinvolgimento dell’intera comunità locale, ha vinto la scommessa del primo anno di sperimentazione e si conferma una iniziativa pilota per contrastare il disagio giovanile e aiutare ragazze e ragazzi a diventare protagonisti del loro futuro. In che modo? Promuovendo azioni concrete per sostenerli nel loro percorso di crescita, per ridurre le diseguaglianze, per favorire la loro inclusione e la fruizione delle attività culturali. A raccontarlo è il rapporto di valutazione redatto dal Laboratorio Arco del Pin che ha preso in esame il lavoro svolto nel corso di un anno di attività dai soggetti capofila (la cooperativa Pane & Rose e l’associazione Cieli Aperti) insieme a 30 partner (istituzioni culturali, scuole, soggetti del Terzo settore), 1160 studenti degli istituti secondari di primo e secondo grado con la partecipazione di oltre 2400 pratesi.
La Fondazione Cassa di Risparmio conferma la scelta di coinvolgere l’intera comunità locale sulla questione educativa, snodo cruciale per qualsiasi prospettiva futura. Prato Comunità educante, il coraggio di guardare avanti è infatti il titolo programmatico della giornata di confronto dedicata al futuro e ai giovani che la Fondazione ha organizzato per giovedì 14 dicembre al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Sarà soprattutto un momento per approfondire il grave problema della povertà educativa e per individuare i possibili interventi. Verrà presentata anche la nuova fase del progetto Prato Comunità educante, appena iniziata, e si farà il punto sul lavoro svolto.
Su questo fronte di sicuro interesse sono alcuni risultati, come quelli che riguardano il miglioramento delle abilità sociali, cognitive e personali dei ragazzi, che consentono loro di affrontare la realtà e le sfide quotidiane. Dai questionari compilati è risultato che più del 70% ha maggiore consapevolezza di sé ed è riuscito ad applicare la capacità di problem solving, circa l’80% ha migliorato le proprie relazioni sociali, quasi il 60% è riuscito a collaborare con i compagni, e più del 70% ha conosciuto nuove realtà del territorio. Valutazioni positive arrivano anche dagli insegnanti che hanno mostrato grande attenzione per i nuovi approcci pedagogici e le metodologie didattiche alternative che rendono più efficace anche l’attività scolastica ordinaria.
Il programma del convegno:
Si inizia (ore 9) con i saluti della presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Diana Toccafondi, del direttore del Centro Pecci, Stefano Collicelli Cagol, del sindaco, Matteo Biffoni, della presidente del Pin, Daniela Toccafondi, del direttore Area retail Prato di Intesa San Paolo, Rocco Ventura.
I giovani e gli scenari demografici dell’Italia di domani è il tema che verrà affrontato da Gian Carlo Blangiardo, già presidente dell’Istat oltre che docente a Milano Bicocca; sull’elaborazione di un nuovo modello per misurare la povertà educativa interverrà Monica Pratesi, docente all’Università di Pisa e direttrice del Dipartimento di produzione statistica dell’Istat; del Fondo per il contrasto della povertà educativa parlerà Giorgio Righetti, direttore di ACRI; alla domanda perché la comunità educante risponderà Carlo Borgomeo, che ha guidato la Fondazione Con il Sud e l’impresa sociale Con i Bambini. Nel pomeriggio verrà approfondito lo scenario pratese con gli interventi degli assessori Ilaria Santi (Pubblica istruzione), Simone Mangani (Cultura) che approfondiscono il tema della povertà e della diseguaglianza educativa, delle ricercatrici Linda Terenzi e Marta Magnani che, con il Laboratorio Arco del Pin, hanno curato la valutazione dei risultati della prima fase di Prato Comunità educante, di Simona Di Rubba (Cieli aperti) e Simone Natali (Pane & Rose) che presentano il nuovo progetto di Prato Comunità educante.
Il video dell'evento: https://fb.watch/oWSlvads_g/
La Fondazione Cassa di Risparmio vince anche davanti al Consiglio di Stato
Prato, 12 dicembre 2023 - Come già avevano fatto il Tar e il giudice civile, anche il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso promosso dall’avvocato Giovannelli e da alcuni soci contro la riforma statutaria della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, promossa sotto la presidenza di Franco Bini e approvata dal Mef nel 2020, respingendone tutte le motivazioni. “E’ la conferma che i vertici della Fondazione hanno sempre agito con correttezza nei confronti dell’Ente, della sua storia e del suo territorio di riferimento. Questa sentenza premia e riconosce l’impegno della Fondazione nel suo sforzo di rinnovarsi aprendosi alle esigenze della comunità locale, anche attraverso una riforma statutaria portata avanti con responsabilità e in consonanza con i principi ispiratori dell’Ente. Si spera che con questa sentenza, che fa seguito ad altri due pronunciamenti dello stesso tenore sia in sede civile che amministrativa, sia arrivato finalmente il momento di mettere fine a questa vicenda, che ha sottratto alla Fondazione energie e risorse che avrebbero potuto essere spese a favore della comunità. Siamo sempre stati convinti del nostro retto operare. Adesso andiamo avanti nei nostri progetti, guardando al futuro con fiducia.”
CONTRARI, ECCO IL TEMA DELLA XIII EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO NAZIONALE CITTA’ DI PRATO ARTE DI PAROLE “GIANNI CONTI”
Prato, 11 dicembre 2023 - Si accendono i riflettori della ribalta sulla XIII edizione del premio Città di Prato Arte di Parole “Gianni Conti”, presentato questa mattina nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. L’ importante concorso, che è diventato fiore all’occhiello nella vita culturale della nostra città ma anche del panorama scolastico nazionale, anche quest’anno si rivolge agli studenti delle Scuole Secondarie di II grado di tutta Italia per renderli protagonisti nella elaborazione di un racconto. Un’arte, quelle delle parole, che rischia di finire nel dimenticatoio in un tempo in cui i giovani privilegiano il linguaggio dei social, appiattito e privo di significanza profonda, concreto ma senza riflessione, standardizzato e non creativo.Non così per coloro che della penna fanno la modalità di esprimere se stessi raccontando sentimenti, emozioni, idee e situazioni sulla scia delle intuizioni suscitate dal tema del premio, che quest’anno è CONTRARI. “Ciò che è opposto si concilia, dalle cose in contrasto nasce l’armonia più bella, e tutto si genera per via di contesa”, come recita un frammento di Eraclito.“Il successo dell’ultima edizione ha rivelato la grande sensibilità degli studenti nel proporre tematiche che hanno abbracciato una panoramica quasi completa della modernità”, ha dichiarato Stefano Pollini, dirigente scolastico dell’Istituto Gramsci-KeynesQuest’anno il concorso si presenta con un testimonial d’eccezione, lo scrittore pratese Edoardo Nesi che diventa il nuovo Presidente della Giuria, mentre si riconferma per il terzo anno lo scienziato pratese Luca Bindi in qualità di Presidente del Premio. Entra inoltre nella giuria finalista la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, dott.ssa Diana Toccafondi. “Il premio è importante non solo perché inserito tra i programmi di eccellenza del MIM, ma perché insegna ai ragazzi che la scrittura è creatività e divertimento.
La bellezza di elaborare un racconto porta in emersione ciò che giace inespresso nel profondo dell’animo e attende di essere dichiarato” ha sottolineato la prof.ssa Teresa Paladin.L’immagine che rappresenta il tema CONTRARI di questa edizione è stata disegnata dallo studente Fabio Chen, del Liceo Brunelleschi di Montemurlo, con un interessante gioco di opposizione chiaroscurale. Da parte sua la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Diana Toccafondi, ha affermato: “L’organizzazione di un premio letterario rivolto ai giovani è un gesto di coraggio e sono contenta che questa iniziativa venga promossa e si sia consolidata proprio a Prato, in un territorio che costituisce un avamposto significativo delle dinamiche giovanili e dell’incontro tra persone e culture. Per la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato l’attenzione ai giovani è prioritaria, per questo anche quest’anno continuiamo a sostenere il progetto Prato Comunità Educante che coinvolge decine di soggetti e migliaia di ragazze e ragazzi. Proprio nell’ambito di questo progetto giovedì prossimo, al Centro Pecci, dedicheremo un’intera giornata di confronto alle problematiche, locali ma anche nazionali, che riguardano i giovani e il loro futuro”. “Siamo fiduciosi che il tema CONTRARI ispirerà l’immaginazione degli studenti e produrrà racconti di qualità narrativa ad ampio respiro. Anche quest’anno contiamo su un buon numero di adesioni”, ha sottolineato l’assessore alla cultura Simone Mangani.Arte di Parole è ormai strutturalmente incardinato nell’offerta formativa dell’ I.S.I.S. “A. Gramsci-J.M. Keynes” e il partenariato che sostiene la scuola in questa avventura culturale nazionale è significativo e fidelizzato. Ne fanno parte: il Comune di Prato, Soroptimist international Prato, Rotary club Prato Filippo Lippi, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e famiglia Pagnacco “in ricordo di Pier Francesco Pagnacco”. Gli enti patrocinanti sono, oltre al Ministero dell’istruzione e del Merito, la Provincia di Prato e il Salotto letterario Conti di Sesto Fiorentino.
La selezione dei racconti vincitori è effettuata da una giuria finalista, pubblicata sul bando di concorso, e dopo due gradi di selezione precedenti operati da una giuria composta da 24 lettori di varia tipologia (insegnanti, lettori qualificati, pedagogisti, scrittori, letterati) e che vede inoltre la presenza di ex vincitori del premio. I migliori 12 racconti finalisti saranno affiancati dai vincitori del premio Città di Prato e del premio Gramsci-Keynes. I racconti dovranno pervenire inderogabilmente entro le ore 23.59 del 17 marzo 2024. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 25 maggio nel salone comunale del Comune di Prato alla presenza dell’assessore alla cultura Simone Mangani e dei rappresentanti degli enti sponsorizzatori. Sono previsti premi in denaro dal 1° al 5° classificato, rispettivamente da euro 600 a 250, e per il vincitore del premio Città di Prato; agli altri finalisti sarà consegnato un “Buono acquisto libri”. I premi saranno consegnati agli studenti vincitori o loro delegati se in presenza, o, in alternativa, se collegati via web.
Per informazioni e per scaricare il bando collegarsi ai sito: www.istitutogkprato.edu.it.
Per inviare invece l’elaborato occorre compilare il form presente sul sito: https://istitutogkprato.edu.it/arte-di-parole-premio-letterario-gianni-conti/.
Ricordiamo agli studenti che intendono partecipare al concorso che è necessario compilare tutto il form inserito e che requisiti indispensabili sono che il racconto inviato sia inedito e che non superi le 12mila battute, spazi inclusi.